Sono stati premiati lunedì sera al Salone dei Marmi del Palazzo di Città i 176 i “Salernitani Doc”, i cittadini salernitani che con orgoglio hanno saputo identificarsi con la loro terra d’origine. Professionisti, imprenditori, medici, giornalisti, sacerdoti, ma anche casalinghe e operai, uniti da un forte sentimento d’amore e di appartenenza alla loro città che onorano quotidianamente con il loro lavoro.
Tutti hanno ricevuto la pergamena con l’attestazione di “Salernitano Doc” dalle autorità presenti: il Vescovo, Monsignor Luigi Moretti; il Sindaco Vincenzo Napoli; l’onorevole Guido Milanese, il Senatore Alfonso Andria, il Senatore Tino Iannuzzi; l’Assessore Mimmo De Maio; i Consiglieri Comunali: Roberto Celano, Giuseppe Zitarosa, Raffaele Della Valle, Gianluca Memoli, Luigi Bernabò il Presidente del Consiglio Comunale Antonio D’Alessio; l’ex Consigliere Regionale Anna Petrone e da Roberto De Luca; in occasione dell’ottava edizione del Premio, ideato e curato dal simpaticissimo e tenace Massimo Staglioli, presidente del Circolo “Salernitani DOC” e vicepresidente provinciale e regionale del “Movimento Cristiano Lavoratori”, un’associazione che si occupa di solidarietà e di promozione sociale, presieduta a livello regionale dall’avvocato Maria Rosaria Pilla, che ha collaborato all’organizzazione del Premio e della tavola rotonda durante la quale si è parlato delle “Periferie dell’esistenza”.
Dopo l’Inno di Mameli , eseguito dalla banda di Giffoni Valle Piana sono intervenuti il Sindaco Vincenzo Napoli, che ha apprezzato le finalità del Premio: “Un riconoscimento che si da a persone meritevoli che sentono fortemente il senso dell’appartenenza a questa comunità e che nutrono uno spirito identitario che inorgoglisce chi è salernitano” e il dottor Michele Cutolo, Componente della presidenza nazionale dell’MCL, ha definito Salerno :”La città Regina della Regione Campania”. L’avvocato Maria Rosaria Pilla, che ha introdotto il tema della tavola rotonda, ha ricordato che il Movimento Cristiano Lavoratori: “Profonde la sua opera sulla dottrina sociale della chiesa ed è vicino alla gente” e annunciato che “Organizzeremo un convegno di approfondimento su questo tema e su quelli che ci stanno più a cuore”. A moderare i relatori è stato il dottor Giuseppe Pantuliano, Presidente della Consulta Diocesana delle Aggregazioni Laicali, che ha spiegato che qualsiasi contesto urbano costituisce una periferia:” Anche a Salerno abbiamo delle sacche di marginalità con le quali probabilmente non abbiamo fatto i conti sufficientemente. Tante fasce della popolazione devono essere integrate nel tessuto della comunità civile”. Il giornalista Antonio Manzo ha evidenziato che i Salernitani Doc, con il loro lavoro,:” Ogni giorno fanno grande la città., al di la dei riflettori. Sono la spina dorsale della nostra comunità”.
Luigi D’Antonio, Coordinatore Gruppo Famiglie Locali AI.BI. ha ricordato che sono 240 milioni i bambini abbandonati nel mondo:” In Italia sono 30.000. Bambini che in questo momento sono ospitati in alcuni istituti o vivono per strada. Anche quando hanno la fortuna di trovare una famiglia che li adotta, la cicatrice dell’abbandono lascia sempre, in questi bambini, il suo segno, per l’eternità”. Il Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Salerno Americo Montera, ha parlato del problema dei migranti e affermato che il Premio “Salernitani Doc” è la festa di Salerno: ”E’ la festa anche di chi come me si sente fiero di essere salernitano pur avendo le proprie radici altrove”.
Le conclusioni sono state affidate all’Arcivescovo, Monsignor Luigi Moretti, che ha ricordato:”Siamo persone che condividono il cammino della vita sentendosi parte di una comunità. Questa sera festeggiamo l’appartenenza ad una comunità, che non è qualcosa di astratto, ma è la concretezza di un popolo che si riconosce e cammina insieme. Dobbiamo prenderci cura dell’altro, rispettando la sua dignità, e vivere la capacità dell’accoglienza. E’ questa la vera sfida”. L’ideatore del Premio, Massimo Staglioli, dopo l’esecuzione dell’Inno dei Salernitani Doc”, scritto da Mario Caputo, con la musica di Carmine De Rosa, ad opera del Maestro Armando Elia, ha dato avvio alle premiazioni del Premio Salernitani Doc che: “E’ dedicato a coloro che sono nati a Salerno, ma soprattutto a chi porta Salerno dentro di se” ha spiegato Massimo Staglioli. La premiazione presentata dalla giornalista Barbara Albero” è iniziata con il dottor Pier Giorgio Turco, premiato dal Sindaco Napoli. Il “medico oculista missionario”, socio del Club Rotary Est, per ben diciannove anni è andato in Africa, soprattutto in Nigeria e in Mozambico, a curare i bambini con gravi malattie agli occhi: ” Sono stati anni di volontariato molto belli che mi hanno fatto vivere in un mondo terribilmente diverso, con le sue gioie, le sue delusioni e i suoi dolori”.
