Cava, la strada franata di S. Anna resterà interrotta almeno per tutto quest’anno
Continua a restare interrotta ormai da alcuni mesi la strada provinciale 360 alla frazione S. Anna, il cui territorio, abitato da circa 3 mila residenti, è praticamente diviso quasi da una specie di muro invisibile, con disagi fortemente avvertiti dalla popolazione per la difficoltà di raggiungere le scuole, gli esercizi commerciali, la chiesa parrocchiale. In altre parole, un’interruzione stradale che ha fortemente inciso sulla vita delle famiglie di S. Anna, sconvolgendo ritmi e abitudini.
Ma come mai, dopo tanto tempo ancora non si è provveduto a ripristinare il collegamento viario sistemando la sede stradale franata? Tutta colpa delle scarse risorse che la Provincia di Salerno, proprietaria della strada, ormai da qualche anno dispone. Fino ad un certo punto, però.
Vediamo infatti qual è lo stato dell’arte. La causa del crollo del muro di contenimento a valle della strada sono, in effetti, da correlarsi alla vetustà del suo stato originario, in ragione del fatto che il muro stesso esisteva da oltre sessant’anni e costituito da pietrame e malta, aggravato da una infiltrazione delle acque di pioggia dal piano viabile sovrastante. A margine del tratto stradale interessato dal crollo, in verità, come ci è stato riferito da un tecnico residente nella zona, è stato rinvenuto un cunicolo di attraversamento per il deflusso delle acque risalente agli anni ’60, che risulta pressoché intatto rispetto alla consistenza originaria tranne qualche per qualche insignificante lesione che non impedisce e non ha impedito la sua funzione.
Le valutazioni dei tecnici della Provincia di Salerno, però, sono assai diverse. L’analisi che né è seguita è stata quella di dover far ascrivere la causa del crollo al citato cunicolo di attraversamento ritenendolo in stato di totale dissesto. Questo ha ingenerato la conseguente necessità di realizzare una progettazione che prevedesse un nuovo dimensionamento sia del muro di contenimento che la sostituzione del cunicolo in rispondenza alle vigenti norme, presupposto che ha portato ad una progettazione del costo preventivo di € 500.000 circa. Un’enormità, soprattutto di questi tempi per una Provincia che può disporre solo di spiccioli.
In molti però, fanno notare che si può mai pensare ragionevolmente, senza essere particolarmente esperti, che il ripristino di un muro di contenimento di circa 10 metri di una strada classificata come inferiore richieda una spesa così abnorme? Da qui la necessità di una doverosa riflessione circa la bontà delle ipotesi sulle cause che hanno originato il crollo parziale e la ricerca di una soluzione meno costosa e di più agevole praticabilità in termini temporali atta a limitare al massimo il disagio della popolazione e le casse pubbliche.
La soluzione del problema con ogni probabilità sta nella semplice ricostruzione della porzione di muro con esclusioni di interventi sostitutivi a riguardo del cunicolo. In tal caso il problema diventa semplice da risolvere, praticabile sotto tutti i punti di vista e molto più accessibile anche in termini economici. Infatti, si tratterebbe semplicemente e responsabilmente di ricostruire il tratto di muro crollato avente una lunghezza di circa 10 metri, un’altezza di circa 7 metri e dunque del costo totale di circa 35 -40mila oltre oneri vari naturalmente e con un semplice intervento di rinforzo precauzionale del cunicolo.
Insomma, c’è chi suggerisce un intervento minimo che comporterebbe però il raggiungimento del livello di sicurezza necessario all’utilizzo della strada nel rispetto di ogni norma.
Ragionamenti e proposte che però lasciano il tempo che trovano. La decisione al riguardo, infatti, è nella sfera di responsabilità della dirigenza tecnica della Provincia che non può essere in alcun modo delegata o forse nell’assunzione sostitutiva e concordata dell’intervento da parte del Comune di Cava de’ Tirreni. Una decisione tecnica che però non può tener conto del disagio patito dalla popolazione per la situazione e quindi della necessità di individuare, fermo restando la necessità di garantire la sicurezza, una soluzione congrua, idonea, economica, pratica, veloce.
Nel frattempo, nei prossimi giorni, per la precisione il 27 aprile, è fissata la seconda conferenza di servizio, ma a quanto pare la volontà della dirigenza tecnica provinciale è quella di procedere con il progetto del nuovo dimensionamento del muro di contenimento e la sostituzione del cunicolo da realizzare con palificate, platee di cemento e quant’altro. Insomma, un progetto che richiede, come dicevamo, la cifra consistente di 500mila euro che la Regione Campania dovrà sborsare, ma a quanto sembra non prima del prossimo mese luglio. Se così è, fatti i conti, il disagio per gli abitanti di S. Anna se tutto va bene durerà almeno per tutto quest’anno.
E scusate se è poco.