Cava, errori nelle bollette dei rifiuti: al Comune disagi e lunghe attese dei cittadini
È proprio il caso di dire che a Cava de’ Tirreni la spazzatura sta dando i numeri.
Le ultime bollette TARI recapitate ai cavesi, infatti, in molti casi danno i numeri e la cittadinanza è esasperata. Errori di calcolo nei conteggi stanno costringendo centinaia di persone a lunghe file per rendere note le inesattezze e far effettuare le dovute rettifiche.
Stanno giungendo ormai da settimane nelle case dei cittadini cavesi le tasse sui rifiuti urbani, con un sovraccarico del 5% rispetto allo scorso anno, e la cosa è stata recepita, ovviamente, molto negativamente, visto che il tributo da versare era già piuttosto oneroso anche senza aumenti ed errori di calcolo.
Sta di fatto che molti contribuenti, alla vista della cifra da versare, si sono adombrati in quanto sembrava eccessiva e si sono trovate costrette a recarsi agli Uffici di via Corrado Schreiber per verificare e appurare se i loro sospetti fossero fondati.
C’è infatti chi si è visto recapitare una cifra che, rateizzata, ammontava a 86 euro per ogni singola, mentre invece, dopo la richiesta verifica, si è abbassata a 58 euro. Oppure chi ai principi di marzo ha informato di rettifiche sul numero dei componenti il nucleo familiare o sulle superfici, senza che ciò trovasse poi un riscontro concreto nella bolletta. Altri si lamentano che sono ormai anni che sono costretti a recarsi periodicamente presso gli uffici preposti perché puntualmente sono vittime di bollette contenenti gli stessi errori di calcolo. Le file agli Uffici di via Schreiber cominciano già dalle 14 per le aperture pomeridiane, nonostante l’orario di ricevimento sia dalle 16 alle 18; questo perché i cittadini che reclamano sono tanti e quindi è una corsa per munirsi del biglietto di prenotazione prima che gli stessi si esauriscano.
Insomma, come al solito i cittadini-contribuenti sono cornuti e mazziati.
Dagli Uffici Imposte e Tributi del Comune metelliano hanno replicato che il problema sussiste quando, ad esempio, vi sono variazioni nel nucleo familiare o nel ricalcolo delle superfici. Poiché, hanno fatto sapere, il conteggio rimane fotografato alla visura della bolletta, la variazione in negativo dell’importo da saldare verrà fatta in automatico per l’anno successivo. In poche parole, adesso c’è da pagare la somma “vecchia” (e maggiorata) e la nuova verrà decurtata nel 2018. Per ovviare a ciò ed effettuare immediatamente le correzioni, è necessario recarsi agli Uffici dove gli impiegati compieranno le modifiche e verrà determinato l’effettivo importo da pagare. Quello che, in effetti, di fatto sta già accadendo, con tutti i disagi che ne derivano e di cui abbiamo riferito. Diciamo, allora, che i cittadini non si fidano e preferiscono farsi sistemare subito la bolletta per pagare il dovuto, e quindi meno. Di questi tempi di vacche magre, poi, è meglio sempre pagare meno subito piuttosto che avere un ristoro su quanto pagare in futuro.
La procedura, quindi, checché ne dicano gli uffici comunali preposti, non è affatto gradita ai cittadini, i quali, passano le amministrazioni, ma dal Comune sono sempre bistrattati e, come dicevamo prima, si sentono cornuti e mazziati. E non solo per questo, purtroppo.