scritto da Redazione Ulisseonline - 18 Ottobre 2015 13:24

Virtus Entella 1 – Salernitana 0: terzo indizio per una prova, è crisi nera!

Chiavari. Il Tigullio, terra di pesto olio e vini doc, rimane indigesto per la Salernitana che subisce la terza dolorosa sconfitta di fila. Dopo la battuta di arresto di Crotone – durissima – e la gara dell’Arechi persa contro il Trapani – sfortunata – questo bruciante stop apre senza ombra di dubbio una vera e propria crisi nera per gli uomini di mister Torrente. Ma vediamo com’è andata.

La cronaca. Granata in formazione rimaneggiata per le contemporanee assenze di Lanzaro e Colombo in difesa, Eusepi e Gabionetta – mattatore in questo avvio di campionato – avanti.

Torrente, davanti a Strakosha, propone Empereur, che gioca una discreta partita, sull’out difensivo destro, con Schiavi e Trevisan al centro e Rossi a sinistra. Bovo e Moro ai lati di capitan Pestrin a centrocampo, Sciaudone alle spalle del duo d’attacco Coda – Donnarumma. Parte bene la Salernitana che mostra un piglio autoritario con squadra alta e pressing nella metà campo avversaria ma, come troppo spesso accade, in questa fase della stagione, al primo innocuo rovesciamento di fronte i padroni di casa vanno in rete.

Un cross di Masucci dalla trequarti difensiva sinistra sembra giungere comodo tra le mani di Strakosha che smanaccia su contrasto (falloso? il dubbio rimane) di Caputo, attaccante virtussino, per il comodo tap-in di Costa Ferreira che insacca a porta vuota.

È il 9’ del primo tempo, eppure è l’episodio decisivo della giornata. La Salernitana prova a riorganizzare le idee e ad abbozzare una timida reazione che si limita ad uno sterile e monotono dominio territoriale sino al 30’ quando l’ennesimo episodio sfavorevole spegne i sogni di rimonta. Capitan Pestrin, dopo un giallo per fallo tattico, intraprende una battaglia dialettica con il signor Baracani da Firenze, arbitro del match, che si chiude col rosso ingenuo evitabilissimo e decisivo per il centrocampista di mille battaglie. Va da sé che un uomo della sua esperienza non dovrebbe cadere in questi errori lasciando i suoi compagni in inferiorità numerica per oltre un’ora. Il primo tempo si chiude con i granata che provano ad occupare meglio il campo senza poter colpo ferire.

La ripresa prosegue sulla stessa falsariga della prima parte di gara, la squadra di mister Aglietti ha gioco facile nel far circolare palla e nel far correre a vuoto i ragazzi di Torrente che hanno il merito di provare ad impensierire la difesa di casa ma c’è da annotare solo una conclusione a fil di palo di Donnarumma. Milinkovic per Coda – ancora mediocre la sua gara – Troianiello per l’infortunato Bovo – continua a piovere sul bagnato – e Perrulli per Empereur provano a dare quella scossa necessaria a cercare il pareggio ma la Virtus Entella riesce a chiudere la gara abbastanza agevolmente, andando più vicina al raddoppio di quanto non vada la Salernitana vicina al pareggio.

I cinque minuti di recupero chiudono una partita brutta e stregata.

La Nota. Non possono e non devono assolutamente rappresentare un alibi le assenze, né lo può più essere la condizione fisica, piuttosto può essere l’arbitraggio sotto la lente di ingrandimento. Riecheggiano profetiche le parole del patron Mezzaroma che in settimana ventilava l’ipotesi di un dossier arbitri; ha destato non poche perplessità la facilità con cui sono stati estratti i cartellini a discapito dei granata. Va detto però, per amor di cronaca che in otto gare – cinque delle quali chiuse con l’uomo in meno – la Salernitana ha collezionato ben 35 cartellini gialli: troppi! Senza se e senza ma. Una squadra stranamente nervosa, nonostante la partenza boom, che avrebbe dovuto avere un atteggiamento più morbido tenuto anche conto della grande esperienza, sempre rivendicata, della rosa.

Sala stampa. Vincenzo Torrente (nella foto) in sala stampa si sofferma sugli aspetti positivi della gara: “Come successo contro il Trapani anche oggi c’è stata una grande prestazione. Ci siamo confermati anche in inferiorità numerica e non posso rimproverare niente ai miei ragazzi che hanno disputato una buona gara. Siamo mancati sotto porta ma ci abbiamo provato fino alla fine. La prestazione c’è stata e sotto il profilo dell’impegno non posso rimproverare niente alla mia squadra”. Incalzato dai cronisti ha poi aggiunto: “Ci sono stati tanti episodi negativi nei nostri confronti mentre certe valutazioni per gli avversari non sono state fatte. Dispiace per un’altra sconfitta che non meritavamo. I risultati sicuramente sono negativi ma le prestazioni no: sono fiducioso perché la squadra c’è, ha dei valori e ha bisogno soltanto di ritrovare qualche giocatore al meglio ma le potenzialità ci sono e possiamo riprenderci presto”.

Non è ancora tempo di processi sommari e affrettati, per fortuna i punti accumulati nelle prime gare ora sono la scialuppa di salvataggio cui aggrapparsi prima del naufragio. Fondamentale sarà l’atteggiamento di tutte le componenti – società, staff tecnico, rosa, tifosi, media locali –  che ora dovranno essere brave a fare quadrato e remare nella stessa direzione, perché, non va mai dimenticato, l’obiettivo fondamentale sarà la difesa della categoria. Parafrasando Flaiano la situazione è grave ma non è seria: sabato 24 all’Arechi con il Cesena l’occasione di respingere tutti i fantasmi al mittente.

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