“La Regione Campania guidata dal presidente Vincenzo De Luca ha ufficialmente approvato il “ nuovo piano ospedaliero” consentendo non solo di lasciare aperto il presidio di Cava de’ Tirreni ma di fornire dei finanziamenti per il suo adeguamento strutturale e il miglioramento dei reparti”.
Principia così il comunicato diffuso dal Pd cavese a firma del capogruppo consiliare Giuliano Galdo in risposta all’attacco sul presidente De Luca e sul sindaco Servalli dal movimento politico cittadino di centrodestra “Responsabili per Cava”, guidato dall’ex assessore Marcello Murolo.
“Questo nuovo piano sanitario ha previsto 91 posti letto -puntualizza Galdo- con tutti i servizi per l’emergenza urgenza, pronto soccorso, anestesia, rianimazione, cardiologia, Utic, medicina, chirurgia, pediatria, ortopedia, dermatologia, radiologia, lungodegenza, patologia clinica, farmacia, ma senza ostetricia ginecologia perché il reparto era arrivato ad avere poco più di 300 parti all’anno, distruggendo una tradizione ed una eccellenza cavese, correndo il rischio di mettere in pericolo la salute della donna e del bambino”.
“Nella passata consiliatura -ribatte Galdo- nonostante fossero assessori gli attuali “Responsabili per Cava”, Marcello Murolo e Vincenzo Lamberti e consigliere comunale Pasquale Senatore, si lasciò che l’ospedale di Cava de’ Tirreni venisse chiuso con il decreto regionale 49/2010, emesso dalla giunta centro-destra guidata da Stefano Caldoro, con l’attribuzione di zero posti letto”.
“E’possibile che sia così difficile capire la differenza?” si chiede Galdo.
“Questo -conclude- non ci impedisce di essere consapevoli delle difficoltà che ancora permangono nel nostro ospedale che devono essere risolte”.
Insomma, la stucchevole polemica politica sull’ospedale continua. Ormai, però, nella quasi totale indifferenza dei cavesi.