Cava, Marco Senatore lancia un nuovo movimento politico: “CIVITAS 2.0”
Nasce un nuovo movimento civico nel già affollato panorama politico cittadino. Si tratta dell’ associazione politico-culturale “CIVITAS 2.0”, che ha tra i suoi fondatori l’avv. Marco Senatore, eletto dai soci fondatori all’unanimità quale presidente, e da un nutrito gruppo di cittadini cavesi che non considerano esaurito il loro compito civico nella partecipazione alle ultime elezioni.
“L’associazione, come dice il nome stesso, è un’entità civica e politicamente indipendente – ha spiegato il presidente Marco Senatore, già consigliere e assessore comunale nelle passate amministrazioni comunali- poiché intendiamo essere veicolo trasversale a qualsiasi aggregazione partitica delle esigenze della comunità cui cercheremo di dare risposte soddisfacenti”. Il gruppo è composto da persone che vogliono mettersi in gioco nell’importante missione di risollevare le sorti della città, partendo dalla comunità, dalla gente comune, quella che esprime forza e professionalità, modestia e caparbietà, ponendosi come piattaforma di lancio di un nuovo protagonismo civico”.
Il numero 2.0, secondo le intenzioni dei fondatori, indica proprio il voltare la pagina e ricominciare facendo tesoro delle passate esperienze, della storia e della buona politica del passato.
“Dopo i sussulti politici che hanno visto spaccarsi e sbriciolarsi diverse compagini partitiche locali -prosegue Senatore- Civitas 2.0 vuole essere uno spirito innovativo che sorge all’orizzonte cavese, un’occasione di partecipazione e rinnovamento a cui tutti i cittadini, di qualsiasi estrazione sociale, possono dare il proprio contributo. Cita la Carta Olimpica: “La pratica dello sport è un diritto dell’uomo. Ogni individuo deve avere la possibilità di praticare lo sport senza discriminazioni di alcun genere e nello spirito olimpico, che esige mutua comprensione, spirito di amicizia, solidarietà e fair-play”. Civitas 2.0 vuole traslare questo diritto fondamentale all’ambito politico affinchè ogni cittadino abbia la possibilità di poter esprimere il proprio pensiero civico e modificare la storia della propria vita e quella dei propri figli”.