Cava, riconoscimento internazionale per la ricerca clinica del dr. Ersilio Trapanese
Pubblicato il suo lavoro di ricerca su un rivoluzionario metodo per la diagnosi precoce dell’artrite reumatoide
La prestigiosa rivista International Education and Research Journal (IERJ) E-ISSN : 2454-9916 lo scorso mese di agosto ha pubblicato l’importante Ricerca Scientifica portata a compimento dopo anni di studi dal dottor Ersilio Trapanese (nella foto con il professor Giulio Tarro), stimato professionista cavese, specialista in ecografia ed ecointerventistica, in collaborazione con la Fondazione Teresa & Luigi de Beaumont Bonelli presieduta dallo scienziato di fama internazionale, il professor Giulio Tarro.
La ricerca ha come oggetto il “Ruolo dell’ecografia con mezzo di contrasto (CEUS) nella diagnosi precoce e stadiazione dell’ artrite reumatoide e artrite in psoriasi”.
Ulisse on line alcuni mesi fa ebbe modo di far conoscere all’opinione pubblica il dottor Trapanese. Fu quella l’occasione per parlare del suo progetto che all’epoca era in corso di presentazione e in attesa di pubblicazione. E’, quindi, anche con nostra soddisfazione poter oggi plaudire al successo della sua ricerca.
Abbiamo incontrato i due ricercatori, il luminare di fama mondiale prof. Giulio Tarro, e il dottor Ersilio Trapanese per fare con loro il punto della situazione.
«Ersilio Trapanese è un ottimo medico -esordisce immediatamente il prof. Tarro- che ha aggiunto, attraverso il suo lavoro di ricerca, un elemento di qualità alla sua professione. Quando l’ho incontrato per la prima volta e abbiamo cominciato a parlare ho subito compreso che quell’incontro era stata una fortuna non solo per lui, che poteva mostrarmi i risultati della sua ricerca, ma anche per me che potevo contribuire, attraverso di lui, a garantire un futuro migliore ai malati di artrite reumatoide. I dati del lavoro che mi mostrò erano estremamente interessanti, ma era fondamentale che essi avessero la possibilità di venire pubblicati per darne conoscenza al mondo intero».
«Appurata l’importanza dei suoi dati -continua il prof. Tarro- e grazie anche al sostegno del mio curriculum professionale, nella prima decade di agosto abbiamo redatto un lavoro preliminare e abbiamo stabilito una sorta di “record del mondo” data la celerità con cui tutto poi è accaduto: giovedì 11 agosto abbiamo mandato tutto il lavoro alla rivista IERJ, una delle più prestigiose al mondo, e nella giornata di sabato già ci è pervenuta la loro risposta dove veniva spiegato che la ricerca sarebbe stata pubblicata e il giorno successivo già è stata diffusa a mezzo stampa il tutto il mondo, ovviamente dopo attento vaglio, e messa a disposizione di tutti i medici”. A dimostrazione, questa rapidità, dell’immediata percezione della bontà della ricerca clinica portata avanti dal dottor Trapanese».
Dal 15 agosto, dunque, è a disposizione globale per tutti i medici questo rivoluzionario metodo per la diagnosi precoce dell’artrite reumatoide. Un lavoro portato avanti per anni tra tanti sacrifici, e che stentava a essere riconosciuto in un mondo, quello della medicina italiana, dove fare ricerca non è cosa facile perché spesso ostacolati, come ci ha spiegato lo stesso prof. Tarro in un’intervista che pubblicheremo nei prossimi giorni, da gerontocrazia, disorganizzazione, burocrazia farraginosa e mancanza di meritocrazia.
Se il fato non avesse messo sul cammino del dottor Trapanese il luminare insignito della nomination al Premio Nobel, il suo lodevole lavoro probabilmente sarebbe rimasto ancora per chissà quanto tempo impantanato nella palude che caratterizzano la ricerca nel nostro Paese. E se ci soffermiamo un attimo a pensare che in ballo c’é la salute di centinaia di migliaia di malati, è impossibile trattenere un brivido che scorre lungo la schiena.