Minori, sarà inaugurata sabato la mostra del medico-pittore Antonio Daponte
Antonio Daponte, medico oncologo all’ Istituto Nazionale Tumori “G. Pascale” di Napoli, continua il suo percorso pittorico iniziato già da qualche anno.
Nella pittura del medico-artista c’è un “pizzico” di Marcel Proust che nella sua “Alla ricerca del tempo perduto” sonda l’animo umano, percependone, le sfumature i sussulti, i tremori. Daponte, prestato alla pittura nei momenti di relax, recupera il proprio “io” profondo, e con la pittura s’incammina su un percorso affascinante e intrigante, prendendo avvio dal dato reale, per “sondare” il subcoscio.
E’ così con la sua terza Mostra personale dal titolo OL3 che si terrà a Minori dall’11 al 19 luglio prossimi (Largo Solaio dei Pastai), prende avvio dal dato reale: gli ingressi delle case, delle ville, ricche di storia che lasciano sognare e immaginare il “mistero”.
Abbiamo chiesto al medico-pittore il significato di questo titolo e così ci ha risposto: “Ol3 rappresenta il mare, l’infinito, lo spazio illimitato che non può essere racchiuso da un involucro epidermico come nei nuotatori (mostra Corpi liberi) o l’individualità delle isole (mostra animisole)”.
Così la bella Costa d’Amalfi, quella apparentemente scontata, riacquista un ulteriore motivo d’interesse per l’artista (non è importante se professionista o no), di scoprirla e riscoprirla. Daponte fa a modo suo lo stesso viaggio proustiano, partendo dalle immagini della sua memoria, dai quotidiani “incontri” con i luoghi della Costa: gli ingressi che conducono a limoneti, ai giardini pensili che si affacciano sul mare, quasi a toccare e lambire la sua superficie, che rappresentano nell’immaginario del medico-pittore spunti alla meditazione ed all’introspezione.
Infatti, così ci dichiara:”Per me dipingere è percorrere un cammino d’introspezione spingendo la propria sensibilità interiore a manifestarsi, a rendersi pubblica con immagini mediate dai rilassanti azzurri e dagli esplosivi rossi. Cieli spesso privi di astri, puri nella luce diffusa o nell’oscurità”.