Cava, sulla strada chiusa per S. Anna esposto dell’avvocato Alfonso Senatore alla Procura della Repubblica
Va a finire in tribunale la vicenda della strada della frazione S. Anna di Cava de’ Tirreni chiusa da alcuni mesi per una frana.
E’ di ieri, infatti, la notizia di un esposto dell’avvocato Alfonso Senatore, quale coordinatore di “Meridione Nazionale”e dei “ Sorveglianti del Casale di S.Anna”, al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Nocera Inferiore sulla chiusura “da circa cinque mesi la strada provinciale SP 360 che conduce alla frazione S. Anna di Cava de’ Tirreni”.
“Gli abitanti della frazione -si legge fra l’altro nell’articolato esposto di Senatore- hanno lamentato da lungo tempo l’inutilizzo di questa strada e rispetto alla necessità di provvedere al ripristino, la Provincia di Salerno e il Comune di Cava de’ Tirreni hanno risposto sostenendo l’impossibilità di provvedervi in quanto la spesa da sostenere per il ripristino è di circa €.500.000. L’ottimo professionista cavese, ingegnere Aniello Casola, residente a S. Anna, si premurava di verificare l’assurda spesa e, dopo aver effettuato i dovuti sopralluoghi, le dovute planimetrie e le relative sezioni appurava che l’intervento di ripristino del muro di sottoscarpa avrebbe comportato la spesa di € 55.000,00”.
“Il tecnico, prospettava, altresì -prosegue l’esposto- la possibilità di intervenire mettendo solo in sicurezza il muro e così rendendo percorribile una corsia della strada. Questa possibilità avrebbe determinato il costo inferiore di € 31.000,00. Le valutazioni venivano altresì depositate dall’ing. Casola presso la Provincia di Salerno”.
“Chiedo alla S.V.Ill.ma -scrive infine nell’esposto l’avvocato Alfonso Senatore- di voler accertare l’accaduto con i mezzi di indagine di legge e quindi a verificare l’accadimento dei fatti ai fini dell’accertamento della sussistenza degli estremi di reato”.
Gli eventuali reati commessi, ipotizzati dall’avvocato Senatore, sono addirittura quelli di truffa aggravata e peculato. Forse un po’ troppo, per non dire eccessivi. Ad ogni modo, le aule di giustizia potrebbero essere chiamate a dover dare una risposta sulla bontà delle scelte operate dall’Amministrazione provinciale. Nel frattempo, però, la strada continua a restare chiusa e permangono i disagi per gli abitanti della frazione metelliana.
