scritto da Pasquale Petrillo - 08 Dicembre 2016 10:42

LA FINESTRA SUL CORTILE Servalli & C.: lentezza e simpatia da bradipo

Le voci di un possibile rimpasto della Giunta comunale di Cava de’ Tirreni e, più in generale, di un riassetto della maggioranza di governo cittadino, sono insistenti, ma, al di là della loro più o meno effettiva aderenza alla realtà, che poi trovino in tempi ragionevoli un riscontro concreto è tutto da vedere.

D’altro canto, che qualche aggiustamento in corsa il sindaco Servalli lo debba fare è però più che scontato. A maggior ragione, dopo la batosta rimediata anche nella nostra città dal Pd, il partito del Sindaco, in occasione della recente consultazione referendaria. Tutto sta a capire se e quando il sindaco Servalli ne avrà la forza, la voglia e l’opportunità di farlo.

Parliamo, ovviamente, di una messa a punto della sua squadra, a cominciare da quella degli assessori, ma non solo.

E’ ormai cosa nota, e anche largamente condivisa in città, che questa squadra, e in particolare la Giunta, faccia acqua da più parti rivelandosi nel tempo anonima e male assortita, nel senso che, con qualche eccezione (due, al più tre), chi ha più qualità dedica poco tempo alla cosa pubblica, chi ne ha meno, di qualità, si dedica di più. C’è poi anche chi ha poche qualità e si dedica ancora meno. Il risultato che ne viene fuori è assai modesto, anzi, assai carente da un punto di vista amministrativo.

In altre parole, ci spiace dirlo, si ha la netta sensazione di essere assai prossimi all’inerzia, al grigiore della quotidianità, spesso all’aria fritta. Ne viene fuori una maggioranza che non appare particolarmente vivace e attiva, o almeno così è percepita. Quella di Servalli, infatti, viene ormai vista come una compagine simile ad un bradipo, animale famoso per essere il può lento al mondo: quando cammina, quando mangia, quando gioca. In compenso, è un animale molto simpatico. In sintesi, lentezza e simpatia. Tutto sommato, la cifra dell’Amministrazione Servalli.

Una siffatta considerazione, ovviamente, non porta affatto a rimpiangere il passato recente. Tutt’altro. Meglio lasciarlo sepolto sotto una pesante pietra. E appare davvero singolare, per non dire peggio, che qualcuno abbia chiesto al sindaco Servalli, all’indomani del negativo esito referendario, di seguire Renzi nelle dimissioni. Come boutade potrebbe andare pure bene, ammesso che la faccia un comico. Servalli bisognerebbe piuttosto incalzarlo nell’azione amministrativa e soprattutto prepararsi a batterlo alle prossime comunali. E’ su questo terreno che bisogna misurarsi, non sulle sciocchezze in libertà.

Proprio in questa ottica, all’indomani del voto referendario che apre scenari politici nuovi, è aupicabile oltre che necessario che quanti non si riconoscano nell’attuale maggioranza di centrosinistra si diano da fare per mettere su una proposta politico-amministrativa alternativa a quella  espressa dal sindaco Servalli.

In altre parole, quel po’ che ancora resta dell’opposizione in Consiglio comunale e quanti (partiti, movimenti e associazioni) stanno fuori dal palazzo, hanno il dovere di avviare, andando oltre gli schieramenti, un tavolo di confronto per puntare alla definizione di una piattaforma politico-programmatica da contrapporre all’attuale maggioranza. Insomma, sembrano ormai maturi i tempi per rispondere a Servalli e ai suoi in termini progettuali alternativi.

Ne saranno capaci quanti in città, in modo più o meno aperto e convinto, non si ritrovano sulle posizioni degli attuali amministratori? E’ tutto da vedere e qualche dubbio assai corposo al riguardo è più che legittimo.

In ogni caso, sarà su questo, e non sulle boutade, che si misurerà la qualità politica, innanzi tutto agreggativa, di chi oggi non si riconosce o comunque è distante da Servalli & C. Un modo, questo, anche per capire chi è interessato più al proprio personale destino che non a quello della città. E proprio qui, molto probabilemnte, casca l’asino.

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

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