Cava, una città con la pretesa turistica sempre più immersa in cumuli di rifiuti
In attesa che entrino in azione i volontari ambientali o che l’assessore e vice sindaco Nunzio Senatore si inventi qualcosa di nuovo e decisivo, a Cava de’ Tirreni i cumuli di rifiuti regnano sovrani in ogni luogo della città.
Stamattina, tra le nove e le dieci, in un piccolo giro di appena 30 minuti, a ridosso del centro cittadino, in via Gino Palumbo, in via Veneto all’angolo con via Arena, in via De Gasperi, in via Aldo Moro, in via Papa Giovanni XXIII e via Martelli Castaldi, entrambi a meno di cento metri dalla casa del sindaco Servalli, e ancora in via Sala, via Carillo e in via De Filippis, i rifiuti sono i protagonisti incontrastati di una città che pretende di essere turistica e accogliente.
Non si tratta di casi isolati e quel che è peggio è una costante quotidiana.
Nei giorni scorsi abbiamo fotografato uno spartitraffico fatto dai rifiuti in via Angeloni e via Gaudio Maiori, ma i rifiuti sono protagonisti anche in via Leopoldo Siani a Passiano o in via Ido Longo, mentre in via Gargarallo abbiamo fotografato tubi di eternit abbandonati da un bel po’.
Insomma, la situazione è disastrosa.
Di chi la colpa? Indubbiamente dei cittadini. Non di tutti ovviamente, ma di quelli, di sicuro in numero cospicuo quantunque una minoranza, che non rispetta le regole della convivenza civile e le norme sul corretto conferimento dei rifiuti. Questo, ormai, è assodato da tempo.
Forse, però, qualche responsabilità organizzativa avranno pure la Metellia e il Consorzio. Molto probabilmente manca un efficace controllo e un reale servizio di repressione da parte del Comando della Polizia Locale. Non è da escludere nemmeno che le multe elevate ai cosiddetti “zozzoni” alla fine non vengano poi effettivamente pagate per un motivo o per un altro.
Di sicuro, però, vi è anche una responsabilità politica da parte dell’assessore comunale al ramo Nunzio Senatore che, nonostante l’impegno profuso in quest’ultimo anno, non è riuscito a mettere la città metelliana nella giusta carreggiata in quanto al conferimento e raccolta dei rifiuti.
Un fatto è certo: la città è sporca. Sono troppi i cumuli di rifiuti presenti sulle strade comunali e ciò nonostante le bollette salate pagate dai cavesi, i quali, nella stragrande maggioranza, rispetto le norme sul conferimento e vengono penalizzati sia come contribuenti che come cittadini.
Alle chiacchiere e alle buone intenzioni sono di sicuro preferibili azioni concrete per liberare la valle metelliana dai tanti cumuli di rifiuti che ne deturpano l’immagine e il buon nome che ha, ma chissà per quanto ancora, nel circondario e oltre.
Non ci resta che attendere. Speranzosi.