Ferrara. La città del silenzio, di dannunziana memoria, regina rinascimentale sotto il ducato Estense e prima città moderna d’Europa ospita i Granata nella settima giornata di campionato. I padroni di casa della neopromossa SPAL, compagine profondamente rinnovata e ambiziosa, sono reduci dalla sconfitta di Perugia e non vincono dalla seconda giornata. La Salernitana dopo la prima vittoria e con la porta inviolata per due gare di fila è in cerca di conferme.
Cronaca. Sannino ripropone il modulo della vittoria col Trapani con un sorpresa tra gli uomini del centrocampo. Solito 3-5-2: Terracciano in porta; Tuia (la conferma!), Schiavi e Bernardini in difesa; Laverone e Vitale sulle fasce; Odjer, Della Rocca (la novità!) e Rosina in mezzo, libero di svariare; Coda e Donnarumma avanti. Agli ordini del sig. Ghersini di Genova con temperatura quasi estiva allo stadio “P. Mazza”, SPAL in biancoazzurro e Salernitana in granata di ordinanza.
Partenza alla grande degli ospiti che dopo una buona pressione riescono a sbloccare la gara al 4’ sugli sviluppi di calcio da fermo con Donnarumma che sfrutta la sponda di Coda in area. Neanche il tempo di esultare, errore grave di Schiavi, che lascia la sfera alla disponibilità degli avversari, e pareggio immediato di Schiattarella al 7’. Dopo i fuochi d’artificio iniziali, la partita scorre via senza grandi sussulti fino alla mezz’ora quando Terracciano si fa trovare pronto su conclusione velenosa e angolata di Antenucci. Poco dopo brivido per i granata su punizione dal limite di Del Grosso che sfiora il palo alla sinistra dell’estremo difensore ospite. Il goal è nell’aria e al 37’ Mora porta avanti la SPAL di testa su calcio d’angolo; stavolta sono Terracciano e Tuia a lasciarsi sorprendere. Ancora sofferenze granata sui calci da fermo prima di un’occasionissima per Donnarumma che non riesce a concludere a pochi passi dal portiere Branduani e il primo tempo si chiude sul 2-1.
La ripresa comincia con Gasparetto al posto di Vicari. Al primo di gioco un goal da cineteca di Coda su lancio millimetrico di Odjer, Branduani può solo raccogliere in rete. Al 5’ Tuia, dopo un buon recupero su Del Grosso, alza bandiera bianca vittima di un infortunio muscolare. Entra al suo posto Mantovani. Al 10’ ennesimo errore in uscita da parte dei granata e SPAL di nuovo avanti con Antenucci. Stavolta l’errore è di Vitale che cincischia e si lascia cadere permettendo a Mora di servire il numero 7 che colpisce a giro sul secondo palo con precisione chirurgica. La Salernitana prova a risalire la china fermata dal braccio di Giani che a due passi dalla porta toglie la sfera dalla disponibilità di Coda. Ma l’arbitro non fischia il sacrosanto rigore. Ancora Antenucci ci prova con minor fortuna rispetto a prima e la sfera finisce sul fondo. Intanto Laverone lascia il posto a Improta, Donnarumma esce per Joao Silva.
La Salernitana non riesce a creare occasioni pulite e rimane pure in dieci per una frettolosa espulsione di Schiavi che prende due gialli in meno di 4 minuti. Improta poi bravo a crearsi lo spazio per una conclusione angolata che trova pronto Branduani. Confusione e qualche palla buttata in mezzo su azioni da fermo, le residue speranze granata naufragano sul fondo con la conclusione ciabattata da Vitale nel quinto di recupero.
La nota. Difesa e Rosina. Gli errori individuali e di linea fin qui registrati a danno della retroguardia Salernitana non sono da squadra cadetta, piuttosto da dilettanti. Dopo un approccio giusto la leggerezza con cui Schiavi spiana la via del goal alla SPAL è veramente ferale. Lì la partita è cambiata. La seconda rete su corner può anche passare alla voce infortunio ma l’errore di Vitale dopo aver agguantato il pareggio per il terzo goal di Antenucci grida davvero vendetta.
Necessario trovare un equilibrio dietro per poter puntare ad una salvezza tranquilla. Rosina rimane invece il grande equivoco di questa squadra. Nessun dubbio sulle qualità tecniche del calciatore il dubbio vero è legato alla posizione in campo che ancora non riesce a garantire quel valore aggiunto che Rosina deve garantire alla sua squadra. Il vero motivo per il quale è stato preso.
Sala Stampa. “Oggi purtroppo paghiamo errori individuali. Torniamo a casa con l’amaro in bocca perché non meritavamo sicuramente la sconfitta, ma questo è il calcio e quando sbagli tanto vieni punito. Gli errori si possono commettere, l’importante sarà lavorare per cercare di non ripeterli”. Queste le parole del tecnico Giuseppe Sannino nel post-partita di Spal – Salernitana. “Abbiamo fatto un‘ottima gara” – ha concluso Sannino – “Ai ragazzi non posso muovere alcun rimprovero se non quello di essere più attenti in determinati frangenti della partita. Nonostante questo, quella di oggi è senza dubbio la sconfitta più immeritata di quelle subite finora”.
Tocca poi a Coda: “Sono contento per il gran goal” – ha dichiarato l’attaccante granata – “anche se mi dispiace che non sia servito a raccogliere punti. È un movimento che provo spesso in allenamento e oggi per fortuna sono riuscito a riproporlo in partita”. L’altro goleador di giornata – Donnarumma – ha invece chiosato: “Quando si fanno due gol in trasferta non si può finire per perdere la partita. Dobbiamo evitare di commettere gli errori commessi oggi perché in questa categoria si pagano a caro prezzo. Occorre essere più concentrati per non incorrere in distrazioni. Al di là di questo oggi abbiamo fatto una buona partita e dobbiamo ripartire da questa prestazione”.
Non si riesce in nessun modo a dare un minimo di continuità di prestazioni e di risultati. Di questo passo il cammino sarà complicatissimo considerato che gli avversari quest’anno sono molto agguerriti. Il primo derby dell’anno contro il Benevento, previsto domenica prossima, rappresenterà davvero il primo spartiacque stagionale.