Premiati poi il musicista e compositore Guido Cataldo, famoso sassofonista e direttore d’orchestra salernitano che nel lontano 1964, all’epoca dei Beatles fondò a Salerno il gruppo degli Astrali:” Con Gaetano Stella, nel 1978, siamo stati i primi a portare fuori dalla nostra città la tradizione salernitana con i musical : “Nc’era na vota e nc’era” e “San Matteo”; l’attore, autore e regista Gaetano Stella, Direttore artistico della Compagnia Animazione 90 e fondatore del Teatro delle Arti che sta preparando, proprio con Guido Cataldo, la nuova edizione di Evangelio, in occasione dell’anno giubilare: “Ho avuto sempre la mia città come riferimento primario anche per la mia attività professionale. Quando vado fuori a presentare i miei spettacoli, a chi mi chiede, sapendo che vengo dalla Campania, se sono napoletano io dico sempre con orgoglio: “No. Sono salernitano”; il sacerdote Don Natale Scarpitta, incaricato, dal Vescovo Moretti, per la pastorale giovanile, universitaria e vocazionale nell’Arcidiocesi di Salerno: ”Sono fiero di aver ricevuto questo premio che probabilmente mi è stato assegnato per l’azione che si sta svolgendo al servizio dei giovani in questa città”; il Sacerdote Giuseppe Greco, parroco della Chiesa di Ogliara, vice parroco della chiesa di Sant’Eustachio e Cappellano della Polizia di Stato che è stato premiato dal vescovo Monsignor Luigi Moretti; il dottor Corrado Liguori, Presidente del CDA della Fondazione Scuola Medica Salernitana; il dottore commercialista Antonio Sanges , campione nazionale di scherma e attuale presidente dell’associazione sportiva “Salernitana Sporting” ( il premio è stato ritirato dalla figlia Benedetta); la professoressa Maria Antonietta Del Grosso, dottore di ricerca in Storia Moderna all’Università di Salerno, che da oltre trent’anni studia la Salerno rinascimentale; il giornalista professionista sportivo Fabio Setta; responsabile della redazione sportiva del quotidiano “Le Cronache” e Direttore responsabile del mensile di cultura e informazione sportiva l’Atleta; il farmacista Luigi Sapere; il simpatico giornalista di cronaca nera e giudiziaria Mario Memoli; il Past President del Club Rotary Salerno Est, Camillo Volzone; l’ingegner Biagio Garofalo, socio Panathlon e Project Management nei Sistemi Informativi presso l’Università di Salerno; il dottor Giovanni Carmando del Centro Medico Salus; il Professor Michele Sabino, già Preside del Liceo Artistico Sabatini, fratello del pittore Matteo:” Sono nato in Via Roberto il Guiscardo, nel cuore antico della città”; la dottoressa Francesca Girardi, Presidente dell’Associazione DEA che si occupa di problematiche sociali:” A breve organizzerò un convegno sulla violenza sulle donne”; l’ingegner Antonio Baldi; il professor Riccardo Rampolla, già direttore del settimanale cattolico “Agire” e Direttore del “Bollettino Diocesano”; il dottor Sergio Cosentino; l’avvocato Fabrizio Murino; il Cavalier Matteo Campagna, noto carrozziere della Zona Industriale, l’ex pugile Vincenzo Casella che ha militato nei pesi leggeri ed è stato Campione Italiano nella categoria dilettanti dove ha disputato più di cento combattimenti: ”Dovevo partecipare alle Olimpiadi di Monaco, ma per delle incomprensioni con l’allenatore federale non andai. Sono passato nei professionisti dove ho disputato, imbattuto, cinque incontri prima di appendere i guantoni al chiodo.
