Salerno, corso di formazione tossicologica clinica al Ruggi con il dottor Nicola Maria Vitola
“Circa 60 persone al mese arrivano al Pronto Soccorso di Salerno per intossicazioni varie. Quasi tutte vengono trattate direttamente al Pronto Soccorso, mentre una decina vengono ricoverate nelle varie strutture per il prosieguo delle cure. E’ necessario quindi che tutti i medici e gli operatori sanitari, che lavorano in una struttura di emergenza, conoscano le procedure di approccio diagnostico e terapeutico da offrire al paziente intossicato”.
A ricordare i risultati di uno studio epidemiologico, effettuato all’Ospedale Ruggi di Salerno, dal quale risulta che sono sempre di più le persone soggette ad intossicazioni varie dovute ad esempio all’assunzione di farmaci cardioattivi, o di farmaci neuroattivi, ma anche dovute a gas, a idrocarburi, a funghi o a morsi di serpenti, è stato il dottor Nicola Maria Vitola, Responsabile della Struttura Semplice Dipartimentale di Tossicologia Clinica dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Ruggi D’Aragona di Salerno, che ha ideato e organizzato un corso di formazione di tossicologia clinica, rivolto a medici e studenti di medicina.
Iniziato ieri mattina nell’Aula Scozia dell’Azienda Ospedaliera di Via San Leonardo, il corso si articolerà in tre giornate. “Dopo l’incontro di oggi durante il quale approfondiremo le intossicazioni acute dovute a farmaci cardioattivi, ci saranno altri due incontri: il 23 aprile parleremo delle intossicazioni da piante e funghi, mentre il 30 aprile tratteremo le intossicazioni acute da gas irritanti, asfissianti semplici e sistemici”.
Il dottor Vitola ha ricordato che ogni giorno arrivano sul mercato nuovi farmaci e che le intossicazioni più frequenti sono dovute all’assunzione di farmaci neuroattivi:” Sono gli antidepressivi, gli ansiolitici presenti nelle case di quasi tutte le famiglie. A volte, in un momento particolare di debolezza, si assume qualcuna compressa in più”. Dopo la proiezione di un interessante video, realizzato dal dottor Alfonso Campagna, che raccontava la storia della Scuola Medica Salernitana, è intervenuta la professoressa Amelia Filippelli, Farmacologa dell’Università degli Studi di Salerno, Responsabile dell’Area Funzionale di Farmacologia Clinica dell’Azienda Ospedaliera di Salerno che ha sottolineato l’importanza di focalizzare l’attenzione sulle problematiche di intossicazione acuta:” Oggi l’insegnamento della tossicologia all’Università è mancante e sono pochi i centri dove è presente un tossicologo clinico”.
La professoressa ha anche spiegato che è importante avere sempre a disposizione degli antidoti per bloccare immediatamente l’intossicazione:” Questi antidoti scadono, ma bisogna averli sempre, anche se sono un po’ costosi. Non sempre gli ospedali sono attrezzati : il nostro lo è” e consigliato di non assumere farmaci o sostanze senza la prescrizione del medico:” Anche se si decide di curarsi con presidi naturali, soprattutto quando il paziente ha altre problematiche che lo rendono più fragile”. Sono intervenuti anche i dottori Gallo e Bacis del Centro Antiveleni di Bergamo. La dottoressa Mariapina Gallo ha parlato delle intossicazioni da farmaci utilizzati per lo scompenso cardiaco e delle terapie disponibili: ” L’utilizzo di anticorpi anti digitale”.
Il dottor Giuseppe Bacis ha parlato delle intossicazioni dovute a sovradosaggio di farmaci betabloccanti usati per le terapie cardiovascolari:” Nel 2 – 3 % dei casi sono le persone anziane che, vivendo problematiche di tipo depressivo dovuto al disagio sociale che vivono, assumono volontariamente una dose maggiore di questi farmaci che, se non si interviene rapidamente, può essere mortale. Purtroppo ultimamente anche quarantenni o cinquantenni che hanno perso il lavoro arrivano in ospedale per intossicazioni volontarie da farmaci”. A portare i saluti dell’Ordine del Medici di Salerno è stato il Vicepresidente Giovanni D’Angelo che ha sottolineato l’importanza di non trascurare il problema delle intossicazioni:” Trovano uno spazio importante nell’attività dell’emergenza”.
A moderare gli interventi è stato il dottor Gennaro Savoia, Responsabile del Centro Antiveleni di Napoli, che ha ricordato la pericolosità dei farmaci cardiologici: ” E’ più mortale l’intossicazione da farmaci cardiologici che quella dovuta a farmaci psicoattivi”. Il dottor Savoia ha anche raccomandato di tenere questi farmaci lontano dalla portata dei bambini: ” Anche una sola compressa di betabloccante ingerita accidentalmente da un bambino piccolo può essere estremamente tossica”.
Di farmacogenetica ha parlato la dottoressa Valeria Conti, ricercatore in farmacologia dell’Università di Salerno, mentre il dottor Fernando Chiumiento, Direttore dell’UOC di Anestesia e Rianimazione del CTO di Napoli, ha spiegato ai numerosi studenti presenti che l’intossicazione è legata anche all’inquinamento ambientale: “Ci sono nuove sostanze che spesso sono causa d’intossicazione”.