Cava, ieri la seduta del Consiglio dedicata ai “figli di Cava più fragili”
Domenica 3 dicembre è stata celebrata la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità e, in occasione di questa data, l’Amministrazione comunale di Cava de’ Tirreni ha dato luogo, ieri, a un Consiglio comunale straordinario sull’argomento.
La giornata è stata istituita nel 1981, Anno Internazionale delle Persone Disabili, per promuovere una più diffusa conoscenza sui temi della disabilità, per sostenere la piena inclusione delle persone con disabilità in ogni ambito della vita e per allontanare ogni forma di discriminazione e violenza.
Dal luglio del 1993, inoltre, il 3 dicembre è diventato anche Giornata Europea delle Persone con Disabilità, come voluto dalla Commissione Europea, in accordo con le Nazioni Unite, con la precisa volontà di includere anche le famiglie, gli operatori e i professionisti che operano nel sociale.
Ogni anno le Nazioni Unite scelgono un tema e per il 2017 è stato: “Trasformazione verso una società sostenibile e resiliente per tutti”. Il principio generale di questo concetto, il suo significato, è “Non lasciare nessuno indietro” e permettere alle persone con disabilità di contribuire attivamente alla società.
In Italia il 7,3% della popolazione, 4milioni e 300mila persone sono diversamente abili; a Cava sono 3.900 i cittadini con forme di disabilità. I dati sono stati resi noti in Aula dal dottore Vincenzo Prisco, presidente dell’Osservatorio cittadino sulle disabilità. L’Osservatorio, che comprende quindici associazioni che rappresentano tutte le forme di disabilità, esplica la funzione di tutor ed ha conseguito, nel corso degli anni, una serie di risultati come l’apertura dello sportello per handicap.
Tante le difficoltà quotidiane che debbono affrontare queste persone e le loro famiglie, ostacoli dovuti alla carenza del senso di civiltà e di rispetto per chi parte svantaggiato. Un esempio che trasforma, per “i figli di Cava più fragili”, una semplice passeggiata in una vera impresa è la mancanza di rispetto degli stalli riservati, ma anche la mancanza di passaggi pedonali adeguati e tante altre disfunzioni che rendono la piena inclusione sociale ancora lontana per garantire a Cava de’ Tirreni la nomea di “città senza barriere”.
L’Osservatorio ha fatto una serie di richieste all’Amministrazione, tra cui la destinazione di una quota prevista dal Bilancio per le spese per il mondo della disabilità e la ricerca di fondi Europei, Nazionali e Regionali per il mondo della disabilità.
E’ giunta l’ora della svolta! Questo il messaggio, espresso a gran voce, scaturito dalla riunione cittadina.