Salerno, presentato dai Lions “Voce Fuori Campo. I film da non perdere (se ripassano in tv)” di Luigi Mazzella
“Quello che manca in molti film italiani è una loro visione del mondo”. Lo ha affermato il Vicepresidente emerito della Corte Costituzionale, l’avvocato Luigi Mazzella, che ha presentato il suo nuovo libro “Voce Fuori Campo. I film da non perdere (se ripassano in tv)”, edito da Avagliano Editore, in una serata organizzata venerdì sera, nella Sala Genovesi della Camera di Commercio, dal comitato organizzatore del Club Lions 2000, presieduto dalla dottoressa Paola Giustiniani, composto dall’avvocato Pietro De Felice, dal dottor Luigi Gambaro e dalla dottoressa Maria Sanfilippo Feleppa.
“Nel libro di recensioni vi sono soltanto opere cinematografiche che inducono il lettore o lo spettatore a riflettere sulla visione del mondo dell’autore”, ha spiegato Mazzella che è un po’ critico nei confronti del cinema italiano: “Ha abbandonato purtroppo da molti decenni il gusto di raccontare delle storie che esprimano in qualche modo una visione del mondo. E’ stato un cinema troppo ideologizzato e dopo la caduta delle ideologie non ha ritrovato la vena giusta che è quella di approfondire i problemi dell’uomo e raccontarli”.
Per Mazzella il neo-realismo del cinema ha avuto una grande forza emotiva: ” Raccontava le storie di un popolo che voleva risorgere”. L’avvocato Mazzella è critico soprattutto nei confronti del film “La Grande Bellezza” di Sorrentino: “La grande forza che poteva avere l’idea di rivisitare Roma, dopo gli anni ormai mitici della “Dolce Vita”, poteva essere un’occasione per degli approfondimenti che non sempre ci sono stati”. Positiva invece la recensione del film:” Il Capitale Umano” di Paolo Virzì: “ In questo film, tratto dal romanzo di Amidon, Virzì riconosce il valore universale di storie ben scritte e di profondo significato umano. Il difetto del cinema italiano sta nella sceneggiatura. Mancano le storie, i dialoghi interessanti che catturano lo spettatore. Noi abbiamo dei registi bravissimi, che però non possono fare bene anche gli sceneggiatori. Ci sono dei casi eccezionali come Woody Allen o come i fratelli Cohen che sono anche degli ottimi sceneggiatori dei loro film, ma non sempre ciò avviene e c’è quindi bisogno di rivolgersi a degli scrittori veri che raccontino delle storie che esprimano una visione del mondo”.
La Presidente del Club, la dottoressa Paola Giustiniani, ha ricordato che il giudice Mazzella è socio onorario del Club e sottolineato la connessione tra letteratura e cinema presente nel libro :”Parla del cinema da salvare”.
Il professor Alfonso Amendola, richiamando una riflessione dello studioso Roland Barthes ha ricordato che ci si avvicina allo studio del cinema attraverso due grandi anime: “La passione , il piacere, il desiderio, da una parte e il lavoro critico, analitico, di conoscenza, dall’altra. Questo snodo viene chiamato :”La Divina passione”. Tutto questo tema è perfettamente presente nel il libro di Mazzella che rappresenta una forte sintesi di passione, ma anche di analisi critica cinematografica”. Il professor Peppe D’Antonio ha analizzato la grande passione per il cinema di Mazzella:” Parla della capacità del cinema di raccontare il presente e di raccontarlo da un suo punto di vista che è particolarmente originale: è contemporaneamente estremamente moderno, nella sua straordinaria libertà di pensiero e apertura mentale, e classico, ossia attento agli snodi narrativi e alla dimensione di capacità di fascinazione dell’immagine. Il libro è una sorta di enciclopedia di vissuto del contemporaneo, raccontato attraverso il cinema, che va tenuto affianco al televisore in modo che se dovesse capitare che trasmettono uno di questi film si va a leggere immediatamente la scheda critica di Mazzella”.
Per la professoressa Pina De Luca il libro di Mazzella si può leggere come una sorta di “diario di viaggio: ” Il viaggiatore spettatore Mazzella, attraversa il continente “Cinema” fermandosi di posto in posto ad esplorare quella parte di mondo che il cinema mostra. Sono istantanee di vita metropolitana che offrono l’occasione per pensare”.
Il Past Governatore del Distretto Lions 108 YA, Bruno Cavaliere, nelle conclusioni ha parlato della salernitanità di Mazzella:” Viene fuori in tutti i suoi libri: anche in questo”.