Cava, Servalli firma in Regione l’accordo per 14 milioni di euro di lavori pubblici
Sottoscritto ieri dal sindaco metelliano Vincenzo Servalli e dal governatore Vincenzo De Luca, l’accordo sulla riprogrammazione del Programma Integrato Urbano (PIU) Europa, che assegna a Cava de’ Tirreni circa 14 milioni di euro.
L’accordo prevede tra l’altro, il finanziamento di due nuovi interventi: la riqualificazione dell’intera area antistante il complesso di San Giovanni con l’abbattimento della palestra Parisi di via Nigro e la riqualificazione dell’area esterna del Palaeventi “cosiddetto palazzetto dello sport”.
“Ringrazio il governatore De Luca – afferma il sindaco Servalli – per questo ulteriore risultato e per la sensibilità dimostrata, a coronamento degli sforzi dell’Amministrazione, dei dirigenti e dei tecnici che lo hanno consentito”.
La riprogrammazione presentata dal Comune di Cava de’ Tirreni e condivisa dalla “Cabina di Regia” della Regione Campania, consentirà di ultimare tutti i cantieri non completati alla data del 31 dicembre: ristrutturazione di Casa Apicella; 2° e 3° lotto di Villa Rende; recupero complesso monumentale di San Giovanni, recupero e rifunzionalizzazione di contenitori pubblici e parzialmente dismessi; parco urbano corso Principe Amedeo; recupero funzionale dell’ex mercato di viale Crispi; sistemazione e riqualificazione traverse e corso Umberto I; riqualificazione Piazza Bassi ai Pianesi; lavori di restauro e copertura Palazzo di Città e ex mattatoio; riqualificazione aree centro storico e limitrofe.
“Questa mattina è stato l’epilogo di un lavoro importante -afferma l’assessore comunale al Bilancio, Programmazione economica, Fondi Europei, Adolfo Salsano- anche di riaccreditamento della nostra città nei confronti della Regione. Il cambio di marcia che abbiamo imposto ha consentito di recuperare il terreno perso e porre le basi per la rimodulazione del finanziamento. Grazie all’ottimo lavoro degli uffici siamo stati l’unica città del salernitano e tra le cinque campane ad aver avuto parere favorevole dalla “cabina di regia” regionale”.