Salerno, Vittorio Sgarbi tra i premiati della Nuova Scuola Medica Salernitana
E’ stato assegnato al professor Vittorio Sgarbi, noto critico d’arte, il Premio Internazionale della Nuova Scuola Medica Salernitana, “Lumen et Magister”, per la cultura, dal presidente dell’Università Nuova Scuola Medica Salernitana, il dottor Pio Vicinanza e dal Preside ad Cathedram Carlo Montinaro, nell’ambito della Festa alla Santa Patrona della Scuola Medica Salernitana “Santa Caterina Alessandrina”.
La prestigiosa statuina “Lumen et Magister” opera dello scultore Pierfrancesco Mastroberti è stata assegnato, per la medicina, al professor Giulio Tarro, candidato al Premio Nobel per la Medicina e Fisiologia, nel 2016, per le sue ricerche sui vaccini oncogeni e per aver scoperto la causa del “male oscuro”.
Il premio per la ricerca è stato assegnato al professor Italo Richichi, famoso cardiologo dell’Università di Pavia che si occupa della Dieta Mediterranea e il modo in cui essa viene applicata nei vari paesi. Dopo la messa celebrata, con Don Michele Pecoraro, da Monsignor Luigi Moretti, che ha ricevuto in dono un presepe in ceramica realizzato dal Maestro Lucio Ronca, e l’esibizione della corale polifonica dei “Laeti Cantores” di Penta, diretta dal Maestro Enrico Celentano, accompagnata all’organo dal Maestro Luigi Celentano, con la voce solista di Anita Celentano, è stato assegnato anche il “Premio Trotula” ideato dal Presidente Pio Vicinanza “per rendere omaggio alla prima donna medico dell’umanità, dedicato unicamente alle donne che si sono distinte nel campo della ricerca, della cultura e della scienza”.
A riceverlo sono state la dottoressa Vincenzina Bruni dell’Università di Firenze, ricercatrice di fama internazionale, indiscussa Maestra” della ginecologia dell’infanzia e dell’adolescenza, e Vittoria Vittoria dell’Università di Salerno, che insegna Fondamenti Chimici delle Tecnologie, che con la sua ricerca ha migliorato notevolmente la biodisponibiltà di alcuni farmaci ad azione antitumorale. A loro, presentate dal dottor Luigi Frezza, è stata consegnata la famosa statuina opera del grande Maestro d’arte Lucio Ronca che rappresenta una quercia, forza di vita.
La dottoressa Giuseppina Volpe, figlia del compianto primario di Pronto Soccorso e Chirurgia d’urgenza del “Ruggi” di Salerno, ha consegnato il “Premio Adolfo Volpe”, alla carriera universitaria, al professor Renato Spaziante, Direttore della Clinica Neurochirurgica all’Università di Salerno per l’area scientifica, e per l’area umanistica, alla professoressa Giuseppina Basile ricercatrice dell’Università di Salerno e Presidente della Società Dante Alighieri di Salerno. Infine l’Università Nuova Scuola Medica Salernitana (UNIPOSMS) e la Fondazione Volpe hanno assegnato sei borse di studio del valore di 500 euro ciascuna e tre medaglie d’argento a neolaureati in Farmacia del prestigioso Ateneo Salernitano laureatisi con il massimo dei voti: Federica Agliata, Agostino Casillo, Osvaldo Acquaviva, Martina Pinto, Ester Ferraro, Laura D’Arco. Un’elegante pergamena è stata consegnata agli altri 41 neo laureati con 110 e lode .
Prima della cerimonia di premiazione un importante convegno scientifico: “Armonia e benessere base razionale della Scuola Medica Salernitana” nel vicino Salone degli Stemmi dove il professor Giulio Tarro ha parlato dei vaccini oncologici.
