Cava, Aliberti: “Sull’Ospedale Servalli vuol prendersi meriti che non sono solo suoi”
“Sono deluso del fatto che un lavoro congiunto e frutto di concertazione venga fatto passare per il risultato dei sacrifici e del lavoro di una sola parte politica”. A parlare senza mezzi termini è Renato Aliberti, consigliere comunale di opposizione, all’indomani della comparsa sui muri della città di manifesti che attribuiscono la salvezza dell’ospedale Santa Maria Incoronata dell’Olmo all’azione dell’Amministrazione comunale, supportata dal PD e dai gruppi Cava Libera, Unione di Centro, Cava Civile, Direzione Futuro, Amiamo Cava e Cava Ci Appartiene.
Il manifesto oggetto delle affermazioni del Consigliere è la risposta alle accuse della sezione cavese del Partito Comunista, anch’esse esposte in pubblico, circa la vicenda dell’ospedale cittadino. Dure critiche all’Amministrazione Servalli che si concludevano con le parole scritte a lettere cubitali “VERGOGNA, VERGOGNA, VERGOGNA”.
La replica, ferma e decisa, non si è fatta attendere e così, in un successivo manifesto (quello incriminato da Aliberti), la risposta è stata: “GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE al sindaco Servalli e all’Amministrazione comunale per l’importantissimo risultato finora conseguito e di aver ridato dignità al nostro ospedale che era destinato alla chiusura…”.
“Abbiamo presieduto a una serie di riunioni congiunte durante le quali ci sono stati il supporto e il contributo d’idee di tutta la minoranza. Abbiamo dato piena disponibilità, anche il prof. Galdi ha avuto una parte importante nella decisione di seguire la strada del ricorso al TAR -continua ancora Aliberti- sono deluso da questo atteggiamento e ritengo che il dialogo in futuro sarà sempre più difficile. Devo pensare che il sindaco Servalli vuol prendere meriti che non sono soltanto suoi?”.
La verità, molto più semplicemente, è un’altra. Il destino dell’ospedale metelliano, e più ancora la qualità della sanità a Cava, è banalmente non solo un terreno di scontro fra le forze politiche, ma anche l’occasione di accanite strumentalizzazioni.
Alla faccia, pardon, alla “salute” dei cavesi.