scritto da Nino Maiorino - 02 Maggio 2015 09:05

Renzi e la legittimazione popolare

In merito all’articolo pubblicato giorni fa su questo giornale, ho registrato qualche mugugno a proposito della mia tesi che Renzi governa con la designazione popolare, anche se non ha mai partecipato ad elezioni politiche.

Probabilmente, per mia deficienza, non sono stato chiaro e ho tratto qualche lettore in inganno, ed è per questo motivo che torno sull’argomento per chiarire.

Matteo Renzi venne sconfitto nelle primarie del PD del 3 dicembre 2012, dove ebbe il 38,8 per cento di consensi mentre Bersani, allora Segretario e candidato “Premier” lo superò con un forte consenso: il 61,8 per cento. E Renzi se ne stette buono e in disparte commentando “scusate, ho perso, la colpa è solo mia”, segno di grande rispetto verso l’avversario vincitore e nei confronti degli elettori di quelle primarie.

Poi Bersani finì male, anche per colpa sua (discorsi fumosi, “aforismi” eccitanti ma poco concreti, atavica lentezza, scarsa concretezza) e Renzi, alle primarie del dicembre 2013 vinse con 67,55 per cento di preferenze, contro il 18,21 di Cuperlo e il 14,24 di Civati.

Renzi, pertanto, con quel massiccio consenso, ottenne dall’elettorato delle primarie l’investitura della segreteria del PD e l’ok per l’eventuale candidatura a “Premier”, cosa che poi avvenne con una sorta di sgambetto a Letta, nonostante l’assicurazione “stai sereno”.

Già allora iniziarono i mugugni, sia dei “benpensanti” della politica politicante (ma dove va, ma è troppo giovane, ma non ha esperienza, ma è un ex dc), sia degli stessi del PD sconfitti (Cuperlo, Civati, poi Bersani): è appena il caso di ricordare che, mentre un anno prima Renzi sconfitto si era messo da parte e a disposizione del vincitore Bersani, quando poi l’anno dopo vinse le primarie, iniziarono da parte degli sconfitti i primi mugugni e i distinguo.

Ma, si diceva, non essendo passato per elezioni, chi sa se, in tal caso, avrebbe comunque il consenso popolare.

E vennero, poi, le elezioni europee del 25 maggio 2014, e mai il PD aveva avuto un consenso così ampio: 40,81 per cento. Ed è logico che tale consenso lo si deve soprattutto a Matteo Renzi.

Esiste ancora qualche dubbio sulla investitura popolare di Renzi?

Ma sono sicuri, i vari “rosiconi” della politica italiana, che se Matteo Renzi fosse passato per elezioni politiche avrebbe avuto un consenso inferiore?

Io sono convinto del contrario.

Classe 1941 – Diploma di Ragioniere e perito commerciale – Dirigente bancario – Appassionato di giornalismo fin dall’adolescenza, ha scritto per diverse testate locali, prima per il “Risorgimento Nocerino” fondato da Giovanni Zoppi, dove scrive ancora oggi, sia pure saltuariamente, e “Il Monitore” di Nocera Inferiore. Trasferitosi a Cava dopo il terremoto del 1980, ha collaborato per anni con “Il Castello” fondato dall’avv. Apicella, con “Confronto” fondato da Pasquale Petrillo e, da anni, con “Ulisse online”.

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