Salerno, festa dei 50 anni di attività letteraria del poeta Franco Pastore
Compito della poesia è quello di creare emozioni e le poesie del professor Franco Pastore, scritte nel suo centesimo libro intitolato “Cronos”, riescono a suscitare grandi emozioni in chi le legge.
La nuova raccolta di liriche del professor Franco Pastore, è stata presentata in occasione della manifestazione culturale “ Cinquant’anni di attività letteraria”, dedicata al commediografo salernitano che si è tenuta nei locali del “Cafè Mirò” di Via Posidonia. Ad analizzare la poetica del professor Pastore è stato il noto critico letterario Luigi Crescibene:” In questa silloge poetica Pastore opera un recupero del sentimento che, fra attimi e atmosfere, s’invola e si rapprende in vibrazioni appassionate del reale. Nella resa lirica di Pastore, sono elargite e rappresentate tante leggere e magmatiche verità dell’animo, che solo la poesia autentica può disvelare. La sua poesia, che non mente, è un’esplicitazione di emozioni che chiariscono il suo fervido mondo interiore. Egli, attraverso i suoi versi, mette in luce quelle che sono le “periferie del suo animo”.
La sua resa poetica balugina nel chiaroscuro della penombra. Neruda diceva che: ”La poesia è l’ala del silenzio” e nella poesia di Pastore lievitano questi silenzi che sono appena bisbiglianti e ci danno lo stigma più intimo della sua vis poetica che non è comune. Egli con la sua poesia riesce a suscitare l’empatia: noi ci immedesimiamo nei suoi stati d’animo e li sentiamo nostri”.
I versi delle poesie di Franco Pastore sono stati recitati dal noto saggista salernitano Alberto Mirabella che ha sottolineato il talento di Pastore :”E’ un vero poeta!” I suoi versi derivano dal profondo del cuore. Ha una grande capacità lirica non disgiunta da una preparazione nelle lettere classiche che lo rendono attualissimo e vivace”.
Il professor Pastore ha spiegato che le liriche raccolte nel suo libro, sono legate da un filo conduttore che è il Tempo:” Il tempo che regola la nostra vita e tutti gli eventi umani. Il tempo della storia”. Commosso ed emozionato per la presenza di tanti amici:” Quando c’è l’amicizia tutto il resto c’è. Valori, arte e poesia danno un senso alla nostra vita”, Franco Pastore ha ricordato di aver conosciuto Carlo Levi e raccontato il suo incontro con Edoardo De Filippo:” Trentenne, al teatro San Ferdinando di Napoli, ho conosciuto De Filippo, grazie al mio amico fraterno, l’attore Franco Angrisano, che recitava nella sua compagnia. Proprio pensando a Franco Angrisano, a metà degli anni settanta, avevo scritto “La moglie dell’oste”. Prima di metterla in scena, decidemmo di farla leggere al grande Eduardo. Gliela portammo nel suo camerino e un’ora dopo mi chiamò dicendomi:” Guagliò! Vien’a ‘ccà. Questa me la porto a casa, indicando la bozza della sceneggiatura, ma ti dico subito che tu devi continuare, non ti devi fermare”.
Il poeta Pastore, che è nato a San Valentino Torio, dove ha ricevuto il “Premio dell’Agro”, già professore di Pedagogia e Psicologia, è autore di numerose opere letterarie, commedie per il teatro e drammi storici, oltre che fondatore della nota rivista on line “Antropos in the World” diffusa in tutto il mondo. La serata è stata presentata in modo brillante dall’attore salernitano Salvatore Paolella. Ad aprire i festeggiamenti è stato il titolare del “Cafè Mirò”, Umberto Busciacco: “Salerno ha un tesoro letterario che è Franco Pastore. Il suo talento andrebbe maggiormente riconosciuto”.
La dottoressa Sonia Senatore, che ha definito Pastore” Un caterpillar dell’arte”, ha letto una lirica di Pastore dedicata ad Alfonso Gatto. Tanti gli amici presenti che hanno delineato il profilo del professor Pastore: dall’attore Marco Villani al professor Giuffrida Farina: “Pastore in questi anni ha conservato l’animo pascoliano del fanciullo” A impreziosire ulteriormente la serata è stata la musica del noto artista George Mustang, e del gruppo Little Italy.