Salerno, l’importanza della prevenzione nel rischio cardio–cerebro–vascolare
“Va dove ti porta il cuore, ma ricordati che il cervello ti venga a riprendere”. E’ stato il dottor Giuseppe Capo, Primario del Reparto di Neurologia dell’Azienda Ospedaliera Ruggi d’Aragona di Salerno che, parafrasando il titolo di un famoso libro di Susanna Tamaro, ha rimarcato che cervello e cuore sono legati tra loro e che i fattori di rischio tra l’ictus e l’infarto del miocardio molto spesso coincidono: “Anche quando coincidono però hanno un peso molto diverso”.
A parlare di prevenzione cardiovascolare durante il convegno: “Il rischio cardio – cerebro – vascolare”, organizzato nella sede della “Fondazione Ebris” di Salerno, dal dottor Vincenzo Capuano , Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Cardiologia ed Utic dell’Ospedale Fucito di Mercato San Severino, sono state varie figure professionali: cardiologi, neurologi, psicologi, nutrizionisti, medici di base e farmacisti.
“La prevenzione cardiovascolare deve coinvolgere varie figure. Non basta solo il cardiologo”, ha spiegato il dottor Capuano, che da circa trent’anni fa prevenzione cardiovascolare, anche attraverso i progetti ”Vip” e “Valle In forma” che interessano i territori della Valle dell’Irno : “ I dati indicano che nel nostro territorio in dieci anni una persona su tre, tra quelle con un’età compresa tra i 55 e i 64 anni, va incontro a un evento cardio – cerebro – vascolare. Una su due tra i 65 e i 74 anni. Nelle donne l’incidenza è meno importante: il 9% delle donne tra i 55 e i 64 ha un evento cardio – cerebro – vascolare. Il 20 % nelle donne tra i 65 e i 74 anni. Il 74% degli ictus sono legati allo stile di vita, mentre il 69% all’alimentazione. La pressione arteriosa sistolica è fondamentale. Anche il fumo, l’alcol, e l’obesità sono tra i fattori di rischio d’infarto o d’ictus”.
Il dottor Capuano ha consigliato di fare attenzione all’alimentazione, di praticare attività fisica e non fumare: ” Quando ci sono patologie come l’ipertensione e l’ipercolesterolemia bisogna curarle perbene non avendo paura di usare i farmaci opportuni. Bisogna anche fare attenzione ai fattori di rischio rispetto all’età”.
Il professor Eduardo Bossone Direttore della struttura Complessa di Cardiologia del Presidio Ospedaliero di Cava de’ Tirreni, ha spiegato che : ”Il pianeta salute è un equilibrio dinamico tra le persone sane e le persone ammalate. Se questo equilibrio si sposta verso le persone non sane, il sistema salute diventa non sostenibile e quindi la prevenzione è importantissima. Le patologie cardiovascolari sono la prima causa nel mondo occidentale di mortalità e la prevenzione è fondamentale! La dottoressa Rosa Napoletano, responsabile della Stroke Unit di Salerno, l’unica struttura semplice in Campania dove si ricoverano i pazienti che hanno un’ischemia cerebrale in fase acuta, ha spiegato che è importante che questi pazienti vengano ricoverati in tempi molto brevi: “Non più di due – tre ore dall’evento ischemico il paziente deve arrivare da noi per essere sottoposto a terapia trombolitica che si effettua nelle prime quattro ore. Se una persona sente un improvviso e inspiegabile intorpidimento delle braccia e delle gambe o una perdita di forze di un lato del corpo, deve chiamare subito il 118 ”.
La Psicologa Carmen De Rosa, Responsabile della Neuropsicologia del “Centro Montesano” di Roccapiemonte, ha parlato della valutazione neuropsicologica e dei fattori psicosociali:” Rivestono un ruolo importante negli eventi cardio – cerebro – vascolari, come fattori di rischio indipendenti. Individuarli e trattarli ci aiuta nell’ambito della prevenzione, ma anche nel legarli a sintomatologie connesse come l’ ansia e la depressione”. Il dottor Raffaele Rotunno, Primario della Cardiologia di Roccadaspide ha ricordato che la patologia cerebro – cardio – vascolare è molto diffusa:” Nel mio territorio ad esempio i pazienti hanno in prevalenza più di 65 anni ed hanno patologie complesse che spesso convivono e si associano. Di fronte a questi pazienti non bisogna mai fermarsi all’evento acuto in se: ictus o infarto, ma bisogna sempre immaginare che quel paziente ha una patologia vascolare che non è limitata al distretto cerebrale, ma è sviluppata a livello sistemico e magari è presente, in maniera significativa, anche a livello coronarico”.
Sono intervenuti anche tre giovani relatori under 30 : la psicologa Autilia Casillo, che ha parlato dei fattori psicosociali e delle malattie cardio – cerebro – vascolari; la dottoressa Valentina Russo, specializzanda in cardiologia, che ha parlato dei vantaggi della terapia ipocolesterolemizzante e lo specializzando in neurologia, il dottor Rocco Capuano che ha parlato delle differenza di genere nell’ictus:” Alcuni dei fattori di rischio tradizionali sono più frequenti nel sesso maschile , ma nel sesso femminile vengono trattati meno frequentemente e in maniera meno aggressiva, risultando poi sostanzialmente più dannosi”. Ad aprire i lavori è stato il dottor Generoso Conforti, Direttore Sanitario dell’Ospedale di Mercato San Severino, che ha ricordato il momento di difficoltà che sta vivendo la struttura:” Abbiamo carenza di personale. I reparti di Pediatria e Ostetricia che erano il fiore all’occhiello della sanità regionale sono stati chiusi. Nel nuovo piano ospedaliero si prevede però un rafforzamento dell’Ospedale di Mercato San Severino con la riapertura di Ortopedia, con nuove Unità Operative quali la Chirurgia Maxillo – Facciale.
E’ prevista anche l’apertura di Medicina Legale, che sarà diretta dal professor Antonello Crisci, e della Facoltà di Odontoiatria”. Sono intervenuti, inoltre: le dottoresse Lucia Iallonardo; Pompea Bottiglieri e Manila Marzia; i dottori Mariano Orza; Pietro Siano, Corrado Caso, Matteo Rispoli e Mario Liguori.