Da trent’anni sono allenatore della Pugilistica Salernitana”; il gallerista d’arte Giuseppe Figliolia; Angela Somma, Patron della Salerno Basket; il professor Ferdinando Amendola, Primario della Clinica Tortorella; Francesco Abate, l’avvocato Giancarlo Adamo, l’avvocato Ilaria Albano, la dottoressa Claudia Albano; il professor Matteo Albano, il dottor Vincenzo Albano, Anna Alfieri, Antonio Alfieri, Filomena Alfieri, Renato Alfinito, Umberto Altieri, Anna Amati, Luigi Amatruda, il professor Enrico Anastasio, Matteo Anastasio, Pasquale Arpino, Luigi Avallone, Vincenzo Autuori, l’avvocato Alberto Avarista, l’avvocato Rocco Avarista, Luigi Avino, il dottor Antonio Barone, l’avvocato Gilda Barone, Giuseppe Cantarella, il dottor Mirko Cantarella, il dottor Anacleto Carbonara, il dottor Roberto Carbone, Antonio Carpentieri, Doriana Cascini, Mario Catone, il ragionier Giovanni Ceni, Luigi Cibelli, Raffele Cicalese, Vincenza Collina, Giovanni Consiglio, Salvatore Consiglio, Raffaele Cuoco, Ciro D’Agostino, Giovanni D’Agostino, Francesco D’Amato, Vincenza D’Aniello, Matteo D’Elia, Giovanni De Luca, l’avvocato Gabriella De Martino, Giuseppe De Santis, il geometra Matteo De Santis, l’ingegner Ernesto De Sio, l’avvocato Valeria De Sio, Francesco Di Fabio, Lucio Di Filippo, Antonio Di Giacomo, Alfonso Di Giuseppe, Alfredo Esposito, Matteo Esposito, il dottor Vincenzo Esposito, Antonio Figliolia, Margherita Figliolia, Antonio Fiorillo detto Tonino, ex allievo dell’Orfanatrofio che ha suonato nelle bande, nei circhi equestri e con il gruppo dei “Brummel’s: “Ho suonato con il sax anche in Germania, Libano e Lussemburgo e all’Africana. Adesso suono le tastiere. Fino a cinque anni fa facevo piano bar all’Hotel Baia”; il dottor Gianni Fiorillo, la dottoressa Corinna Fumo, Manlio Galdo, Giuseppe Galioto, Mario Giannatasio, Aldo Giordano, il luogotenente Ambrogio Ietto, il ragionier Marcello Giuseppe Iovine, Aniello Itri, Domenico Itri, Giuseppe Itri, Antonio Lamberti, Vincenzo Lamberti, Matteo Lambiase, il dottor Gianpaolo Landi, Ciro Liambo, Emilia Liguori, Antonio Luisi, Aniello Marotta, Liviana Marini, Enrico Meace, Antonio Memoli, Rosario Memoli, Vincenzo Memoli, Maria Grazia Monaco, Giorgio Muraro, il professor Francesco Nappi, Rossella Nicastro, Angelo Nobile, il direttore sportivo Gioacchino Novelli, Alberico Noschese, Carmine Oncia, Leopoldo Palumbo, Vincenzo Pandolfi, Gianfranco Paolino, Franco Papa, Armando Pappalardo, la dottoressa Maria Pederbelli, Roberta Pisano, Biagio Pisapia, Claudia Pisapia, Francesco Pivetta, Luigi Prinzi, Edmondo Ricci, Antonio Ricciardi, il professor Matteo Ricciardi, Gianpiero Romanelli, Michele Romeo, Fabiana Ronga, Luca Ronga, Annamaria Rosolia, Emilia Rossi, il ragionier Nicola Sabetta, Rosa Sabetta, Ciro Santamaria, Anna Santoro, Renato Santoro, Giovanni Santucci, Giuseppe Santucci, Alfredo Savignano, Annamaria Scariati, Elio Scariati, l’ingegner Paolo Scarpone, Domenico Scoppetta, Edmondo Scoppetta, Gaetano Serpico, Ciro Sica, il dottor Oreste Somma, Alessandro Stanzione, Mario Stanzione, Raffaele Sautto, Renata Tafuri, nipote del noto pittore, impegnata da anni nel mondo teatrale; il ragionier Carlo Tenore, Maria Rosaria Torlino, Ciro Trevisone, Pier Francesco Trucillo, la professoressa Lucia Turi, Antonio Vallecaro, il ragionier Giuseppe Vallecaro, Mario Ventura, Salvatore Ventura, Tullio Ventura, Giacinto Vicinanza, il dottor Stanislao Vicinanza, Mario Vignes, Bruna Villacaro, il dottor Ugo Viola, Elena Visconti e la dottoressa Sabrina Zafarana.
Sin dalla prima edizione del premio a premiare i Salernitani Doc sono stati: l’onorevole Guido Milanese: ”E’ ormai un appuntamento inderogabile al quale partecipo con grande gioia ed entusiasmo. Una manifestazione di grande respiro” e il Senatore Alfonso Andria che ha sottolineato l’importanza del premio: “Si allarga sempre più questa bella rete di salernitanità che Massimo Staglioli e l’MCL hanno saputo costruire. Seguo la manifestazione dal suo nascere e ogni anno cresce sempre di più. Un premio ideato con intelligenza che premia sia i soggetti più accreditati e più noti, sia i soggetti che nel silenzio, però nella quotidianità, svolgono un lavoro ugualmente utile per la crescita civile, culturale e sociale della nostra città”.