Il professor Italo Richichi, Cardiologo Ricercatore dell’Università di Pavia ha parlato della Dieta Mediterranea. Il professor Carlo Montinaro ha parlato della Teoria degli umori di Ippocrate; il dottor Luciano Mauro, Direttore del Giardino della Minerva, ha parlato dei Giardini dei Semplici e il dottor Carlo Morelli ha parlato dell’equilibrio dei quattro elementi. Tra i tanti presenti: il Senatore Alfonso Andria, l’assessore Ermanno Guerra, l’onorevole Guido Milanese, la dottoressa Barba Cussino e il dottor Antonello Crisci.
Prime di ritirare il premio il professor Vittorio Sgarbi intervistato dai giornalisti presenti ha difeso a spada tratta il Governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca: “Ci sono magistrati che vogliono per forza intervenire, senza averne titolo, contro un potere che è quello politico. E’ una cosa per cui non solo sono d’accordo con De Luca, ma di più. Nel suo intervento l’ho trovato estremamente moderato e misurato nei toni. Mi è sembrato perfetto. Sono felice di essere tornato in questa meravigliosa città dove la democrazia è minacciata da comportamenti “criminali” di magistrati uno dei quali è diventato sindaco di Napoli per il quale ci sono garanzie che non ci sono per De Luca. E’ chiaro che occorre che la giustizia faccia il suo corso, ma doverla per forza esercitare a contrasto con l’azione di governo di una città o di una Regione, in nome di principi assolutamente insensati è una forma di vulnus alla democrazia. Quello che vive De Luca è un’azione fascista e totalmente criminale da parte di chi dovrebbe far rispettare la legge. Non ha alcun significato incriminare una perché il marito forse… che tra l’atro il posto non l’ha avuto e lei ha detto che non lo ama. Poi ci sono gli altri due giudici che bastano, anche se lei è inficiata. La corruzione è un’invenzione totale. Le ragioni sono le stesse che hanno legittimato il mandato del Sindaco De Magistris. Se quelle ragioni valgono per De Magistris perché non valgono anche per De Luca?”.
Il professor Sgarbi ha anche parlato a lungo con l’assessore alla Cultura Ermanno Guerra con il quale sta ipotizzando di portare a Salerno la mostra su Caravaggio, inaugurata a Torino. Riguardo alla sua probabile nomina a Presidente della Fondazione Ravello Sgarbi ha affermato: “Non ho ancora parlato con De Luca, ma visto che la sua prima scelta ero io, adesso che si è dimesso De Masi potrebbe anche chiamarmi, anche se non so se avrò il tempo di farlo. E’ lusinghiero poter lavorare per una città tanto importante che uno lo potrebbe fare volentieri”.
Sgarbi ha ammirato le opere custodite nel Duomo: “Gli amboni, i pulpiti meravigliosi e quello che si legge dell’antica chiesa da il senso di una straordinaria struttura che è simbolica della forza della chiesa”. Sgarbi ha visitato anche la “Cappella del Tesoro”, riaperta al pubblico qualche giorno fa, soffermandosi ad osservare la vetrina dove sono custodite le reliquie dei Santi, tra le quali quella di Santa Caterina Alessandrina, un dito della Santa custodito in una coppa di cristallo di rocca che è stato portata sull’altare durante le premiazione: “Le reliquie hanno un richiamo forte al coraggio e alla forza degli uomini. Una parte della forza della chiesa nell’indicare la grandezza di quegli uomini che sono stati martiri. Anche il mondo cristiano ha avuto dei martiri, che non si sono fatti saltare, ma hanno testimoniato con la vita la loro fede.
Sgarbi dopo aver ritirato il premio ha ricordato il funerale di Valeria Soresin a Venezia: “C’è stato un segnale importante: quello di tornare all’armonia anziché allo scontro. Lo scontro non porta da nessuna parte, l’armonia è la cosa più importante”.
Complimenti al Giornalista Aniello Palumbo per la precisione e la completezza del suo articolo.
Angela Battaglia