Cava, Marco Galdi: “Attentato alla democrazia”; Lorena Iuliano: “Demagogia”
Venti di guerra, o presunti tali, al Comune di Cava de’ Tirreni. Il leader di fatto dell’opposizione all’attuale maggioranza, l’ex sindaco Marco Galdi, torna alla carica e fa sentire la sua voce a gran forza. In una dura nota postata sui social, Galdi parla addirittura di attentato alla democrazia e spiega il motivo di una affermazione tanto forte quanto inusuale.
“Nella giornata di ieri -scrive Galdi- ho rinviato a data da destinarsi le sedute già programmate della Commissione Controllo e Garanzia di cui sono presidente. Si tratta della Commissione, presieduta da un esponente dell’opposizione, che ha il compito di vigilare specificamente sull’attività amministrativa del Comune. Come per prassi avevo concordato in Commissione un calendario di incontri con Assessori e Dirigenti del Comune sui singoli aspetti della vita amministrativa, che doveva partire questo pomeriggio”.
“Ieri -continua poi Galdi- mi è arrivata la convocazione per la commissione Statuto e Regolamento con la quale si vuole ridimensionare le funzioni della Commissione Controllo e Garanzia e la nota del Presidente del Consiglio che invita a sospendere i lavori della Commissione”.
L’ex sindaco ha terminato la sua filippica “social” con una riflessione di biasimo nei confronti del sindaco Vincenzo Servalli che vuole impedire, sostiene Galdi, alla minoranza di svolgere il suo ruolo di controllo.
Immediata la replica a tali accuse da parte della maggioranza. A rispondere è stato il Presidente del Consiglio Lorena Iuliano (nella foto), la quale ha tenuto a specificare che è stata indetta la Commissione Statuto e Regolamento avente ad oggetto proprio alcune modifiche da apportare a quella Controllo e Garanzia per meglio delineare le materie da trattare nell’intento di favorire un lavoro organico e disciplinato ogni qual volta verrà convocata la commissione in questione.
“Nessun ridimensionamento delle funzioni -tiene a precisare il presidente Iuliano- ma solo un lavoro di efficientamento e di indicazione dettagliata delle materie da trattare. Non si vuole limitare la funzione della commissione, ma ordinarla e programmarla in maniera più funzionale e dettagliata”.
“A mio avviso -ha continuato la Iuliano- quella di Galdi è solo demagogia. Io sono Presidente del Consiglio e rivesto un ruolo di garante super partes, e non sto lanciando messaggi politici di sorta. Dico semplicemente che è inutile convocare ora una Commissione per la quale si sta procedendo ad alcune modifiche funzionali e operative. Diversamente, è solo un dispendio di soldi e di tempo per la struttura organizzativa”.
Un’ultima precisazione è stata poi fatta dalla Iuliano: “Mi era arrivata solo la richiesta di disponibilità da parte di Galdi, per cui rimarco che non è stata concordata né annullata alcuna convocazione. La democrazia non è stata in alcun modo intaccata, è stato fatto solo un ragionamento di razionalizzazione ed economicità nel pieno rispetto delle regole”.
Insomma, questo è il bello della politica, vale a dire una stridente diversità di vedute, ma anche una “furibonda” tempesta in un bicchier d’acqua.
Il consigliere Galdi non solo fa demagogia ma anche falsa informazione . Attentato alla democrazia è un concetto che non calza assolutamente con la vicenda in questione. Proviamo a mettere un po’ di ordine.
Il sottoscritto nella qualità di Presidente della Commissione Statuto e Regolamento sollecitato dalla propria maggioranza e dal Sindaco ha convocato la seduta della commissione per il giorno 17 novembre ore 16.00 proponendo una modifica degli articoli dello statuto e del regolamento che concernono la Commissione controllo e garanzia. Le modifiche non limitano assolutamente i poteri della commissione ma anzi vanno nella direzione del migliore funzionamento della predetta Commissione. Le modifiche proposte consistono in sintesi nello specificare innanzitutto la materia specifica su cui la Commissione deve esercitare il potere ispettivo e di indagine per evitare indagini strumentali aventi ad oggetto temi generici che riguardano interi settori o servizi. L’altra modifica va invece nella direzione di un metodo democratico a cui si deve ispirare ogni commissione, ossia nello specifico che le decisioni circa le audizioni di amministratori o dirigenti vanno deliberare a maggioranza assoluta dei componenti e non dal solo presidente come invece si voleva procedere. Tutto qui … E aggiungo che la nota del Presidente del consiglio indirizzata al consigliere Galdi era un invito allo stesso di valutare l’opportunità di differire le sedute della sua commissione in attesa delle suddette modifiche. Non vedo quale attentato alla democrazia ci sia dietro tutto questo.