Cava, aria di trasloco a Palazzo di Città: il consigliere Di Matteo entra in maggioranza
Aria di traslochi al Comune di Cava de’ Tirreni e spostamenti dell’asse di equilibrio in favore dell’attuale Amministrazione. Il consigliere comunale Massimiliano Di Matteo ha annunciato, nell’ambito di una conferenza stampa tenutasi stamattina nella sala gemellaggi del Palazzo di Città, il suo passaggio in maggioranza che di fatto adesso doppia la minoranza per sedici componenti, sindaco escluso, contro otto.
Alla presenza del sindaco Vincenzo Servalli e di diversi membri sia della Giunta che del Consiglio comunale (tra cui l’assessore Enrico Polichetti e i consiglieri Del Vecchio, Narbone e Altobello) Massimiliano Di Matteo ha spiegato le motivazioni della decisione del movimento Amiamo Cava, da lui presieduto, nella scelta della continuità con il percorso politico cominciato già in periodo elettorale, caratterizzato da un appoggio limpido e privo di maschere o artifizi, dando il proprio contributo alla vittoria al ballottaggio.
“Eravamo in una sorta di purgatorio -ha affermato Di Matteo- e così, durante una serie di riunioni con il Sindaco incentrate sui punti programmatici, è scaturita la decisione di appoggiare l’attuale maggioranza in assise comunale”.
L’avvocato Di Matteo ha tenuto a precisare che non ha chiesto alcuna contropartita in cambio di questa decisione, quindi nessun assessorato o altro incarico, giacché Amiamo Cava mette a disposizione i suoi componenti per lavorare e dare serenità alla città, al di là delle ideologie.
Dal canto suo, il sindaco Vincenzo Servalli si è detto entusiasta della decisione.
“Con l’arrivo di questi amici -ha detto- si rinforza un progetto politico che ha bisogno del sostegno dei tanti animati di buona volontà”.
Ha poi proseguito dichiarando che il quadro attuale è molto difficile (sic!) ed ha asserito che “il sindaco ha bisogno di aiuto da parte della città perché solo insieme alla città possiamo uscire dal pantano in cui ci troviamo”.
Occorre, a suo dire, un impegno straordinario da parte non solo della giunta, ma di tutti per venire a capo della complessità dei problemi che sono stati lasciati a marcire negli anni passati.
La conferenza è stata occasione per il primo cittadino di parlare di altri temi scottanti, come i fondi PIU Europa. Il sindaco Servalli ha spiegato agli astanti di essere andato nei giorni scorsi in Regione per un resoconto sullo stato dell’arte dei suddetti e aver dovuto constatare la magra figura fatta da Cava de’ Tirreni perché lo stato di attuazione dei PIU Europa si attesta in maniera estremamente ridotta rispetto ad altri comuni.
“Il risultato è -ha continuato Servalli- che noi dovremo rendicontare al 31/12/2015 opere che non riusciremo a completare entro tale data. Mi è stata paradossalmente contestata la scelta di fermare il progetto in cantiere per Piazza San Francesco, un’opera che teoricamente dovremo rendicontare entro la fine dell’anno. Si è perso il senso della misura tra le parole ed i fatti”.
Con umiltà e fatica l’Amministrazione, fa sapere il Sindaco, sta cercando di rimettere in ordine la situazione. Facendo una summa dei primi tre mesi di lavoro di amministrazione, Servalli ha parlato di lavoro intensissimo di lotta al degrado urbano, con a suo avviso piccoli margini di miglioramento, anche se nella consapevolezza che ancora tanto c’è da fare.
A margine della conferenza è stata data nota dell’ Operazione Sicurezza che si è svolta nella notte scorso e ha viste impegnate diverse forze dell’ordine (Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia Locale, Polizia di Stato) per il controllo del territorio di Cava de’ Tirreni. Il sindaco Servalli ha precisato che un’operazione di questa portata mancava da diversi anni in città. I risultati sono stati eccellenti e l’operazione, cui ha dato il suo contributo anche l’assessore al Centro Storico Enrico Polichetti, si rifarà presto perché la sicurezza è uno dei capisaldi dell’azione amministrativa.
“A Cava i delinquenti non passano -ha concluso il Sindaco-lotta al degrado urbano, riqualificazione degli spazi pubblici, sicurezza del territorio, questi i cardini della svolta buona”.