Cava, Politiche Sociali: giura Romeo Nesi e Paola Landi sarà l’assessore “in pectore” del sindaco Servalli
Sembra essersi assestato il settore delle Politiche Sociali del Comune di Cava de’ Tirreni, dopo le dimissioni di Enrico Bastolla che presiedeva il settore fino a poco più di un mese fa.
L’occasione per annunciarlo pubblicamente si è avuta ieri mattina, durante la conferenza stampa che si è svolta nel Salone delle Cerimonie del Palazzo di Città, in occasione del giuramento del nuovo dirigente ai Servizi alla Persona. Romeo Nesi. Il neo dirigente al settore sostituisce l’uscente Assunta Medolla, cui è andato il caloroso saluto di tutto l’apparato politico e amministrativo metelliano.
La circostanza è stata lo spunto per il sindaco, Vincenzo Servalli, per fare il punto sulle attività dei Servizi Sociali e del Piano di Zona e per lanciare gli “Stati Generali” con il coinvolgimento di tutte le associazioni della città.
Il Sindaco ha confermato l’impegno dell’Amministrazione per questo importante e delicato settore, ribadendo quello che deve essere il mantra dell’operare amministrativo: ascoltare, programmare, fare. Servalli ha, poi, ribadito che terrà lui la delega alle Politiche Sociali lasciata vacante da Bastolla, e che lo coadiuverà in questo il consigliere con delega alle Pari Opportunità, Paola Landi, che già collaborava al fianco dell’ex assessore. Il Sindaco ha di fatto proclamato la Landi assessore “in pectore”, definendola un ministro senza portafogli. In un certo qual modo, potremmo dire che si è tornati alle origini, ossia al tempo dell’insediamento nel 2015, quando Servalli già chiese alla Landi di ricoprire il ruolo di assessore alle Politiche Sociali, ma la consigliera rifiutò tale offerta per “spirito di gruppo” essendosi candidata nella lista Cava Civile capeggiata, appunto, da Bastolla.
Era presenta alla conferenza anche il presidente dell’Osservatorio cittadino sulla condizione delle persone con disabilità, il dott. Vincenzo Prisco, il quale, al margine della riunione ha rimarcato l’assoluta necessità di una collaborazione fattiva tra l’Amministrazione e le associazioni presenti sul territorio. “Ben vengano gli Stati Generali, che ci permetteranno dopo anni e anni di discorsi puramente teorici che non hanno trovato alcuna concretezza operativa, di passare allo step successivo”, sono state le parole del presidente Prisco. “I tre verbi portanti sono ascoltare, programmare, fare – ha continuato Prisco – fino ad ora il verbo ascoltare è stato declinato, il verbo programmare un po’ meno, il verbo fare per nulla. E’ giunto il tempo di fare, di educare la città, di fare cultura sociale”.