La dottoressa Silvia Ruocco di Minori, dopo aver conseguito la laurea in “Agrobiotecnologie” presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II con votazione 110 e lode e menzione di merito, ha terminato lo scorso 22 febbraio il Dottorato di ricerca in “Scienze e Biotecnologie agrarie” presso l’Università degli Studi di Udine, in convenzione con la Fondazione Edmund Mach di San Michele dell’Adige (TN) ricevendo l’attestazione di “Doctor Europaeus”. La tesi di dottorato della dott.ssa Ruocco, dal titolo ”Chemical characteristics of wine made by disease tolerant varieties”, è stata svolta sotto la supervisione della dott.ssa Urska Vrhovsek – co-supervisione prof.ssa Doris Rauhut.
Nello specifico, il progetto di ricerca era incentrato sullo studio della composizione chimica dell’uva e del vino prodotto da una selezione delle varietà tolleranti alle malattie più promettenti, coltivate nei campi sperimentali in Italia (San Michele all’Adige) e in Germania (Geisenheim) in diverse annate al fine di identificare e misurare i tratti positivi e negativi.
“Gli studi in oggetto” ci ha dichiarato la neo dottorata – “sono stati condotti presso il Dipartimento Qualità Alimentare e Nutrizione della Fondazione Edmund Mach, organizzazione che persegue gli obiettivi d’istruzione e ricerca scientifica in campo agrario, e in parte presso l’Università enologica tedesca di Geisenheim (Hochschule Geisenheim University), dove è proseguita l’attività di ricerca analizzando il profilo aromatico dei vini ottenuti dalle varietà tolleranti alle malattie”. E continua: “Questa esperienza non solo mi ha permesso di entrare in relazione con una realtà culturale e linguistica diversa, ma anche di lavorare e confrontarmi in un contesto internazionale che ha arricchito il mio bagaglio culturale nonchè l’esperienza di studio vissuta con l’Erasmus a Valencia (Spagna) durante il periodo di formazione universitaria.
I risultati ottenuti dalle ricerche condotte hanno contribuito alla caratterizzazione di un’ampia selezione di varietà tolleranti alle malattie, che richiedono un minor numero di trattamenti chimici, evidenziando come il vino prodotto da queste nuove varietà abbia una composizione chimica molto simile a quello ottenuto dalle varietà tradizionali.
Inoltre, tale lavoro di ricerca è stato anche presentato nell’ambito del convegno 10th In Vino Analytica Scientia Symposium (IVAS 2017) tenutosi a Salamanca in Spagna (17-20 luglio 2017) con il seguente titolo: “Investigation of volatile and non-volatile compounds of wines obtained from interspecific hybrids cultivated in Italy and Germany”.
La dott.ssa Silvia Ruocco è affascinata dal mondo del vino che è una delle eccellenze del made in Italy e sogna di poter dare il suo contributo scientifico ad un settore in grande evoluzione che nobilita l’Italia nel mondo. Ad majora!