scritto da Redazione Ulisseonline - 02 Gennaio 2017 15:10

Cava, studenti in autogestione per sentirsi protagonisti e ricercare spazi di socialità

Come il Natale, giunge ogni fine d’anno: è la settimana di didattica alternativa, ideata dagli studenti, approvata dagli organi collegiali e condivisa da docenti, esperti, rappresentanti del mondo della cultura e dello sport. Una settimana in cui gli alunni gestiscono il tempo scuola nei contenuti e nell’organizzazione.

Tante le proposte formative avanzate e realizzate, nello scorso mese di dicembre,  dagli studenti dei Licei Galdi-De Filippis e Genoino di Cava de’ Tirreni: dall’arte alla musica, dallo spettacolo con il make-up di scena al teatro, dalla cinematografia alla filosofia orientale, dalla psicologia al giornalismo, dalle discipline scientifiche all’economia.  Ma anche “circle time” per confrontarsi  su temi di urgente attualità come l’omofobia, il bullismo, il disagio sociale, le difficoltà relazionali. E tanto  sport e danza  con tornei di pallavolo e calcio, taochi, hip hop o performance di difesa personale.

Insomma, “una scuola a misura di studente”, una scuola a classi aperte per poter condividere esperienze comuni (“Open your mind, open your classroom”, il motto dei giovani del Genoino). E per sentirsi protagonisti del processo di apprendimento.

“La settimana di didattica alternativa  è stata realizzata dall’entusiasmo di tutti gli studenti motivati dal senso di appartenenza alla realtà scolastica – dichiarano i rappresentanti del Consiglio d’Istituto dei Licei coinvolti – e i risultati positivi di questa esperienza sono stati raggiunti anche grazie  all’apporto didattico  dei dirigenti scolastici  e di tanti docenti che, con competenza, hanno arricchito le attività programmate . Questi giorni – continuano gli allievi del De Filippis – sono stati l’occasione per fornire un’alternativa  ad un modello di scuola, quello proposto dalla Legge 107, la “Buona scuola”, che ci vuole competitivi e omologati. La nostra idea di scuola è, invece, quella della socialità attraverso la quale si apprende come relazionarsi con il prossimo e si coltivano i valori del rispetto e della collaborazione. Una vera palestra di vita. Il nostro intento è quello di restituire la didattica a coloro che la vivono ogni giorno con le sue contraddizioni al fine di rivalorizzare e sperimentare nella pratica quei princìpi pedagogici sui quali essa dovrebbe essere fondata”. Queste le voci accorate dei giovani liceali.

Peraltro, questa idea di scuola trova riscontro in numerose fonti giuridiche, le quali concorrono a sancire che  gli studenti hanno il diritto di riunirsi all’interno della scuola, ovviamente in modo consono ai principi della legalità e della corretta convivenza civile. In definitiva, ciò costituisce il principio logico e diretto di quanto sancito nell’art.17 della Costituzione ossia “il diritto di riunirsi pacificamente e senz’armi”.

Alcune riflessioni: la didattica alternativa o autogestione o cogestione, ma è questione più lessicale che sostanziale, è la risposta al bisogno di sentirsi protagonisti, soggetti attivi del sistema scuola. Ma rappresenta  anche, e non va sottovalutato, la ricerca di spazi sociali nei quali i giovani vogliono incontrarsi per  coltivare interessi culturali.

L’Amministrazione comunale, quindi, non dimentichi i giovani di Cava allorquando deciderà l’assegnazione di quei “Contenitori cittadini”, immobili in parte ristrutturati dall’Ente, come San Giovanni, l’ex Eca, Santa Maria del Rifugio, Palazzo Buongiorno, Casa Apicella, Villa Rende, il Mattatoio, la galleria di Viale Crispi.  Potrebbe essere un’occasione di crescita per tutta la città.

Rivista on line di politica, lavoro, impresa e società fondata e diretta da Pasquale Petrillo - Proprietà editoriale: Comunicazione & Territorio di Cava de' Tirreni, presieduta da Silvia Lamberti.

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