Cava, ieri sera con la processione del Corpus Domini al via la 360^ edizione della Festa di Monte Castello
E’ iniziata la “settimana santa” per la città di Cava de’ Tirreni. Sono partiti ieri sera, con la Solenne Processione Eucaristica del Corpus Domini, i festeggiamenti in onore del Santissimo Sacramento.
La festa in onore del Santissimo Sacramento, meglio nota ai più come Festa di Montecastello, a Cava de’ Tirreni è imperdibile ed è l’evento più amato dai cittadini cavesi. Quest’anno decorre la 360^ edizione continuativa dell’evento, una longevità di cui pochi avvenimenti possono fregiarsi in Italia. Storia, cultura, tradizione e fede religiosa sono alla base della rievocazione tanto cara ai cittadini di Cava. Quest’anno la sinergia e la stretta collaborazione tra l’Amministrazione comunale, in particolare l’Assessorato ai Grandi Eventi, e l’Ente Monte Castello ha fatto sì che il calendario della programmazione fosse ancora più ricco degli altri anni.
Le origini di questa celebrazione affondano nell’epoca barocca, per la precisione dal 1656. Quello fu l’anno in cui il Regno di Napoli fu contaminato dalla peste bubbonica causata dallo sbarco 40 contagiati soldati spagnoli; il morbo si diffuse con rapidità nell’intero reame e dimezzò in pochi mesi la popolazione della Città di Cava (divenuta “de’ Tirreni” nel 1862). L’unico parroco sopravvissuto della frazione Annunziata, don Angelo Franco, nell’ottava del Corpus Domini, organizzò una processione con poche donne dei superstiti ridotti in ginocchio, dalla chiesa fin sopra il Monte Castello e da qui impartì la Santa Benedizione sulla città e sui Cavesi. L’epidemia cessò di propagarsi e a partire dall’anno successivo i Cavesi, devoti, rinnovano la processione in segno di gratitudine.
Quest’anno l’accensione del grande Ostensorio, che solitamente avviene in sordina, ha avuto uno svolgimento particolare corredato di giochi di luci, colori e suoni. Ieri sera nella Concattedrale di Santa Maria della Visitazione si è svolto il Solenne Pontificale presieduto da Sua Eccellenza Mons. Orazio Soricelli, alla presenza delle associazioni, delle congreghe e di tutte le autorità civili e militari. Una grande folla di fedeli ha affollato la Cattedrale e le vie del centro cittadino al seguito della processione. L’atmosfera della festa come indice di appartenenza alla comunità e condivisione di tradizioni era palpabile nell’aria, sarà questo il segreto che fa sì, da 360 anni, che il rituale si ripeta con il medesimo entusiasmo.
Questa sera, da non perdere, un’altra novità: la Fiaccola della Fede, una staffetta da Monte Castello a Piazza Vittorio Emanuele III con l’accensione del braciere della fede che resterà acceso per tutta la durata della festa; così come accadeva durante il rituale dei Giochi Olimpici, quando il fuoco sacro (che ha sempre avuto per l’uomo una connotazione divina poiché il suo uso e la sua padronanza sono stati alla base dello sviluppo della civiltà) era tenuto acceso per tutto il tempo dei giochi.
Come ha affermato l’assessore preposto Enrico Polichetti durante la conferenza stampa di presentazione del programma, la festa del Santissimo Sacramento è la storia della nostra città e dalla storia non si può prescindere.
Non ci resta che augurare a tutti lieti festeggiamenti.