“Il mio presepe è dedicato all’umanità. Vuole essere la mia ”Marcia per la Pace” di Assisi. Tutte le religioni, le etnie, i linguaggi, le idee, le culture, al di la del tempo e dello spazio, possono e devono coesistere. In questo presepe c’è tutto il mondo”.
E’ questo il messaggio di solidarietà e di pace lanciato, attraverso il suo “Presepe Dipinto”, dal pittore paesaggista minorese Giacomo Palladino che espone il suo “Vangelo della Natività”, tra gli archi e le volte dell’antica scuderia di Piazza Cantilena a Minori, di proprietà della famiglia Sammarco:” Veniva utilizzata da Vittorio Emanuele III quando soggiornava in estate a Ravello. Nell’alluvione del 1944 in questa stalla morirono due granatieri e i loro cavalli”, ha raccontato il maestro Palladino il cui presepe rappresenta un vero e proprio viaggio nella storia dell’arte: ” Ogni tavola sagomata, dipinta in acrilico, è una citazione di opere dei maggiori artisti che hanno operato dal ‘400 al ‘600: la natività di Giambattista Tiepolo; il gruppo degli angeli di Rubens; l’angelo dell’Annunciazione di Tiziano, la Madonna del Correggio; l’angelo inginocchiato di Botticelli. Anche i paesaggi, dipinti nelle arcate, sono quelli di Guido Reni, di Durer.
“Il nucleo originale è nato dalla ” Pala dell’adorazione dei magi”, il complesso pittorico autografo di Gentile da Fabriano”, ha spiegato Palladino che quest’anno ha deciso di affiancare alle sagome – citazioni di opere della storia dell’arte che va dal tardo gotico all’800, le sagome che richiamano le immagini raffigurate sui santini che si danno in chiesa e quelle dei classici pastori del presepe napoletano del ‘700:” Ho voluto far coesiste la cultura aulica e quella popolare”. Tra le circa venti sagome aggiunte, ci sono quelle che raccontano la Visitazione della Beata Vergine Maria a Elisabetta, con Zaccaria e Giuseppe.”. Per dipingere la Madonna ed Elisabetta ho chiamato a posare due ragazze di Minori”, ha spiegato l’artista .che ha iniziato, oltre trent’anni fa, la realizzazione del suo presepe dipinto:” E’ nato come progetto scolastico. E’ stato realizzato dagli alunni, anche di fede islamica, della scuola di Sondrio, dove insegnavo Educazione Artistica. Su ogni sagoma è stato riportato in scala e poi dipinto, un soggetto tratto da importanti opere d’arte”, ha raccontato orgoglioso. Palladino che ha inserito nel presepe anche delle caratteristiche piante di limoni della Costiera.
Per dipingere l’episodio del Vangelo che racconta la “Strage degli Innocenti”, Palladino si è ispirato al piccolo Aylan Kurdi, il bambino simbolo della crisi umanitaria legata all’immigrazione, che giaceva sulla riva della spiaggia, senza vita, a faccia in giù, con la sua t-shirt rossa e i suoi pantaloncini blu scuro:” Ho voluto dipingere un bambino a terra, nudo, con affianco la mamma, che ho disegnato citando un quadro di Raffaello, avvolta dal dolore per il suo figlio morto. Un sentimento straziante che non è soltanto di un’etnia o di un certo sociale, ma è di tutti. Oggi purtroppo facciamo discorsi di pace attraverso la guerra”.
L’esposizione del presepe, organizzata per il quarto anno dal Presidente della Pro Loco di Minori, Giuseppe Apicella, insieme al Vicepresidente Mario De Juliis, Presidente Provinciale delle Pro Loco, rimarrà aperta fino al 28 gennaio.