scritto da Redazione Ulisseonline - 07 Settembre 2015 08:42

Vittorioso esordio in campionato della Salernitana contro l’Avellino: 3 – 1

Pubblico e clima delle grandi occasioni per la prima di campionato cadetto nel principe degli stadi. Oltre 22.000 spettatori, inclusi i duemila irpini, cantano a squarciagola per incoraggiare i propri beniamini tra la curiosità per l’esordio in campionato e il desiderio di prevalere nel derby campano servito d’emblée.

La velenosa (e afosa) coda estiva non da pace e contribuisce a rendere ancora più entusiasmante una gara che è andata ben oltre le aspettative. Straordinarie le misure di sicurezza messe in campo dalla questura che hanno impedito qualsiasi contatto tra le tifoserie che, oltre qualche goliardico sfottò, hanno seguito e tifato per la propria squadra nell’assoluto rispetto delle parti. Spettatori e telespettatori – ricordiamo l’esclusiva della pay tv satellitare – che hanno assistito sin dalle prime battute ad uno spettacolo che si fa fatica a vedere anche in serie A, gara combattuta, aperta e spettacolare che ha contribuito a riempire i taccuini dei cronisti. Ma andiamo con ordine.

 salernitana curva

Prima frazione. Al 1’ un brivido scuote l’Arechi ma il gol di Tavano è annullato per fuorigioco. Al 4’ è la Salernitana a sfiorare il vantaggio con Sciaudone che colpisce il palo esterno dopo una sponda di Eusepi con Frattali, estremo difensore ospite, spettatore non pagante. Al 6’ tocca a Pestrin provare la conclusione sbilenca dalla distanza. Gli irpini di lì a poco pareggiano il conto dei legni: all’8’ Trotta colpisce il palo esterno.

Al 12’ la partita si sblocca grazie a Gabionetta (nella foto sotto): azione spettacolare e insistita sulla destra con Sciaudone che prova a calciare, la difesa avellinese in qualche modo si salva ma, nell’area piccola, il brasiliano con una girata al volo spedisce la sfera alle spalle di Frattali. E’ il gol che fa impazzire l’Arechi.  Gioia che dura poco, al quarto d’ora l’Avellino pareggia con Trotta, bravo a ribattere in rete il tiro di Insigne non trattenuto da Strakosha, probabilmente infastidito anche dalla posizione di Tavano. Intorno alla mezz’ora Lanzaro si rende pericoloso di testa sugli sviluppi di un angolo ma Frattali respinge, poi ancora il difensore granata non riesce ad inquadrare lo specchio della porta con un tiro di esterno destro che sorvola di poco la traversa. Il primo tempo si chiude con Eusepi claudicante vittima di un contrasto duro.

gabbioneta salernitana

Secondo Tempo. La ripresa inizia con Coda in campo per l’infortunato Eusepi e con Strakosha subito protagonista su Gavazzi al quale devia in calcio d’angolo un pericoloso tiro. Il giovane portiere dimostra di avere buona personalità e risponde a più riprese alle sollecitazioni ospiti con sicurezza. La Salernitana fatica a organizzarsi e i Lupi sembrano controllare bene la gara, ma all’11’ Gabionetta sale sugli scudi: Pestrin effettua un lancio a tagliare il campo da 40 metri, pescando il puntero carioca nell’area biancoverde, il brasiliano controlla di destro e poi col sinistro fa partire un tiro a giro che non lascia scampo a Frattali. La Salernitana dopo il vantaggio fatica a controllare la gara e subisce il ritorno sterile dell’Avellino che non produce grossi pericoli per la retroguardia granata dove spicca la prestazione di Schiavi. Intanto il protagonista assoluto – Gabionetta – lascia il campo a Troianiello, dopo la sostituzione di Sciaudone con Moro. Gli irpini provano a rendersi pericolosi su palla da fermo, la retroguardia granata non si fa sorprendere con Lanzaro che riscatta qualche imprecisione e Strakosha che pulisce l’area di rigore con determinazione. I minuti sembrano non passare mai per i tifosi di casa che sognano la vittoria ma temono la beffa. Nell’ultimo minuto di recupero Troianiello, solo davanti a Frattali, liberato magistralmente da Donnarumma, che taglia a fette la difesa ospite, fissa il risultato sul 3-1 e libera definitivamente l’entusiasmo del popolo granata che già si è innamorato della sua nuova creatura, nonostante le solite sterili polemiche figlie di inutili incomprensioni.

I Protagonisti. Gabionetta per la doppietta personale ma soprattutto per la determinazione, mai ammirata a queste latitudini, nel rincorrere ogni avversario rintuzzando i tentativi di ripartenza ospite. Torrente per la meticolosa preparazione della gara e per l’attenzione palesata dal primo all’ultimo minuto; il mister cetarese sul pezzo fino al triplice fischio. L’Arechi (il tifo e l’ambiente) che, come ama spesso dire il patron Lotito, rappresenta il vero valore aggiunto per questa squadra e che può essere un fattore rilevante per un campionato da protagonisti.

Sala stampa. Apre un Lotito sfuggente per un aereo che non lo aspetta:“Quella di oggi è una vittoria meritata ottenuta con qualità, determinazione, forza fisica, cuore e testa, grazie anche all’apporto dei tifosi che hanno consentito a questa squadra di essere più responsabile e più stimolata contro una formazione ostica, coriacea e determinata, abituata a giocare in questa categoria”.

Un Gabionetta soddisfatto e sorridente quello sceso in sala stampa a fine gara:“Quella di oggi è stata una vittoria che ha evidenziato lo spirito di gruppo, il sacrificio ha fatto la differenza. Mi trovo bene in questo 4-3-3, adesso dobbiamo continuare a lavorare e migliorare”. “Il gol più bello è stato sicuramente il secondo” – ha aggiunto Gabionetta – “il più difficile il primo e li voglio dedicare alle mie bambine”.

“Faccio innanzitutto i complimenti ai ragazzi, hanno giocato una grande partita soffrendo per una grande parte di gara e grazie ai tifosi per il loro sostegno perché ci hanno aiutato. Dopo il gol dell’Avellino abbiamo reagito alla grande, soprattutto Strakosha e sono contento della sua prestazione e della squadra”. Così ha esordito Vincenzo Torrente al termine di Salernitana – Avellino. Sulla gara: “Abbiamo impostato la gara bene, abbiamo concesso poco ad un attacco di grande rispetto come quello dell’Avellino. Siamo soddisfatti della prova della squadra, anche i ragazzi che sono entrati sono stati determinanti.”

Il campionato cadetto è una maratona lunga 42 giornate molto difficile e molto equilibrata, proprio per questo la vittoria convincente e meritata della Salernitana va inquadrata nel modo giusto facendo tesoro dei punti incamerati e degli spunti che la gara d’esordio ha fornito, con la certezza che chi di dovere ha preso gli appunti. Intanto il branco di Lupi è stato ricacciato nella propria tana!

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