LA FINESTRA SUL CORTILE E poi dicono che la gente schifa la politica… e i politici
Come era nelle previsioni, si è conclusa con un “volemose bene” la vicenda della delega alle politiche sociali, che aveva fatto andare in tilt l’assessore Enrico Bastolla. Non poteva che finire così, sarebbe stati da sciocchi pensare diversamente, ma da folli da parte dei protagonisti continuare una singolar ed irragionevole tenzone.
Ha vinto il buon senso, anzi, l’ovvietà. A uscirne benissimo è il sindaco Servalli. Ha dato prova di buon senso e, come sempre, di una naturale predisposizione a trovare un punto di incontro. Poteva orgogliosamente impuntarsi, ma in una squadra dove la politica si mastica male e poco, Servalli al solito ha dato prova di intelligenza, duttilità e avvedutezza, dando una via di uscita onorevole ad un assessore che, per troppa passione e ardimento giovanile, aveva preso una sbandata. Succede, soprattutto con i giovani. Sta a chi ha qualche anno in più, comprendere, soprassedere e trovare la quadra. E Servalli, il quale -a differenza del suo leader Renzi- sa che in politica il verbo vincere non si coniuga da soli e che stravincere è l’anticamera delle sconfitte, si è comportato da buon padre di famiglia, senza ostinarsi, anzi cercando, anche non condividendole, di capire le ragioni altrui fino a trovare un punto di incontro accettabile.
Detto questo, all’assessore Bastolla suggeriamo di concentrarsi sul suo nuovo incarico e non distrarsi con competenze che ormai non sono più sue.
A tal proposito, gli proponiamo di riflettere su un post di una lettrice, che forse già avrà avuto modo di leggere, in relazione ad un nostro articolo in cui informavamo della sua insoddisfazione per la delega ricevuta.
“Le politiche sociali –scrive la nostra lettrice- hanno bisogno di persone che credono in quello che fanno altrimenti, per onestà intellettuale, meglio farsi da parte. Minori, anziani e tutte le categorie più fragili devono essere difese, sostenute, anche scontrandosi con il resto della giunta per avere riconosciuti i propri diritti. Quindi, se l’assessore non si sente onorato e adatto a questo ruolo, lasci il posto a qualcuno che sappia fare il bene richiesto”.
Il guanto di sfida l’è stato lanciato e, caro assessore, non le resta che raccoglierlo.
In ultimo, non dia ascolto alla grancassa suonata da alcuni consiglieri del Pd che le hanno fatto i complimenti e dato il sostegno solo dopo l’esito positivo dell’incontro con Servalli. Prima dove erano nascosti? Si sono guardati bene dall’uscire pubblicamente in suo soccorso, salvo poi postare sui social un messaggio mielato e melenso, la cui lettura è vivamente sconsigliata ai diabetici per non far sballare la glicemia.
E poi ci si lamenta che la gente schifa la politica…