Salerno, Benito Mussolini raccontato dalla moglie Donna Rachele nel libro di Edda Negri Mussolini
“ Generazioni a confronto che insegnano l’una all’altra a fare in modo che le tragedie dette in questo libro restino ormai solo sulla carta e non diventino più una realtà ”.
Con questo messaggio di speranza ha concluso il suo intervento la nipote del Duce, Edda Negri Mussolini, che sabato sera, nella sede dell’Associazione Internazionale Vittime del Terrorismo, presieduta dal dottor Marco Falvella, in Piazza Principe Amedeo, ha presentato il suo libro”Donna Rachele. Mia nonna. La moglie di Benito Mussolini”, scritto a quattro mani con Emma Moriconi, giornalista del “Giornale d’Italia” autrice del lungometraggio “Sangue sparso” dedicato alle giovani vittime degli “anni di piombo”.
La nipote di Mussolini, la cinquantaduenne Edda Negri, figlia dell’ ultimogenita di Benito Mussolini, Anna Maria, e di Nando Negri, storico presentatore tv, è nota al pubblico per aver lavorato in televisione come conduttrice di programmi di motori e sportivi, ha raccontato di aver vissuto con Donna Rachele, a Villa Carpena, in provincia di Forlì, insieme alla sorella Silvia, da quando aveva quattro anni e mezzo:” Dal 1968 quando mia madre morì a 39 anni, e fino al 1979 quando poi mia nonna è deceduta. Per me è stata come una mamma. Mi ha raccontato la storia della mia famiglia che poi era la storia del mio Paese: sempre con molto rispetto e molta obiettività. Ho scritto questo libro affinché le nuove generazioni conoscano questa donna: una donna molto attuale che aveva uno spirito e una forza che molte donne hanno ancora oggi”.
Le due autrici hanno fatto molte ricerche in vari Archivi di Stato dove hanno trovato tante lettere e scritti poco conosciuti:” Nessuno sa ad esempio che mio nonno Benito, investì in Titoli di Stato i diritti d’autore del libro dedicato al figlio Bruno, morto a 23 anni in un incidente aereo, che destinò per delle borse di studio assegnate agli orfani degli aviatori. Ho scoperto una storia diversa da quella raccontata nei libri di scuola”.
Edda Negri ha raccontato anche della morte del nonno: “Non riesco ancora a guardare le immagini di Piazzale Loreto. Bisogna avere rispetto per i morti e in quel caso non c’è stato. Donna Rachele seppe solo dai giornali che il marito era stato assassinato; ha dovuto penare dodici anni per avere la restituzione del suo corpo chiuso in una cassa, mentre il cervello le venne restituito in una boccia di vetro”. Nel libro vi sono oltre cento foto inedite e vari aneddoti della vita di casa Mussolini.
Edda Negri ha raccontato anche delle amanti di Mussolini tra le quali Claretta Petacci, che muore con il Duce: “Con lei mia nonna ebbe uno scontro molto forte. A mio nonno sono stati attribuiti tanti figli. Era un uomo affascinante, sensibile al fascino delle donne, ma sicuramente hanno esagerato”.
La scrittrice Emma Moriconi ha raccontato di aver fatto chiarezza su tante cose del ventennio che diverse da quelle raccontate sui libri di storia:” Abbiamo tirato fuori dagli archivi documenti inoppugnabili: Nessuno ha mai detto che Villa Carpena, che ora è un museo, in periodo di guerra fu data dal Duce ai ragazzini sfrattati che furono ospitati con i suoi soldi amministrati dal “Popolo d’Italia”. Tutti i regali inviati al Duce: dai cioccolatini, alle scarpe, a case e ville, venivano rispediti al mittente dalla Segreteria di Mussolini che non ha mai preso una lira dallo Stato Italiano. La povera donna Rachele, che andava in giro in autobus, anche per capire meglio le esigenze e i bisogni della gente, lo sapeva bene ”. A questo proposito Edda Mussolini ha raccontato che Donna Rachele, quando con tutta la famiglia si trasferì a Villa Torlonia, mettendo a posto la casa, aveva trovato delle medaglie che secondo lei erano solo delle vecchie patacche e che fece fondere: Mussolini lo seppe e si arrabbiò dicendo che erano di proprietà dello Stato e che quindi lei era una ladra “.
La nipote di Mussolini ha anche raccontato che Donna Rachele ebbe in dono un solo bracciale d’oro dal marito che spontaneamente diede a un gioielliere per avere in cambio i soldi da restituire alla banca per pagare parte di un prestito che era stato concesso per costruire delle case popolari. “ Questo è il libro della mia vita!” ha detto con orgoglio Edda Mussolini che ha anche confessato di non aver scritto tutto nel libro:” Alcune cose non le ho scritte perché sono molto intime. Sono ricordi che ti rimangono nel cuore”.
Durante l’incontro moderato con professionalità dal giornalista Roberto Ler, è intervenuta anche l’organizzatrice dell’incontro, l’attrice e regista Margy Villa Del Priore che ha ricordato che a breve saranno organizzati degli incontri in tutta la Campania, dedicati alle vittime delle Foibe: “A Salerno l’incontro è fissato per il giorno 13 nella sede di “Attiva Salerno”, con il giornalista Marco Valle”.
A contribuire alla riuscita della serata sono stati: il dottor Marco Falvella, Segretario Organizzativo Nazionale del Partito Popolo d’Italia:” Dietro Benito Mussolini c’è stata una donna che probabilmente lo ha forgiato e che gli ha indicato il cammino da seguire. Si dovrebbe parlare molto di più di questa donna”.
E il Consigliere Comunale Roberto Celano, probabile candidato a Sindaco di Salerno per la lista Attiva Salerno: ” Ci stiamo occupando di eventi sociali e culturali per ravvivare il dibattito politico. Questa sera contribuiamo a presentare questo libro che parla di una donna di destra: Donna Rachele una figura che ci fa capire meglio alcuni episodi della storia moderna del nostro Paese”.
Alla fine dell’incontro le due autrici, con gli organizzatori, si sono recate in via Velia per depositare un cuscino di fiori, uniti da un nastro tricolore, sul monumento dedicato a Carlo Falvella.