Pompei, il premier Gentiloni e il ministro Franceschini riaprono la Casa dei Vettii
Il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni e il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini hanno presenziato ieri alla riapertura della Casa dei Vettii.
Dopo 12 anni di chiusura, viene restituita al pubblico la possibilità di accedere a una delle case più famose dell’area archeologica di Pompei.
La casa, che era stata oggetto di vicende di restauro complesse che ne hanno compromesso per anni la visita, è stata sottoposta ad interventi di consolidamento che consentono oggi di poter riaprire gli ambienti di ingresso, l’atrio con i cubicula circostanti e il triclinio con la splendida serie di affreschi mitologici.
Gli interventi negli ambienti restituiti alla fruizione hanno riguardato il rinforzo e il consolidamento dei pilastri dell’atrio, operazioni di restauro delle murature e revisione delle coperture esistenti, trattamento degli architravi e degli elementi in ferro, ripristino delle protezioni pavimentali e messa in sicurezza di tutti gli apparati decorativi.
Torna inoltre nella sua originaria collocazione, dopo un intervento di restauro curato dall’Istituto Superiore Centrale del Restauro e l’esposizione al Mann, una delle due casseforti bronzee riccamente decorate e collocate ai lati dell’atrio, a simboleggiare l’opulenza della casa.
La Domus dei Vettii, tra le più ricche e famose di Pompei, era posta sotto la protezione di Priapo, dio dal grosso fallo raffigurato a destra della porta, oggi nuovamente visibile dopo il restauro. Il dio rappresentava la prosperità economica dei proprietari, i fratelli Aulus Vettius Restitutus e Conviva, ex schiavi (liberti), arricchitisi grazie al commercio.
Il legame con Priapo era ulteriormente esplicitato anche da una statua marmorea che originariamente decorava il giardino e che fu trovata accantonata in un ambiente della casa. Restaurata da qualche anno, la statua è oggi temporaneamente collocata nell’atrio.
Nella ristrutturazione di età augustea (I sec. a.C.) l’aspetto della casa venne cambiato rispetto allo schema tradizionale che caratterizzava altre abitazioni come quelle del Fauno e di Sallustio, per ottenere più spazio per il grande giardino porticato, ricco di statue e fontane, che costituisce il perno della dimora. Qui si affacciano le stanze più ricche dell’abitazione, che saranno a breve oggetto di un restauro specifico.
Nella zona della cucina vi è un larario dipinto; la stanza adiacente è decorata con una serie di quadretti erotici. Anche per questa parte è stato previsto uno specifico progetto di restauro.
Di nuovo fruibili al pubblico i raffinati affreschi del triclinio che raffigurano scene mitologiche. I quadri furono dipinti in questa stanza volutamente non troppo illuminata affinché la luce non ne rovinasse i colori, come in una sorta di pinacoteca. Le scene rappresentano Arianna abbandonata da Teseo sull’isola di Nasso; Dedalo che dona a Pasifae la vacca di legno, dal quale nascerà il Minotauro; Mercurio, inviato da Zeus, che lega Issione su una ruota di fuoco che gira senza sosta nel cielo, per punirlo di aver concupito Giunone. (fonte MIBACT)