scritto da Carolina Milite - 27 Gennaio 2018 08:53

Cava, le mamma di Passiano a Servalli: no ai turni pomeridiani

Incontro di fuoco ieri sera nella Sala Gemellaggi del Comune di Cava de’ Tirreni tra il sindaco Vincenzo Servalli, e i genitori degli alunni della scuola di Passiano. Argomento della discussione  la chiusura temporanea del plesso scolastico G. Pisapia, dell’Istituto comprensivo Giovanni XXIII, in piazza Arturo Adinolfi, nonchè dei locali al piano terra che ospitano il centro anziani e gli Uffici delle Poste Italiane.

Il provvedimento si è reso necessario, come ha fatto sapere l’Amministrazione comunale qualche giorno fa, a seguito dell’intenso piano di controllo e riqualificazione del patrimonio di edilizia scolastica per assicurare i necessari livelli di sicurezza e l’adeguamento alle norme antisismicità. All’esito di questi controlli il plesso di Passiano ha presentato carenze strutturali i cui indici di sicurezza hanno costretto all’emissione dell’ordinanza di chiusura per consentire l’effettuazione degli interventi necessari.

E’ stato così deciso che le lezioni saranno trasferite in orario pomeridiano presso altri istituti cittadini. Nello specifico, le tre sezioni della Scuola materna verranno dirottate al plesso di via Della Corte, le nove classi della Scuola primaria presso la Scuola media A. Balzico e le sei classi della Scuola secondaria all’Istituto Comprensivo Giovanni XXIII in via R. Senatore. L’orario delle lezioni, escluse le sezioni materne per le quali è previsto orario diurno, va dalle 14 alle 18 e la durata sarà di 50 minuti per le prime tre ore e 45 minuti per le successive due.

Il Sindaco, unitamente all’assessore ai Lavori Pubblici, Nunzio Senatore, e al consigliere Luca Narbone, ha spiegato che le lezioni avranno luogo in orario pomeridiano per 30/40 giorni, ossia il tempo necessario per permettere lavori di sistemazione nelle scuole sopraindicate, terminati i quali le lezioni didattiche riprenderanno regolarmente nel consueto orario mattutino.

Un provvedimento necessario, ma che ha suscitato non poche polemiche tra i genitori dei bambini a causa dei disagi non indifferenti che questo orario scolastico stravolto provocherà nelle famiglie degli alunni. A gran voce è stato chiesto al Sindaco di evitare l’orario pomeridiano, sebbene per la sola durata di un mese, e di trovare soluzioni alternative.

Sono state messe in discussione e vagliate, durante la riunione, diverse possibilità ma nessuna è risultata confacente alle esigenze di alunni ed insegnanti, sebbene si sia in una situazione di emergenza.

Sicuramente lo stravolgimento dell’orario delle lezioni implica in sè un’importante situazione di stress, se a questo si aggiunge che vi sono nove alunni con disabilità acclarate che necessitano del pomeriggio per esigenze personali di carattere terapeutico,  risulta maggiormente comprensibile il disagio espresso dalle mamme presenti all’incontro.

Al termine dell’incontro, il sindaco Servalli, presa nota di quanto detto dai convenuti, ha assicurato che un ulteriore margine di riflessione servirà per trovare la migliore soluzione possibile entro lunedì, giorno in cui verrà resa nota la decisione definitiva da parte dell’Amministrazione comunale.

Diplomata al liceo classico, ha poi continuato gli studi scegliendo la facoltà di Scienze Politiche. Giornalista pubblicista, affascinata da sempre dal mondo della comunicazione, collabora con la rivista Ulisse online sin dalla sua nascita nel 2014, occupandosi principalmente di cronaca politica e cultura. Ideatrice, curatrice e presentatrice di un web magazine per l'emittente web Radio Polo, ha collaborato anche col blog dell'emittente radiofonica. Collabora assiduamente anche con altre testate giornalistiche online. Nel suo carnet di esperienze: addetto stampa per eventi e festival, presentazione di workshop, presentazioni di libri e di serate a tema culturale, moderatrice in incontri politico-culturali.

Una risposta a “Cava, le mamma di Passiano a Servalli: no ai turni pomeridiani”

  1. 31.01.2018 – By Nino Maiorino – Ma queste mamme hanno capito che i locali sono pericolosi? E se lo hanno capito, perché reclamano per un lieve disagio da sopportare per poco più di un mese? Avrebbero voluto che l’amministrazione se ne lavasse le mani? Quale collaborazione offriamo all’ amministrazione cittadina che vuole risolvere problemi che precedenti amministrazioni hanno trascurato?

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