Presentato l’Osservatorio congiunturale sulle imprese del commercio al dettaglio dell’alimentazione realizzato da Format Research per Fida. Peggiorano i giudizi dei dettaglianti alimentari con riferimento al livello dei ricavi a causa dei consumi spinti fortemente verso il basso.
Nei giorni scorsi è stato presentato a Roma l’Osservatorio congiunturale sulle imprese del commercio al dettaglio dell’alimentazione realizzato da Format Research per Fida, la federazione italiana dettaglianti dell’alimentazione di Confcommercio. La rilevazione fotografa la situazione durante il primo semestre del 2017 e traccia alcune previsioni per il secondo semestre dell’anno. Peggiorano i giudizi dei dettaglianti alimentari con riferimento al livello dei ricavi a causa dei consumi spinti fortemente verso il basso. Tra le imprese che hanno visto ridursi i ricavi, oltre la metà è stata costretta a rivedere i propri piani di investimento o ad intervenire sugli organici, contribuendo al rallentamento della dinamica occupazionale.
In questo contesto non aiuta l’abolizione dei voucher ed emerge chiaramente un malcontento dovuto, da una parte, all’eliminazione dello strumento, dall’altra alla tipologia di contromisura adottata, i cosiddetti «nuovi voucher». La pressione fiscale è giudicata in aumento dall’85,9% degli operatori e torna difficile il rapporto con le banche, dove diminuiscono le imprese che ricevono risposta positiva alla richiesta di credito.