scritto da Redazione Ulisseonline - 18 Ottobre 2015 14:18

Salerno, rimpatriata al Club Velico di musicisti e cantanti dei favolosi anni ‘60

Suonavano la musica dei Beatles o cantavano le canzoni di Bruno Martino, Fred Bongusto e Peppino di Capri  nel periodo dei “favolosi anni ’60”. Stiamo parlando di dodici  artisti salernitani che in quegli  anni  suonavano nei gruppi musicali più in voga come “Gli Astrali”, “I Brummel’s”, i “Sinners” i “G Man” o in giro per il mondo: in grandi alberghi o  sulle navi da crociera.

Si sono ritrovati venerdì sera,  nel salone del Club Velico Salernitano, per una  rimpatriata goliardica durante la quale, con un po’ di nostalgia, hanno raccontato i loro  ricordi  e le loro emozioni di quegli anni.

Alcuni sono arrivati anche da lontano, come il pianista  Carlo Argenziano che è venuto da Atene dove vive, o come il cantante e chitarrista  Michele Avagliano, venuto dalla Francia. Da Milano invece sono arrivati   il chitarrista Ottavio D’Incecco,   e Berardo Russo, fratello di Alfonso Russo, in arte  Tony Rossi, scomparso l’anno scorso. Da Brindisi è arrivato invece   il batterista  Fulvio Forleo.

Gennaro Venutolo Pietro D'Elia Carmine De Rosa Matteo Macera Romano LandolfiAlla serata hanno partecipato anche gli altri artisti salernitani:  il batterista  Matteo Macera; il sassofonista Tonino Fiorillo, il batterista Andrea Zolferino; il bassista Germano Cosenza; il sassofonista Giulio Trimarco e il tastierista  Enzo Bevilacqua. Ritrovatisi grazie a  Ottavio D’Incecco  che  li ha cercati su skype e su facebook,  tra  abbracci, sorrisi, pacche sulle spalle e qualche simpatico sfottò,  hanno bevuto un caffè insieme raccontando le loro storie. Il chitarrista   Romano Landolfi, con il suo gruppo, negli anni ’60,  ha  suonato nei più famosi locali della Costiera Amalfitana: “Ho suonato  anche alla   “Buca di Bacco  e all’Africana”.  Landolfi è stato in America, Medio Oriente, Germania: ”Ho girato tutta l’America e sono stato, dal 1984 al 2011,  al “Walt Disney World” in Florida”.

Lì Landolfi, oltre a suonare e cantare in varie lingue, dirigeva una grande orchestra, composta da circa sessanta musicisti, che proponeva concerti di musica classica e  lirica. Ha accompagnato alla chitarra anche alcuni cantanti italiani: ”Ho suonato la chitarra elettrica  con Peppino Gagliardi, Mario Merola, Gloriana,  Pino Mauro e   Mario Abate”.

Ottavio D’Incecco, che vive a Milano, ha imparato a suonare la chitarra proprio  con Romano Landolfi, poi ha suonato in diversi gruppi:” Per parecchi anni ho suonato nei “Sinners” di Carmine De Rosa. Nel 1962 ho avuto la fortuna di suonare nella seconda orchestra che precedeva quella che accompagnava Lelio Luttazzi e Mina al Sea Garden. Ho suonato anche con Mino Reitano e Luciano Rondinella”.

D’Incecco sta pensando di organizzare un grande concerto con tutti i musicisti di quegli anni: “Se ci riesco vorrei organizzarlo per la prossima edizione di “Salernitani Doc”.

Il pianista Carlo Argenziano ha iniziato a suonare in un complesso nato nel 1958: “Lo fondò un batterista di Trento con il quale suonavo nei locali del Nord Italia. Poi tornai a Salerno dove conobbi il batterista Franco Scelzo che mi presentò  il cantante Alfonso Russo (Tony Rossi)  e  il bassista Salvatore Cinque: con loro, insieme a Renato Giordano,  fondammo i Brummel’s. Si unì al gruppo anche  un sassofonista molto bravo, Vincenzo Senatore: facemmo delle tournee nel Nord  Italia. Sono stato poi per circa venti mesi  in Germania con Romano Landolfi e a Parigi con  i “The Sounds” con i quali ho prodotto due long play.    Quando Alfonso Russo fondò la band “Tony Rossi e la sua Orchestra” tornai a Salerno. Con loro abbiamo suonato in Medio Oriente dove proponevamo un repertorio composto da brani ballabili”. Argenziano che lo scorso anno ha ricevuto il premio di “Salernitano Doc”, durante la ormai tradizionale manifestazione organizzata dal vulcanico Massimo Staglioli, si  è  sposato  ad Atene dove vive  da 45 anni. “Ho scritto anche una autobiografia corredata da un Cd   che sarà pubblicata a breve”.

Gianni Chirico Andrea Zolferino Pietro D'Elia Gennaro Venutolo Carmine De Rosa al locale O' Sicilian di Salerno oggi BogartIl contrabbassista  Germano Cosenza, suonava nel famoso gruppo degli “Astrali” fondato da  Guido Cataldo  che negli anni ’60 e ’70 ebbe un grande successo esibendosi nei maggiori locali italiani. :”Con loro ho suonato in tutti i locali della Costiera Amalfitana, dalla Fregata alla Buca di Bacco”  ed anche in quella cilentana: alla “Taverna dei Monaci” ad Agropoli e al “Lanternone” di Palinuro. Suono ancora per hobby. Ogni brano, ogni canzone è legata ai luoghi, alle persone, agli amici  di quel tempo”.

