Cava, la mezza marcia indietro dell’Ausino S.p.A.: “A breve sul sito web tutti i documenti da pubblicare”
Rapida marcia indietro, a metà però, della società Ausino S.p.A. sulla mancata pubblicizzazione delle delibere del Consiglio di Amministrazione denunciata ieri dall’associazione Cava5Stelle Libro Bianco come previsto dalla normativa sulla trasparenza.
“La società Ausino S.p.A -si legge nella nota stampa diffusa poco fa- intende rassicurare tutti gli utenti interessati che si sta provvedendo all’inserimento sul sito internet istituzionale, raggiungibile all’indirizzo www.ausino.it, di tutti i documenti di cui la normativa attualmente in vigore impone la pubblicazione”.
“In particolare -si affanna a chiarire la nota- verranno pubblicati sul sito internet istituzionale i verbali delle sedute dell’Assemblea dei Soci, a partire da quella tenutasi il 27 giugno 2016 in occasione dell’approvazione del bilancio di esercizio 2015, andando poi a ritroso”.
“Per quanto concerne le delibere del Consiglio di Amministrazione -precisa la nota dell’Ausino- si è in attesa di un riscontro da parte dell’Autorità Nazionale Anticorruzione. Ciò in quanto i predetti atti non sono espressamente contemplati tra quelli per cui corre l’obbligo di pubblicazione e, pertanto, si vuole evitare di incorrere in violazioni di legge”.
Una marcia indietro, quindi, come dicevamo prima, a metà, in quanto resta il nodo delle delibere del CdA. La domanda resta legittima, ma cosa c’è da “nascondere” delle sedute del CdA? Se c’è qualcosa che eventualmente, e sono casi ben individuati dalla norma, non va reso pubblico, basta eventualmente oscurare queste informazioni sensibili.
Una osservazione, tuttavia, va formulata. La pubblicazione sul sito dei documenti dell’Ausino non va fatta, come si evince dalla nota, a casaccio e a macchia di leopardo, ma redigendo, come prescrive l’art. 10 del decreto legislativo n. 33 del 2013, un programma triennale per la trasparenza e l’integrità. Insomma, un piano dei flussi informativi, che si ricollega alla programmazione strategica e operativa dell’amministrazione, così come in materia urbanistica avviene con il puc o il piano triennale delle opere pubbliche o quello relativo al reperimento e diffusione delle risorse idriche.
Uno dei motivi è statuito dal comma 5 del citato articolo 10: “Ai fini della riduzione del costo dei servizi, dell’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, nonché del conseguente risparmio sul costo del lavoro, le P.A. provvede annualmente ad individuare i servizi erogati agli utenti sia finali che intermedi…”. Più chiaro di così.
Ancora due considerazioni. Sempre il decreto legislativo n. 33 del 2013 sulla trasparenza impone la pubblicità e la diffusione dell’informazione della Pubblica Amministratore, di certo non vieta alcunché se non l’oscuramento dei dati sensibili. In ultimo, anche nel caso che l’Autorità Nazionale Anticorruzione ritenesse come non obbligatorio e dovuto da parte dell’Ausino la pubblicizzazione delle delibere del CdA, resterebbe l’obbligo morale e politico in capo agli amministratori, in particolare al giovane presidente dell’Ausino Mariano Agrusta, persona tanto giovane quanto apprezzata per la sua limpida onestà, che i soci della società per azioni Ausino sono i Comuni, tra cui quello di Cava de’ Tirreni. E, in quanto tali, devono comunque dare conto ai cittadini-elettori.
Insomma, la domanda dei pentastellati cavesi resta attuale: cosa l’Ausino vuole nascondere?
E per degli amministratori di sinistra, sempre pronti a riempirsi la bocca di trasparenza e onestà, la domanda è ancora più legittima e i sospetti diventano finanche inquietanti a questo punto.
Ma la vogliamo costruire, dopo le case dell’acqua, anche la casa di vetro all’Ausino?
4.07.2016 – By Nino Maiorino – La marcia indietro fatta da Ausino circa la pubblicazione sul suo sito è l’effetto di un “pressing” che i Comitati per la pubblicizzazione dello stesso prima che vada in vigore una recente norma che potrebbe vanificare tutto il lavoro fatto per renderlo totalmente pubblico. Ausino ha accusato il colpo e ora sembra voglia correre ai ripari assicurando la pubblicità dei suo atti. Speriamo bene.