Cava, “Rimborsopoli”: ai rinviati a giudizio la solidarietà di Laudato, Messina, Cirielli e Servalli
“Piena solidarietà e totale appoggio agli amici e colleghi che sono stati rinviati a giudizio. Dobbiamo continuare a fare squadra per far sì che venga dimostrato che non c’è stata mala fede né dolo”.
Sono le parole del dott. Alfonso Laudato nel corso di una conferenza stampa tenuta in mattinata a Palazzo di Città, all’indomani della sentenza sulla vicenda denominata “Rimborsopoli” che ha visto chiamati in causa 47 indagati per il presunto impiego illecito di fondi da parte dei gruppi consiliari di Cava de’ Tirreni a partire dal 2009, tra cui attuali ed ex Consiglieri comunali metelliani. Il giudice dott. Paolo Valiante si è espresso in merito con il non luogo a procedere per 25 amministratori comunali ed il rinvio per altri 15 di essi che dovranno comparire dinanzi al tribunale di Nocera Inferiore il 16/06/2015 per la prima udienza.
La conferenza di stamattina è stata l’occasione per Laudato per ringraziare quanti lo hanno sostenuto durante il difficile periodo vissuto e per fare un exursus su quanto avvenuto e come si sia addivenuti a ciò. La colpa, secondo lui, sarebbe da imputare a un “fantomatico professore universitario” (che se la matematica non è un’opinione sembra combaciare con la persona di Marco Galdi) che ha male amministrato la città, distruggendo un apparato dirigenziale che era il fiore all’occhiello del comune di Cava de’ Tirreni.
Secondo questa visione di Laudato, è questo il vero motivo per cui alcuni suoi colleghi sono stati rinviati a giudizio, è mancata, cioè, la simbiosi tra funzionari e politici, creando di conseguenza una spaccatura deleteria al buon andamento amministrativo.
“Questo fantomatico professore – ha continuato il dott. Laudato- ha avuto rapporti inquietanti con i consiglieri, gli assessori e l’opposizione”.
In sala erano presenti anche l’ex sindaco Alfredo Messina, l’onorevole Edmondo Cirielli e l’attuale primo cittadino Vincenzo Servalli.
Messina ha elogiato il lavoro compiuto dal giudice Valiante il quale si è distinto, a suo dire, per serietà e competenza e si è saputo calare nella vita di un Comune. Ha specificato che i 25 ex amministratori sono stati rinviati a dibattito per ulteriori approfondimenti istruttori e si è dichiarato fiducioso dell’esito.
“L’immagine della città è stata maltrattata- sono state le sue parole- è tempo che i riflettori si spengano su questa brutta pagina e si dia la giusta scossa ai dirigenti che in questo momento risultano essere impauriti e congelati”.
“Non ho alcun dubbio sulla buona fede e la mancanza di dolo da parte dei rinviati a giudizio che sapranno far valere le loro ragioni”. Così ha esordito l’onorevole Cirielli, che ha poi continuato “Gli enti locali sono il collante tra cittadini e istituzioni, svolgono un ruolo importantissimo di frontiera. Non è vero, come qualcuno dice, che a Cava non c’è opposizione politica. L’opposizione c’è: una è becera, l’altra è costruttiva e non demagogica. Il centrodestra deve trovare una nuova dimensione e ricompattarsi, per questo ci vuole il giusto tempo”.
Il sindaco Vincenzo Servalli ha infine preso la parola e ricordato come questi anni inquisitori siano stati per tutti quanti di grande travaglio ed hanno lasciato ferite profonde. Anch’egli è finito nel registro degli indagati e non è stato rinviato a giudizio perché il magistrato ha decretato che il fatto non sussiste.
“Il sistema giuridico ha funzionato. Ho sempre avuto grande fiducia nella magistratura e non mi sbagliavo. Sbagliata è invece la percezione dell’accaduto nell’opinione pubblica- ha continuato Servalli- un indagato non è un colpevole, un rinviato è innocente fino al terzo grado di giudizio. Il sistema mediatico è stato micidiale e distruttivo per la dignità delle persone, e troppo spesso questo viene dimenticato”.
L’auspicio che ha fatto poi il Primo cittadino è l’apertura di una nuova stagione politica basata sulla serietà, concretezza e rapporto dialettico tra maggioranza e opposizione.
“La città e la classe politica hanno pagato per la dissennatezza di alcuni. E’ ora che ci si tragga fuori da questo momento difficile e per fare ciò c’è bisogno della collaborazione di tutti”.