I “mali oscuri” della psiche hanno costituito per secoli un dramma per migliaia di persone, molto si è dovuto fare per cambiare l’approccio che la società aveva nei confronti delle malattie mentali, che affrontava il problema con la creazione dei manicomi visti come luoghi di contenimento sociale. Nel 1953 Mario Tobino, psichiatra e scrittore, descriveva nel romanzo “Le libere donne di Magliano” la sua esperienza di psichiatra maturata in diversi manicomi in cui aveva lavorato mettendo a nudo l’umanità sofferente nelle strutture totalizzanti.
Ci è voluta la passione dello psichiatra Franco Basaglia che, prima a Gorizia poi a Trieste, condusse una dura lotta per riformare l’organizzazione dell’assistenza psichiatrica in Italia, iniziando un’esperienza medica e sociale che trova la sua legittimazione nella legge che prende il suo nome (Legge Basaglia n. 180/1978). Una vera rivoluzione nel campo delle malattie mentali che riformò l’organizzazione dell’assistenza psichiatrica in Italia e che chiuse definitivamente i manicomi.
Il disagio mentale è una realtà anche dei nostri giorni e per questo abbiamo visitato il Centro di Salute Mentale di Piazza Galdi a Pregiato di Cava de’Tirreni, diretto dal dott. Alfredo Bisogno (nella foto), Direttore dell’Unità Operativa Salute Mentale di Cava de’ Tirreni-Costa d’Amalfi per dare ai nostri lettori un quadro dei Servizi che l’ASL mette a disposizione degli utenti.
Il Centro di Salute Mentale di Cava de’ Tirreni svolge un’attività ambulatoriale di servizio su prenotazione funzionante tutti i giorni, per 12 ore al giorno, ma nello stesso tempo svolge anche un’attività domiciliare per quegli utenti che hanno difficoltà a raggiungere il Centro: in questo caso un equipe composta da un medico, un infermiere e, se necessario, da un assistente sociale, raggiunge l’utente.
Il Centro di Salute Mentale svolge anche un’intensa attività di consulenza presso l’Ospedale presente sul territorio (presso il Pronto Soccorso o presso i reparti ospedalieri) oltre a svolgere attività di supporto e consulenza al Servizio d’emergenza 118/SAUT. L’importanza del lavoro svolto dall’Unita Operativa Salute Mentale ambito Cava de’ Tirreni-Costa d’Amalfi è dato dal numero di interventi diagnostico-terapeutici ambulatoriali che, nel 2016, assommano a 21.623 e di quelli domiciliari pari a 4.396, numeri che danno un idea del disagio mentale e psichico che si registra sul territorio.
Il Centro di Salute Mentale sussiste sia sul territorio di Cava de’ Tirreni sia su quello di Castiglione di Ravello, ma conta anche ambulatori territoriali presenti nei comuni di Vietri sul Mare, Cetara, Praiano, Positano e Tramonti al fine di raggiungere utenti che hanno difficoltà a portarsi a Cava de’ Tirreni e Castiglione di Ravello. Presso il Centro di Salute Mentale si fa anche un lavoro di supporto alle famiglie dell’utenza, finalizzato al potenziamento delle loro capacità d’intervento nei confronti dei propri congiunti ma anche dell’individuazione dei segni precoci di ricadute. I pazienti vengono seguiti da un equipe composta da psichiatra, psicologo, infermiere, assistente sociale e tecnico di riabilitazione.
Inoltre, sia a Cava che a Castiglione di Ravello c’è il Centro diurno di riabilitazione (CDR), dove il paziente che ha già fatto un percorso clinico-terapeutico, una volta raggiunto una sufficiente stabilità, potrà accedere a quest’area dove potrà avvalersi di un’attività di supporto per migliorare, con l’aiuto di competenze professionali, le proprie abilità personali, relazionali, comunicative e anche competenze dal punto di vista dell’apprendimento di attività, fino all’eventuale possibilità di acquisizione di competenze per un inserimento lavorativo.
Accanto a questi servizi a Cava de’ Tirreni c’è una Struttura residenziale riabilitativa, capace di ospitare fino a dieci utenti per un periodo che va dai 18 ai 36 mesi, dove si applicano programmi riabilitativi di recupero delle competenze individuali e sociali della persona. Gli ospiti sono seguiti da un medico, un infermiere, un tecnico di riabilitazione, dall’assistente sociale e dallo psicologo. Alla fine del programma riabilitativo è prevista la dimissione, che si tramuta in vero successo per gli operatori quando i dimessi trovano una completa autonomia gestionale della propria vita.
Attualmente a Cava dei Tirreni è presente il Servizio semi-residenziale di Day hospital territoriale (DH) diretto dal dott. Giovanni Donnarumma che svolge una funzione diagnostico-terapeutica per quelle situazioni pre- o post-critiche, dove si va a supportare la persona per evitarne il ricovero o la persona che viene fuori da un ricovero ospedaliero. Sono persone che praticano una terapia diurna e che poi rientrano a casa propria.
L’Unità Operativa ha anche un Servizio di Neuropsichiatria dell’infanzia e adolescenza che copre le esigenze di diagnosi e di cura della fascia d’età che va da 0 a 18 anni.
Una funzione importante dell’Unità Operativa è rappresentata da quelle attività volte alla riabilitazione dell’utente, finalizzate al recupero delle capacità di autonomia del soggetto, delle capacità affettive, comunicative, di rapporto con il proprio corpo e di rapporto con gli altri. Per tale finalità sono stati promossi a Cava rappresentazioni teatrali coinvolgendo l’utenza fino a costituire una vera e propria Compagnia teatrale.
Il CDR di Castiglione di Ravello offre una molteplicità di attività pratico-manuali, artistico-espressive (ceramica, disegno, pittura, quilling, fiori artificiali), gruppi di risocializzazione, gruppi di studio, di lettura, di ascolto, ed attività ludico-ricreative, al fine di rieducare l’utente a svolgere compiti elementari, ma basilari per il raggiungimento dell’autonomia personale, sociale e lavorativa. Accompagnano gli utenti in quest’azione riabilitativa, l’esperienza e la professionalità della maestra d’arte Loredana Sonia Mansi e dell’educatrice dott.ssa Luigina Crescenzo, supportate dal responsabile del Centro, dott. Claudio Malangone e dall’equipe medico-infermieristica del Centro di Salute Mentale della Costa d’Amalfi.