Anche  Michele Avagliano cantante, chitarrista e bassista ha cominciato a suonare la chitarra con  gli “Astrali”. Poi è entrato a far parte del gruppo dei “Brummel’s” con Enrico Parrilli, fino a quando ha cominciato a suonare nei Club Méditerranée,  nei  grandi Hotel e  per trent’anni sulle navi da crociera francesi e americane:”55 anni di carriera durante i quali ho vissuto grandi emozioni! Naturalmente, Avagliano, che  continua a suonare in Francia dove vive, ha raccontato di quando suonava  in Costiera Amalfitana:” Al “Capodorso”, alla “Torre Normanna”,  all’Hotel Luna, all’Africana e alla “Buca di Bacco” di Positano”.  Ex batterista degli “Astrali” è stato Matteo Macera:” Sono stato anche  all’estero per oltre cinque anni. Ho suonato con le Big Bands americane, nell’orchestra dello spettacolo” Holiday on Ice”, in quella del “Circo di Stato di  Mosca” , in quella del “Circo di Berlino”  e in quella del “Circo Americano”. Ho accompagnato  a Napoli i più grandi cantanti degli anni ‘70 e ‘80 tra i quali Nino Fidenco, Peppino Gagliardi e tanti altri. Ho concluso la mia carriera con “Gli Showman” di Mario Musella”. Macera, che ogni tanto suona con il fratello, il sassofonista Leo Macera, ha anche lavorato in “Radio Diffusione Campania”:” Collaborava con me il giovane Tommaso D’Angelo”. Poi, nel 1986,  ha rilevato  “Radio Tris Salerno” dove per circa venti anni ha proposto la migliore musica del momento.

Anche il batterista  Andrea Zolferino ha fatto parte degli “Astrali”:” Sono stato uno dei più anziani del gruppo anche se  dovendo lavorare alla “Sometra”, l’azienda di trasporti pubblici salernitana,  non potevo partecipare a tutte le prove. Sono  stato con Romano Landolfi in Germania. Ho suonato con  Bebè Carotenuto, Gimmy Caravano e con Franco Maddaluno  col quale fondammo “I Cinque del Sud”  con Enzo Magliano, Rosario Bonavoglia e il dottor Cioffi: suonammo anche alla “Buca di Bacco” a Positano”.

284857_1884138782451_6067561_n (1)Tonino Fiorillo,  ex allievo dell’Orfanatrofio Umberto I,  suona  da quando aveva 11 anni:” Ho suonato  nelle bande, nei circhi equestri e con il gruppo dei “Brummel’s. Ho suonato con il sax  anche  in Germania, Libano  e Lussemburgo e  all’Africana dove venivano Agnelli e Jacqueline Kennedy  ai quali piaceva molto la nostra canzone “Abat-Jour”  cantata da Tony Rossi”. Adesso suona le tastiere: “Fino a cinque anni fa facevo piano bar all’Hotel Baia”.  Il batterista pugliese  Fulvio Forleo, che lavora nel settore farmaceutico,  ha iniziato a suonare per passione, da autodidatta.

“Durante una tournée musicale,  nel 1968,  ho conosciuto Tony Rossi e sono entrato a far parte del suo gruppo nel quale sono stato per parecchi anni. Suonavamo i brani classici americani e quelli dei Beatles nelle sale di grandi alberghi internazionali  come l’Hilton  e lo Sheraton, prevalentemente del Medio Oriente. Abbiamo suonato anche in Costiera  a Maiori  e all’Hotel Luna di Amalfi. Tony è stato per me come un fratello, sono qui per ricordarlo con affetto”.

Il  fratello di Tony Rossi, Berardo Russo, ha raccontato che Tony Rossi ha partecipato negli anni ’60, per tre anni consecutivi,  a “Un Disco per l’Estate”, una  manifestazione canora  radiotelevisiva che era un po’ l’equivalente estivo  del “Festival di Sanremo”. Tutti i musicisti salernitani  hanno conosciuto nel suo negozio di strumenti musicali,  che stava in    Via Francesco Manzo,  Giulio Trimarco ” Ho fornito gli strumenti a tutti questi giovanotti”, ha raccontato sorridendo. Trimarco che suona  il sax:” Ho iniziato lo studio del clarinetto con il Maestro Savo del Conservatorio di Salerno, poi sono passato al sax contralto.  Con il mio amico Vittorio Perillo abbiamo fondato, negli anni  ’80, il duo degli “Ever Green”.

Presente anche Enzo Bevilacqua, tastierista di Pino Mauro e Gloriana:” Ho fatto parte dell’orchestra  che suonava alla Rai in occasione del programma musicale dedicato alla canzone napoletana : “Napoli Prima e Dopo. Con il gruppo “Salerno Cinque” siamo stati in giro per il mondo,   accompagnando Tullio De Piscopo, Marcella Bella, Al Bano e Romina Power. Abbiamo suonato anche  allo stadio Madison Square Garden  di New York”. Tutti si sono dati appuntamento al prossimo anno con l’impegno di far partecipare anche i tanti altri artisti salernitani che hanno fatto la storia della musica a Salerno.

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2 risposte a “Salerno, rimpatriata al Club Velico di musicisti e cantanti dei favolosi anni ‘60”

  1. Tutti grandi personaggi che hanno fatto la storia della musica,sono riusciti negli anni a portare la nostra musica in giro per il mondo,orgoglio Salernitano…..

  2. Desidero ricordare chi non c’è più, ma faceva parte marginale di tutti i personaggi citati: Salvatore Casale, Sasà per alcuni, Turuccio per gli amici intimi (mio fratello).

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