Una rivolta popolare sui social ha indotto il Comune di Vietri sul Mare, che aveva incautamente patrocinato l’iniziativa, ad imporre agli organizzatori l’annullamento della prevista presentazione del libro del comandante Schettino, l’eroe, si fa per dire, del naufragio della Concordia con il suo pesante fardello di vittime. Che dire!? Schettino ha diritto di difendersi e di scrivere libri, tuttavia, per quello che ha fatto, e per il modo con cui l’ha fatto, ad ospitarlo, e ci auguriamo per molto tempo, dovrebbero essere solo le patrie galere. A parte i 32 morti, a chiedere giustizia è anche l’immagine di un Paese di navigatori come il nostro, oggi ricordato nel mondo non più per aver dato i natali a Cristoforo Colombo, Amerigo Vespucci, Giovanni da Verrazzano e a tanti altri, ma per l’imperizia, l’irresponsabilità e la codardia del comandante Schettino. E poi a Vietri sul Mare, una cittadina che già dal suo toponimo deve tutto al mare, e che ogni giorno vive anche del turismo dei croceristi, quegli stessi che Schettino abbandonò frettolosamente sulla Concordia dopo averla mandata sugli scogli dell’Isola del Giglio. Un po’ di sensibilità, ma anche di buon gusto e di decenza, avrebbe consigliato a chiunque a non dare spazio a un personaggio così inviso all’opinione pubblica? Purtroppo, la sciatteria se non addirittura la mancanza di scrupoli, sono di sicuro pessimi consiglieri. (foto Giovanni Armenante)