Minori, la Proloco aderisce all’iniziativa bellezza@governo.it per il recupero del campanile dell’Annunziata
Il Governo ha messo a disposizione 150 milioni di euro per recuperare e ristrutturare i beni culturali dimenticati. Per determinare quali luoghi saranno oggetto delle risorse messe a disposizion il Governo ha attivato un indirizzo di posta elettronica bellezza@governo.it a cui i cittadini potranno segnalare, fino al 31 maggio, un luogo pubblico da recuperare, ristrutturare o reinventare per il bene della collettività o un progetto culturale da finanziare. Successivamente alle segnalazioni pervenute, una commissione ad hoc stabilirà a quali progetti assegnare le risorse. Il relativo decreto di stanziamento sarà emanata il 10 agosto 2016.
Il Presidente della Proloco di Minori, Giuseppe Apicella, ci fa notare che l’Associazione culturale fondata nel 1966 che tra qualche mese compirà i suoi “primi” cinqunt’anni, si è prontemente attivata per invitare i cittadini ad aderire all’iniziativa del Governo, per tentare di salvare uno dei monumenti più belli della Costa d’Amalfi, il Campanile dell’Annunziata. Sito in frazione Torre a Minori, in una località detta anticamente Minoli sorgeva la Chiesa campestre della SS. Annunziata fondata tra il XI o al più tardi il XII secolo d.C, periodo in cui fu innalzato il campanile di stile arabo-bizantino, che sopravvive alla demolizione della chiesa attigua avvenuto nel 1950.
Il monumento è stato oggetto di studio di molti studiosi tra cui l’arch. Nicola Franciosa che così scriveva nel libro Minori Rheginna Minor – Storia Arte Cultura a cura del prof. Gerardo Sangermano:”…A Minori accanto ai ruderi della chiesa si eleva il campanile, pregevole testimonianza architettonica del XII secolo, assai interessante per le sue caratteristiche strutturali e decorative. Fu costruito con tecnica di decorazione corrente nella Costiera Amalfitana. Esso è uno degli ultimi casi di riscontro bizantino ed arabo su suolo italiano, presenta il più completo paramento murario a tarsie della Campania del secolo XII”.
Sarebbe bello se accanto al recupero del campanile si potrebbe ricostruire anche l’antica chiesa, che darebbe ancora maggior lustro al territorio costiero riconosciuto dall’Unesco Parimonio Universale dell’Umanità.
L’iniziativa del governo, recepisce una realtà per lungo tempo ignorata e prende atto che l’Italia è un Museo a cielo aperto, che deve essere tutelato e protetto. Ci sembra che l’iniziativa è di particolare significato perché coinvolge i cittadini che diventano parte attiva e possono indicare i luoghi di un patrimonio minore ma che minore non è. Luoghi culturali che spesso sono stati dimenticati e ignorati in maniera colpevole.