Salerno, conferenza stampa dell’avvocato Alfonso Senatore su “L’impegno dei meridionali per il Sud”
Come sempre effervescente, idealista, appassionato nazionalista e meridionalista, ieri mattina 12 ottobre , presso il Bar Varese di Salerno, l’avv. Alfonso Senatore, coordinatore provinciale del Movimento “Meridione Nazionale”, ha tenuto una affollata , introdotta dal portavoce Cesare Festa e dal vice coordinatore provinciale ing. Aniello Forino.
Presenti numerose personalità della politica e della società civile salernitana, che hanno vivacizzato l’incontro, il primo a Salerno per presentare il Movimento ed illustrarne le finalità: iniziative politiche e culturali intese al rilancio del nostro meridione che, nonostante il gran parlare che si fa da appena dopo il secondo conflitto mondiale, rimane ancora il fanalino di coda del paese, e non solo dal punto di vista culturale, economico e produttivo.
“E’ un movimento spontaneo, che nasce per chiamare a raccolta e coinvolgere quanti, stanchi dalle odierne e rigide logiche di partito, hanno a cuore le sorti del Sud” ha esordito l’avv. Senatore.
E ha continuato: “Mancano riferimenti e referenti che tutelino gli interessi del Mezzogiorno: noi meridionali dobbiamo tornare ad essere egemoni nelle scelte che coinvolgono gran parte del Meridione, saltando l’ostacolo delle ideologie che fungono da deterrente per qualsiasi iniziativa intesa ad unire l’intero Sud”.
E non ha mancato di evidenziare la valenza delle menti meridionali le quali, penalizzate e neglette nelle nostre regioni del Sud i, al nord e altrove si dimostrano le migliori e si fanno apprezzare e rispettare ovunque.
Poi l’intervento di Alfonso Senatore si è spostato sul tema al quale più tiene, quello della immigrazione e della sicurezza: “”Ribadisco il “no” deciso al razzismo, ma il “si” all’accoglienza organica di coloro che provengono da paesi poveri e sono veramente bisognosi””.
“L’accoglienza deve essere fatta come si deve, non deve essere un’accettazione passiva di tutti coloro che attraversano i nostri confini e anche di coloro che hanno commesso reati nei loro paesi di origine”, ha continuato Alfonso Senatore, colorendo il suo intervento con la citazione di un episodio dal quale si comprende il pressapochismo del nostro paese nell’approccio a questo grave problema a confronto con la serietà e il rigore, forse eccessivo, di altri: quello di un cittadino di 53 anni originario di Roccapiemonte, da trent’anni cittadino degli Stati Uniti, dove si è sempre comportato bene, il quale negli ultimi tempi ha cominciato ad avere un comportamento poco corretto nei confronti delle donne probabilmente anche per effetto dell’alcool; ebbene dopo trent’anni, con un semplice provvedimento amministrativo, è stato espulso come “persona indesiderata”, gli sono stati sequestrati i beni, è stato immediatamente accompagnato all’aeroporto e messo sul primo aereo per l’Italia con viaggio a sue spese.
Eccessivo rigore? Probabilmente si, specialmente se paragonato all’eccessivo lassismo del nostro paese al quale purtroppo ci siamo abituati.
Ma siamo proprio sicuri il nostro Paese, culla della cultura e del diritto, faccia bene ad essere di manica tanto larga nei confronti di tutti coloro che accogliamo, dimostrando a volte di essere meno comprensivo e più rigido nei confronti dei nostri connazionali?
E’ un tema che non è mai tardi per incominciare ad approfondire, anche per la salvaguardia della nostra identità oltre che equità e giustizia; e anche questo è una delle finalità del Movimento del quale l’avv. Senatore è coordinatore provinciale.