Il Capo di Stato Maggiore della Difesa visita il contigente italiano in Kosovo dove sono impegnati i carristi di Persano
Nella giornata di sabato il Capo di Stato Maggiore della Difesa italiano, Generale Claudio Graziano, si è recato nella città di Pristina per visitare il contingente italiano che opera in Kosovo nell’ambito della Forza multinazionale NATO KFOR per portare il proprio saluto e quello di tutte le Forze Armate in occasione dell’avvicinarsi delle prossime festività.
Il Generale Graziano, accolto al suo arrivo dal Comandante di KFOR, il Generale di Divisione Guglielmo Luigi Miglietta è stato aggiornato sulla situazione operativa corrente, sulle condizioni di sicurezza nel paese e sul ruolo dei soldati di KFOR quale partner cruciale nel processo di stabilizzazione dell’area balcanica.
Il Generale Graziano ha incontrato tutto il personale militare: uomini e donne dell’Esercito, della Marina, dell’Aeronautica e dell’Arma dei Carabinieri, a cui il Capo di Stato Maggiore ha rivolto parole di apprezzamento per il livello di professionalità e per la dedizione e l’impegno profuso in questo complesso teatro di operazione.
“Ho voluto portare la vicinanza , mia personale e di tutti gli uomini e le donne delle forze armate, a chi serve il Paese in missioni internazionali lontano da casa – ha sottolineato il Generale Graziano – in un momento particolare come il Natale dove il valore profondo della famiglia assume un significato particolare e molto importante”.
“Essere qui con loro è un segno concreto del mio apprezzamento e dell’orgoglio di essere il loro comandante. Il Kosovo rimane un’area di grande interesse per l’Italia ed essenziale per la sicurezza dell’Europa – ha aggiunto il Generale Graziano” particolarmente in questo momento storico in cui l’area balcanica è interessata da vari fenomeni: quello del terrorismo, legato ai foreign fighters, quello dei flussi migratori e quello dei sempre delicati equilibri etnico-religiosi. Vi invito, per questo, a non abbassare mai la guardia e ad operare per la difesa dei diritti fondamentali e della libertà”.
Il Generale Graziano ha concluso evidenziando che “i militari italiani hanno un bagaglio di grande professionalità ed esperienza accumulato in trent’anni di missioni internazionali, come quella in Kosovo in cui siamo presenti sin dall’apertura della missione nel 1999. Qualità e reputazione che contribuiscono al prestigio e all’immagine dell’Italia nel mondo e che ci vede protagonisti nella maggior parte delle missioni sotto egida ONU e della NATO. In Kosovo il nostro paese guida la missione da oltre tre anni a testimonianza di una capacità di leadership delle forze armate italiane apprezzata e consolidata in ambito internazionale”.
Naturalmente era presente il Colonnello Alessandro Salvatore Sarcià, con gli uomini del 4° reggimento carri di Persano, che dall’11 dicembre ha assunto il comando del MNBG-W (Multinational Battle Group West), comando multinazionale a guida italiana composto anche da militari austriaci, sloveni e moldavi, che per i prossimi sei mesi avranno la responsabilità dell’area di interesse operativa nel settore ovest del Kosovo.