Cava, scontro Pd-Fratelli d’Italia sulla Iannone. De Rosa: “Parlate proprio voi!”
“E’ sorprendente leggere il comunicato stampa di Fratelli d’Italia, cioè di quel partito che ha gestito la città, a corrente alternata, nella precedente consiliatura in modo così fallimentare da uscire sonoramente bocciato dalle urne”.
E’ quanto scrive in una nota stampa il segretario cittadino Pd Massimiliano de Rosa (nella foto) in riferimento al comunicato diffuso a firma di Fabio Siani, coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia, sul recente rimpasto della Giunta Servalli.
“Il rimpasto, secondo il significato che ne dà il dizionario -è il ragionamento lessicale e politico di de Rosa- consiste nella sostituzione di uno o più assessori all’interno della giunta. L’Amministrazione Servalli, dal suo insediamento ad oggi, ha mantenuto inalterata la compagine assessoriale, e nell’ambito della stessa si sono verificati solo piccoli cambiamenti di delega per meglio svolgere l’azione amministrativa”.
“Meraviglia -attacca inevitabilmente de Rosa- che un politico navigato come il coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia, ignori il significato della parola rimpasto, proprio lui che con l’Amministrazione Galdi si è reso artefice del maggior numero di rimpasti che la storia cavese ricordi a memoria d’uomo, tanto che la porta della giunta era diventata una porta girevole”.
“Sono note le motivazioni che sono state alla base delle dimissioni rassegnate da Autilia Avagliano -puntualizza il segretario democrat- voler a tutti costi fare dietrologia denota mancanza di argomentazioni da parte di questa opposizione che pure a volte ha dimostrato senso di responsabilità”.
“L’ingresso in giunta di Luisa Iannone rafforza l’Amministrazione Servalli” afferma poi in modo perentorio e convinto Massimiliano de Rosa, accreditando così quelle voci che individuavano nell’Avagliano un punto di debolezza della compagine guidata dal sindaco Servalli.
“E’ inaccettabile -conclude de Rosa- ricevere accuse di immobilismo e di gestione fallimentare da chi in cinque anni ha causato danni alla città, danni che ancora oggi pagano i cittadini cavesi”.