Cava, malumori in maggioranza: sul banco degli imputati l’assessore Autilia Avagliano
Un vecchio adagio dice che “le acque chete rovinano i ponti”, ossia quando tutto sembra calma piatta in realtà si celano tumulti e corrosioni. Questa similitudine ben si potrebbe adattare a quanto sta accadendo all’interno della maggioranza a Palazzo di Città di Cava de’ Tirreni: una routine quotidiana non così tranquilla come appare.
Nel mentre che scriviamo è in corso un incontro al vertice tra PD e UDC guidato da Giovani Del Vecchio, i due partiti della maggioranza amministrativa cittadina, oggetto del colloquio le linee programmatiche per lo sviluppo del territorio.
E proprio il partito di corrente centrista è una delle spine nel fianco del sindaco Vincenzo Servalli. Dopo lo strappo dovuto alle incomprensioni in vista delle elezioni provinciali e i chiarimenti in merito sembrava tutto rientrato, ma una serie di comportamenti da parte dei membri dell’UDC, ritenuti poco ortodossi dalla maggioranza a guida PD, farebbero pensare il contrario. Si lamentano, infatti, diserzione di riunioni e commissioni senza apparente motivo che vengono recepiti dagli altri consiglieri comunali come capricci e ripicche che rompono l’armonia del gruppo consiliare.
Non ci è dato sapere quali siano i motivi di questa frizione, ma le voci di dentro la maggioranza, almeno quelle più maligne, parlano di richieste formulate ma non recepite del Primo cittadino. Insomma, come si diceva una volta, lo scontro sottotraccia tra UDC e PD è sulle cose disadorne, ovvero di poltrone.
Il sindaco Servalli, intanto, va avanti per la sua strada come ribadito pubblicamente solo sette giorni fa durante la conferenza stampa per il passaggio del Consigliere socialista, Enzo Passa, in maggioranza. Le sue testuali parole furono: “Un consigliere comunale in più in maggioranza equivale a un sindaco più libero che può meglio concentrarsi per l’interesse della città”. Tradotto in soldoni vuol dire che Servalli non ci sta ad essere tirato per la giacca e che intende sentirsi svincolato da ogni richiesta o pressione.
In maggioranza, però, i malumori riguardano anche l’operato di più di un assessore. Una figura che in particolare sta creando motivi di malcontento è l’assessore alle Politiche Sociali, Autilia Avagliano, accusata di condurre il suo assessorato non da tecnico bensì con il piglio e l’interesse del politico. Per farla breve, all’Avagliano viene contestata una gestione un po’ troppo personale, nel senso che è marcatamente politica ed elettoralistica, soprattutto delle cooperative che orbitano nell’ambito operativo del suo assessorato. In altre parole, l’Avagliano viene vista troppo impegnata a curare il proprio orticello in vista della prossima competizione elettorale che dovrebbe vederla tra i candidati. Sarà davvero così? Mah, le gelosie e i sospetti in politica la fanno da padrone, non a caso vale sempre la massima di Giulio Andreotti: «A pensar male si fa peccato, ma ci si azzecca quasi sempre».
Ad ogni modo, anche se l’assessore Autilia Avagliano è sempre nell’elenco di quelli che dovrebbero da un momento all’altro essere giubilati, sta di fatto che gode della fiducia piena e per ora incondizionata del sindaco Servalli. Tradotto, i malpanciasti devono trovare altri rimedi curativi. Almeno per ora.
D’altro canto, è da mesi che si annunciano cambiamenti in Giunta e in generale in Amministrazione, ma a tutt’oggi non si vede alcunché, neanche quelli annunciati dallo stesso sindaco Servalli.
Contrarietà e disapprovazione, però, tra non pochi consiglieri comunali di maggioranza vengo a stento trattenute nei riguardi di un altro assessore, il vicesindaco Nunzio Senatore, mai messo in discussione pubblicamente anche in ragione del forte legame con il sindaco Servalli, di cui gode più di ogni altro la fiducia piena e incondizionata. A Nunzio Senatore viene rimproverata persino dai consiglieri comunali di area PD da un lato l’eccessiva disinvoltura se non la sicumera con cui esercita il suo ruolo, dall’altro la superficialità e la scarsa competenza con cui gestisce il suo specifico assessorato.
In conclusione, all’interno della maggioranza serpeggia qualche dissapore e non pochi malcontenti, ma per ora tutto si tiene. D’altro canto, con i numeri che si ritrova in Consiglio il sindaco Servalli già oggi, ma che potrebbero addirittura crescere nei prossimi mesi , e con un’opposizione ridotta ai minimi termini, c’è poco da preoccuparsi per la tenuta di una maggioranza troppo grande per ritrovarsi in debito di ossigeno.