La ricerca è sviluppo! E’ questo il messaggio lanciato dagli organizzatori e dai relatori che hanno partecipato al convegno “Le sabbie mobili della ricerca in Italia”, tenutosi nel Salone dei Convegni di Confindustria Salerno, organizzato dall’avvocato Carlo Bosco, Responsabile Circoscrizionale del Service scelto dal Governatore del Distretto 108YA, la professoressa Liliana Caruso, realizzato in collaborazione con otto Club Lions della IV Circoscrizione: il Club Salerno Arechi, (presidente Carmela Fulgione Sessa); Salerno 2000, (presidente Franco Chiappetta); Salerno Hippocratica Civitas,( presidente Cosimo Chechile); Salerno Host,( presidente Fernando De Angelis); Salerno Principessa Sichelgaita, (presidente Emma Ferrante); Eboli Battipaglia Host,( presidente Tommaso Di Napoli); Paestum,( presidente Enrico Bellelli) e Castellabate Cilento Antico, (presidente Livio Matarazzo).
Dopo i saluti del Direttore di Confindustria, il dottor Nicola Calzolaro, che ha portato i saluti del Presidente Mauro Maccauro; della professoressa Anna Maria Della Monica, Presidente della IV Circoscrizione, e della professoressa Elena Guarino, Responsabile Distrettuale del Service, l’avvocato Bosco, dopo aver spiegato gli scopi dei Lions e ricordato di aver organizzato il service su incarico del Governatore, Liliana Caruso, contestualizzandolo al territorio, ha sottolineato l’importanza della ricerca:”Non è solo necessaria, ma importantissima per il progresso sociale ed economico di una nazione. In Italia, nonostante l’eccellente qualità dei nostri ricercatori, non si investe abbastanza come invece avviene in altri Paesi che grazie a questi investimenti hanno una situazione economico – sociale migliore”. L’avvocato Bosco ha ricordato che soltanto alcune grandi aziende sono in grado di organizzare ricerche:”Le piccole aziende, sia per ragioni economiche, sia per carenza di attrezzature tecniche,si rivolgono prevalentemente alle Università,come avviene in Provincia di Salerno e come ho potuto constatare quando ero dirigente di Confindustria”.
Moderati dall’avvocato Bosco, sono intervenuti: il Preside della Facoltà di Economia dell’Università di Salerno, il Professor Adalgiso Amendola, che ha fatto il punto della ricerca nel nostro Paese:”In Italia siamo in ritardo rispetto agli altri Paesi. L’incidenza della spesa per ricerca e sviluppo è poco superiore all’1% del PIL mentre gli altri Paesi investono il 4% del Pil, come la Corea del Sud”. Il professor Amendola ha anche ricordato l’eccellenza dei nostri ricercatori:”Sebbene poco provvisti di mezzi economici e di attrezzature tecniche,ottengono ottimi risultati”. L’Ingegner Giulio Erberto Cantarella ,Ordinario della Facoltà di Ingegneria dell’Università di Salerno, ha ricordato le ricerche sulle quali lavorano vari gruppi di ricercatori dell’Ateneo salernitano:”Vanno dal settore scientifico al settore agricolo: ci sono stati più di 70 brevetti negli anni e recentemente sono stati attivati più di 10 spin – off con le aziende private”. Il professor Cantarella ha anche ricordato che vi sono ricerche mirate ad accumulare grosse energie in piccoli contenitori,a trasformare le biomasse in fonti energetiche con il minore dispendio economico e l’esistenza di un’auto costruita presso l’Università di Salerno, che sfrutta per il moto l’energia di pannelli solari posti sul tetto:”Tale sistema di propulsione, può essere acquistato a circa 3000 euro”.
Il dottor Luigi d’Aquino, Ricercatore del Centro ENEA di Portici, ha parlato delle attività di ricerca in agricoltura in Campania:”Esiste un distacco tra il mondo delle imprese agricole e il mondo della ricerca. Sarebbero necessari dei tavoli di confronto stabile per far comprendere che il comparto agricolo ha un valore strategico oltre che economico e che le esigenze d’innovazione sono le esigenze del Paese”.
Il dottore salernitano ha anche ricordato la pericolosità per la salute umana dei fertilizzanti chimici e degli anticrittogamici:”E’ necessario diffondere l’utilizzo dei concimi organici” e annunciato che, grazie ad una sua idea, l’Enea sta lavorando sulla comunicazione tra le piante e l’ambiente: “Per migliorare i cicli produttivi cercando di ridurre al minimo l’utilizzo degli antiparassitari. Le piante comunicano tra di loro e con gli insetti anche attraverso delle sostanze gassose. Nei prossimi anni si arriverà ad un risultato interessante”.
Le conclusioni sono state affidate al Past Governatore Bruno Cavaliere.