scritto da Redazione Ulisseonline - 26 Gennaio 2016 08:59

Salerno, il poeta Enzo Tafuri ai Canottieri Irno

Una serata di pura poesia quella dedicata al poeta Enzo Tafuri che è stata organizzata al Circolo Canottieri Irno, presieduto dal dottor Alberto Gulletta. A illustrare la poetica dell’imprenditore – poeta che ormai da quasi dieci anni scrive poesie, sono stati il professor Francesco D’Episcopo e il giornalista Vito Pinto.

A recitare le poesie di Tafuri è stata la brava e bella attrice salernitana Nunzia Schiavone che, con grande coinvolgimento emotivo,  ha declamato anche la poesia: “Centenario: rondini fugaci” che Vincenzo Tafuri ha scritto in occasione della celebrazione del Centenario della fondazione del Circolo Canottieri Irno, come ha ricordato il Vicepresidente del Circolo, l’ingegner Carlo Sanfelice.

Il giornalista Vito Pinto ha proposto un viaggio nella poesia di Tafuri: “Un viaggio in quella che è la terra dipinta di Tafuri: la Costiera Amalfitana. Un viaggio iniziato dalle terrazze della sua bellissima casa di Albori da dove Tafuri vede tutta la Costiera Amalfitana che con le sue poesie ha raccontato, celebrato, cantato; descrivendo paesi come Albori, Positano, Amalfi, Furore, Cetara, Vietri, Ravello. Attraverso le sue parole Tafuri dipinge la Costiera: i suoi vicoletti, le case bianche, l’alba, la pioggia, i silenzi. Se potesse, attraverso i suoi versi, ti trasmetterebbe anche gli odori e i sapori che caratterizzano la Costiera che però evoca lasciandoli immaginare. Tafuri, come tutti i poeti, è fatto della stessa sostanza dei sogni. E’ nato poeta!”.

Il professor Francesco D’Episcopo ha raccontato di come ha scoperto l’estro creativo del poeta Enzo Tafuri: ” Mi portò alcune sue poesie in una delle edizioni del “Premio  Alfonso Gatto”. Dopo averle lette lo chiamai e lo feci partecipare all’edizione del 2009 del premio: vinse il Primo Premio Assoluto del “Concorso Internazionale di poesia Alfonso Gatto – Opera prima 2009”. Successivamente lo presentai ad alcuni poeti di Firenze dove ha conosciuto anche Maria Luisa Spaziani che fu la compagna di Eugenio Montale. E’ un poeta costaiolo che ha la luce nell’anima: più degli altri rappresenta la Costiera Amalfitana. Esprime l’anima di un mondo a volte anche scomparso. E’ un poeta naturale al quale le parole vengono con estrema naturalezza e spontaneità, suggerite da occasioni particolari. Nei suoi versi descrive belle donne e paesaggi stupendi, ma tratta anche tematiche sociali. E’ un uomo molto vero e molto vivo. Non è un poeta esclusivamente locale: lui è un poeta  localmente  globale!”.

A portare i saluti dell’Amministrazione Comunale è stato l’Assessore alla Cultura Ermanno Guerra: “Tafuri è un uomo di cultura, un poeta che rappresenta molto bene questa terra. Con la sua simpatia riesce a stabilire immediati contatti e relazioni con chi gli sta intorno. Anche il suo impegno civile è significativo: voglio ricordare quanto ha fatto con la Fondazione Gatto nel Quartiere Fornelle”. Tafuri, commosso ed emozionato si è definito un testimone della vita, del quotidiano: ” Non sono un poeta triste, malinconico, contemplativo; sono una persona viva che racconta la vita di ogni giorno: osservo con attenzione gli uomini, le donne, la delicatezza dei bambini, la tenerezza delle persone disabili, e in me avviene una sorta di trasformazione in versi delle emozioni che vivo al momento”.

A dicembre il poeta Tafuri ha partecipato all’importante manifestazione “Italia Poesia Chiama Europa” tenutasi il 10 dicembre a Firenze dove la Regione Toscana ha organizzato un reading di poesie per rendere omaggio alle vittime del terrorismo al quale hanno partecipato tanti artisti italiani. Unico campano selezionato è stato Enzo Tafuri con la sua poesia “Notti a Firenze” tratto dal suo libro: ”Voli di Colomba”.

Tafuri che è anche il poeta del Club Rotary Salerno Est del quale è socio, ha annunciato che a breve sarà pubblicata una sua nuova raccolta di poesie. Ad allietare musicalmente la serata sono stati il sassofonista Ermanno Ferrara e il pianista Davide Ronca che hanno eseguito alcuni brani  standard jazz degli anni 60 e 70 e alcuni brani classici napoletani.

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