Minori, sabato prossimo l’inaugurazione del presepe dipinto di Giacomo Palladino
Alfonso Gatto molto amò la Costiera Amalfitana, la conosceva e l’amava, vi trovava conforto alle sue inquietudini poetiche ed esistenziali, una frequentazione che, soprattutto a Minori, il pittore Mario Carotenuto trovò come luogo ospitale.
L’artista salernitano amava soggiornare in una piccola casetta di pescatori, ove trovava il suo “rifugio” estivo. Fu anche per questo che il poeta ebbe modo di conoscere ed apprezzare l’animo della gente della Costa, da Vietri a Positano, passando per Furore e Conca dei Marini.
E il poeta non poteva non conoscere il profondo attaccamento della gente costierasca alle feste legate al Natale e sopratutto l’arte presepiale che in Minori assume una vera e propria forma artistica. Il popolo “minuto”, piccolo ma grande nei propri sentimenti, attraverso i presepi che, nel periodo natalizio spuntano in ogni contrada, esprime il suo affetto per la nascita del Bambinello Gesù. In questi giorni in tutto il paese è un pullulare di attività legate al Natale, molti presepi sono in via di ultimazione (ne parleremo diffusamente nei giorni a seguire), ma segnaliamo nell’immediato uno che, crediamo, aggiunga alla tradizione presepiale tipica dei paesi del Mediterraneo, qualcosa in più.
Parliamo, infatti, del Presepe Dipinto ”Un Vangelo della Natività – Citazioni da natività e adorazione del ‘400-‘600, di Giacomo Palladino.
Quest’anno il pittore ha ambientato il suo lavoro tra gli archi e le volte di un’antica scuderia”’ di un palazzo minorese del ‘700, una cornice di particolare suggestione che, sabato 19 dicembre, alle ore 19.00, vedrà l’inaugurazione dell’opera. Ciò costituisce, non solo per Minori, un evento degno di nota.
Il pittore, infatti, ogni anno ci stupisce con qualcosa di nuovo. Palladino continua ad arricchire i personaggi del suo presepe, con figure e citazioni che accompagnano l’artista in un “viaggio pittorico” attraverso la storia dell’arte italiana e straniera, attingendo da quelle opere che, nel corso dei secoli hanno raccontato la Natività e il mistero dell’Incarnazione.
I personaggi dei grandi della pittura italiana e straniera escono dal proprio vissuto, travalicano il tempo e lo spazio e si ritrovano nel presepe di Palladino a dialogare, a mettersi in relazione e a creare un nuovo contesto storico e artistico, dove il XXI secolo li abbraccia tutti in una cornice ideale.
Nel Presepe di Palladino troviamo, racchiusi in un unico contesto, i personaggi nati dal pennello di Giorgione, del Perugino, di Raffaello, di Gentile da Fabriano, di Botticelli, di Parma il vecchio, di Parma il giovane, del Ghirlandaio, di Rubens, di Guido Reni, di Tiziano e di Salvator Rosa.
Con una tecnica “originale” sotto certi aspetti, l’artista utilizza sagome di compensato, sulle quali trasporta i dipinti dei Grandi della pittura.
Sei sono i racconti evangelici rappresentati da Palladino: l’Annunciazione, la Visitazione, la Natività, l’Annuncio ai pastori, l’Arrivo dei Magi, La fuga in Egitto, contestualizzata nel paesaggio della Costa d’Amalfi e infine la Strage degli Innocenti che nell’eedizione di quest’anno acquista partcolare rilievo.
Ci dice il Presidente della Pro Loco, Giuseppe Apicella: “E’ nostra idea continuare “il racconto” attraverso le vie del paese fino ad arrivare a narrare la Passione sullo sfondo del paesaggio di Minori.
Quest’anno l’ evento è stato reso possibile grazie alla sensibilità della famiglia Sammarco proprietaria dell’ Hotel S. Lucia, che ha messo ha disposizione dell’artista l’antica scuderia del Palazzo settecentesco, in piazza Cantilena.