Maiori, “I sapori dell’autunno si vestono di Scippata” : cena di degustazione con i vini pregiati delle “Cantine Apicella” di Tramonti
Un’occasione, da non perdere per “Le Cantine Apicella” di Tramonti di presentare alla stampa, ai degustatori esperti di vini e agli ospiti dell’Hotel Pietra di Luna di Maiori, il loro vino più prezioso e amato ‘A Scippata, (DOC -Costa d’Amalfi) sottozona Tramonti” perché ad esso è legato la storia della famiglia Apicella.
Già il nome è sinonimo di fatica, di quella iniziata in maniera pionieristica del trisavolo che con forza e una volontà di ferro “scippò” gli alberi di castagno di cui il fondo era ricco per impiantare una vigna tutta franca di piede valorizzando il tintore, vitigno autoctono che è diventato il “cavallo di battaglia” dell’Azienda vinicola.
‘A Scippata”, vino rosso di eccellente qualità è stata protagonista della serata cena degustazione che si è tenuta presso l’elegante Hotel Pietra di Luna di Maiori dedicata ai giornalisti e degustatori del vino. Ed oggi parlare di vino significa parlare di una fetta di mercato notevolissimo per la bilancia commerciale nazionale. D’altronde, il vino rientra nel Made Italy, inteso come ricerca del gusto, dello stile, ed anche il vino rientra a pieno diritto nei prodotti che fanno la differenza, per la qualità dei suoi vitigni spesso autoctoni, per le proprietà organolettiche, ed anche per la tradizione vitivinicola che ci porta a concorrere con successo con i cugini francesi.
La cena degustazione è stata una serata all’insegna della buona cucina legata alle vendemmie 2010, 2008 e 2007. In tale occasione “A Scippata” si è sposata con un menù eccellente elaborato dallo Chef Cristian De Rosa e del Maitre Gerardo Proto che per la cena degustazione hanno proposto come antipasto: Ciliegine di Mozzarella, Ricotta di pane casereccio con riduzione di cachi, Frittellina alle erbe aromatiche, Tocchetto di baccalà, castagna bollita avvola in pancetta di Tramonti, Pizza fritta con pomodoro Re Umberto, accompagnati dai vini Bianco e Rosso Tramonti Costa d’Amalfi.
Ha fatto seguito, un primo piatto con un risotto ai funghi del sottobosco di Tramonti àl quale è stasto abbinata “la riserva ‘A Scippata 2010” che si caratterizza per il suo colore rosso rubino. Al palato emerge per il suo retrogusto che spaziava dalla ciliegia alla frutta rossa, all’esame olfattivo si nota l’aroma della liquirizia e delle spezie.
‘A Scippata Riserva 2008 è stata abbinata ad un secondo primo fatto di gnocco di castagne e salsiccione speziato. ‘A Scippata Riserva 2007” si è “sposato” con un filetto di maiale marinato e brasato con riduzione di Tintore accompagnato da un involtino di verza alla montanara.
All’Hotel Pietra Di Luna gestito con competenza dal direttore Alfonso Imperato, sono state messe a confronto tre Riserve, ognuna delle quali ha avuto le sue particolarità, con un invecchiamento che non ha messo in discussione le qualità e le particolarità olfattive del Tintore, con la sua colorazione intensa e nei calici per la degustazione sembra affiorare tutte le particolarità di una terra ”generosa” e fertile come quella tramontina. Ancora una volta viene premiata la pazienza, la professionalità della famiglia Apicella: papà Giuseppe al quale da qualche anno sono subentrati nella gestione dell’Azienda, i figli: Fiorina (esperta sommelier) e Prisco (valente enologo) collaborato con entusiasmo dalla moglie Marianna.
Il lavoro di squadra dell’intera famiglia ha portato l’Azienda a conquistare una nicchia di mercato nazionale, meritandosi elogi e attestati di stima al Vinitaly di Verona né sono mancati riconoscimenti nel corso degli anni, come quello più recente conquistato dal Bianco Colle Santa Maria Costa D’Amalfi Tramonti Bianco DOC che ottenne nel 2016 la medaglia d’argento al Mondial des Vins Extremis promosso dal Cervim, Viticoltura eroica.
La cena degustazione si è conclusa con il passito delle Cantine Apicella: Colli di Salerno Passion che ha accompagnano uno squisito choux alla nocciola.
Scriveva il grande enologo-scrittore Luigi Veronelli:”Il vino non è certo più necessario della vita che la musica e la poesia. Ma che sarebbe la vita senza la musica, senza la poesia, senza il vino, così come ogni altro “oggetto” d’arte, è espressione del tempo vissuto.
I versi di Alfonso Carotenuto, rendono appieno le suggestion suscitate da questo vino caro agli dei:
‘A Scippata Tiene il colore rosso rubino.
Ed è il più bel bicchiero di vino;
ha un sapore rotondo ed amoroso fatto con il Tintore e il Piedirosso.
Se lo bevi ti porta frastuono,
ma non ti tradisce, è galantuomo,
ha sempre il suo gran cuore in mano;
Lo sai viene da Capitignano.
Questo vino si chiama “ A Scippata,”
allora su, versalo a cascata.
Nel boccale brilla come stella.
Questo è il vino di Peppe Apicella!
Viene da un vitigno assai antico.
Perciò lo puoi bere: è un amico.