Terni. Terni città d’acqua – vicina alla cascata delle Marmore – e città dell’amore – il patrono è san Valentino – spegne sul nascere i sogni di risalita della Salernitana di mister Menichini che incappa in una delle peggiori prestazioni dell’anno rimediando una sconfitta che non lascia spazio ad alcun alibi.
La gara. Squadra rivoluzionata rispetto al modulo adottato contro il Pescara in casa 5-3-2: Terracciano tra i pali, Ceccarelli, Pestrin e Bernardini centrali, Colombo e Franco sugli esterni; Moro, Bovo e Ikonomidis al centro; Donnarumma e Coda avanti. Sembra partire bene la Salernitana con buoni spunti di Donnarumma che impensierisce in avvio il portiere di casa Mazzoni. Ma l’impressione dura poco al 9’ minuto è la Ternana a passare. Ceravolo spaventa a morte la difesa granata favorendo l’inserimento in area di Furlan che salta facilmente Pestrin e supera l’incolpevole Terracciano.
I Granata provano ancora a risalire la china senza impensierire mai realmente la difesa di casa. Coda e Donnarumma si battono e sbattono sui centrali anche perché non hanno mai una palla giocabile degna, solo rilanci alla viva il parroco e cross dalla trequarti facile preda degli uomini di Breda.
La gara segue un copione non scritto e facilmente intuibile; alla mezz’ora Colombo cincischia sulla linea di fondo e si fa soffiare facilmente palla, a Ceravolo non sembra vero involarsi in solitaria verso Terracciano superato agevolmente dal centravanti rossoverde. Gara sul 2-0 e in ghiacciaia. Nessun cenno di reazione o di orgoglio, i granata proprio non sono in campo e subiscono sugli sviluppi di calcio d’angolo la terza rete: Meccariello colpisce indisturbato di testa sul secondo palo. Il primo tempo si chiude senza recupero sul 3-0 casalingo.
La ripresa comincia con Gabionetta in campo al posto dell’impalpabile Bovo. Peccato che il brasiliano preferisca stare in panchina o in tribuna a guardare il deprimente spettacolo: altra spiegazione non ha il solito atteggiamento irritante. Al 5’ Gabionetta deve così lasciare il terreno di gioco per il severo rosso mostratogli dal sig. Pezzuto che punisce un intervento scomposto e in ritardo ai danni di Falletti.
Menichini pensa alla prossima gara e sostituisce Donnarumma con Gatto. Pestrin prova a dare la sveglia ai suoi con un grande conclusione dalla distanza, Mazzoni risponde presente. Solita giostra dei cambi che nulla aggiungono al match se non una splendida marcatura al 90’ di Falletti con la Salernitana ormai ridotta in nove per l’infortunio di Colombo.
La gara si chiude col risultato di 4-0 lasciando l’amara sensazione che la Ternana non abbia voluto ulteriormente infierire.
La nota. Record di cartellini rossi in serie B, solo l’Atalanta ha fatto peggio tra i professionisti, basterebbe questo dato per dare uno spaccato fedele del campionato Granata. Nervosismo eccessivo che sommato ad una situazione fisico-atletica sempre approssimativa hanno determinato buona parte delle sconfitte. Ovviamente non è stata l’espulsione a determinare questa sconfitta quanto piuttosto la carente forma di molti uomini.
Il calcio a qualsiasi livello non può prescindere da un’adeguata preparazione atletica oltre che da una buon mix di tecnica, di tattica e di testa ingredienti che sembrano tutti mancare nella compagine Salernitana.
Sala stampa. Menichini ai microfoni dichiara: “Avevamo preparato una partita improntata sul possesso palla e devo dire che da questo punto di vista abbiamo fatto anche abbastanza bene. Purtroppo siamo andati sistematicamente in difficoltà sui lanci lunghi, commettendo diversi errori. Abbiamo anche avuto qualche opportunità per tornare in partita, ma non siamo riusciti a sfruttarla. Dobbiamo essere sicuramente più attenti in fase di non possesso ed evitare di commettere quelle ingenuità che oggi ci sono costate l’ennesima espulsione”.
“Perdere pesa sempre sul morale” – ha concluso il mister – “Mi auguro che i nostri tifosi continuino a starci vicino, perché anche col loro supporto potremo tirarci fuori da questa situazione”.
Il tempo per rimediare agli errori del mercato estivo è finito da tempo, inoltre anche il mercato invernale pare non aver sortito gli effetti sperati. Rimane un’ultima disperata possibilità alla Salernitana: aggrapparsi al fattore Arechi e al fattore “C” che nulla ha a che vedere con l’iniziale della corazzata Crotone, prossimo avversario dei granata.