Ancora una volta il vero grande spettacolo dell’Arechi è garantito dalle oltre 14 mila presenza in un martedì sera fondamentale per le residue speranze di permanenza granata in Serie B. Alla passione dei tifosi non ha fatto da contraltare il risultato sul campo. Vediamo com’è andata.
La gara. Menichini continua a sorprendere, e seppure ha dalla sua l’attenuante delle assenze, e delle precarie condizioni di alcuni uomini, non sono sembrate comprensibili alcune scelte iniziali. Oltre al modulo rinunciatario inspiegabile la panchina di Coda per una squadra schierata col 5-3-2. Terracciano tra i pali, Ceccarelli, Tuia, Bagadur, Empereur e Franco dietro; Zito, Ronaldo e Oikonomidis in mezzo; Donnarumma, Bus in avanti. Squadra impacciata e senza idee, quella granata, prima occasione per gli ospiti: Ebagua al 4′ prova un tiro da posizione defilata senza impensierire Terracciano. La Salernitana ci prova al 15′ con Bus, dopo uno scambio con Zito ma la conclusione del difensore non impensierisce Benussi. Il Vicenza risponde subito con Sbrissa, in contropiede, ma il suo tiro dal limite sfiora il palo alla sinistra di Terracciano. Poco dopo tocca a Tuia sfiorare la marcatura arrivando in ritardo su un calcio di punizione dalla trequarti di Zito. Galano con una velenosa conclusione dalla distanza chiama alla respinta impegnativa Terracciano. Intorno alla mezz’ora ci prova due volte Oikonomidis ma in entrambe le circostanze Benussi fa buona guardia e uno dei primi tempi più brutti del campionato si chiude sullo 0–0.
La Salernitana comincia la ripresa provando a imprimere un ritmo più alto alla gara, ma non vengono annotate occasioni da rete. Anzi la ripresa diventa addirittura più brutta del primo tempo. Ci prova ancora un volenteroso Oikonomidis ma il suo tiro si spegne alto sopra la traversa. Zito a cavallo della mezz’ora si trova a pochi passi dal goal ma non riesce ad impattare bene la sfera e non inquadra la porta. Gatto, intanto subentrato a Bagadur, ha un’ultima occasione ma gira debolmente di testa su cross dalla sinistra di Franco. Tristezza in campo e sugli spalti e finale a reti inviolate.
La nota. Gara preparata per non prendere goal e in quel senso l’obiettivo è stato ampiamente centrato, con pochi rischi registrati dalle parti di Terracciano. Il problema è che la squadra ha bisogno di punti perché la distanza dalla salvezza rimane invariata e le gare per la fine del campionato diminuiscono. I punti si ottengono facendo una rete in più degli avversari, se poi l’uomo più in forma, che putacaso è anche il goleador principe, viene lasciato in panchina probabilmente c’è qualcosa che non quadra. Lo staff tecnico appare davvero ancora confuso alla ricerca di una equilibrio che non riesce a trovare. Speriamo non si faccia troppo tardi. Il tempo è finito.
Sala stampa. “Oggi non siamo riusciti a giocare in ampiezza, sia per demeriti nostri che per meriti del Vicenza, che è in questo momento gode di un’ottima condizione. Volevamo vincere senza rischiare, per evitare problematiche a cui sarebbe stato difficile porre rimedio per via delle condizioni precarie di diversi giocatori. In casa abbiamo giocato partite molto belle, ma subendo sempre gol: per vincere è importante non prendere gol e giocare con equilibrio”.
Così il mister Leonardo Menichini è intervenuto in conferenza stampa al termine di Salernitana – Vicenza. Sull’esclusione di Coda dall’undici titolare: “Massimo ha giocato una partita molto dispendiosa a Vercelli e considerando che tra quattro giorni giocheremo un’altra partita ho pensato di concedergli un po’ di riposo”. “Abbiamo ancora cinque partite” – ha concluso il mister – “nelle quali proveremo a raccogliere il massimo. C’è sempre da migliorare e lavoreremo per fare meglio a partire da domenica”.
Primo incrocio sbagliato, domenica contro il Livorno è l’ultima occasione per rimanere agganciati al treno salvezza, treno che ha già atteso abbastanza. Continuiamo a sperare per non disperare…